FELINA ART EXPO (20-22 febbraio 2022, Roma, CRUSH – Collettiva Arte Visiva e Associazione Culturale Defrag) è un evento artistico e culturale che affronta il tema del gatto come simbolo e icona, tra arte, cultura e società.
«Enigmatico, il gatto è affine a quelle strane cose che l’uomo non può vedere. È lo spirito dell’antico Egitto, depositario dei racconti a noi giunti dalle città dimenticate delle terre di Meroe e Ophir. E parente dei signori della giungla, erede dell’Africa oscura e feroce. La Sfinge è sua cugina, e lui parla la sua lingua; ma il gatto è più vecchio della Sfinge, e ricorda ciò che lei ha dimenticato»
Howard Phillips Lovecraft definiva in questo modo il gatto in un suo celebre racconto breve, I gatti di Ulthar, dove il noto autore riversava in modo abbastanza esplicito il suo amore nei confronti di questo animale. E il gatto – la cui domesticazione, iniziata 10.000 anni fa, ha seguito un percorso diverso da quella del cane, tanto da venire a patti persino con la propria natura solitaria – per i suoi tratti caratteriali è diventato un simbolo di indipendenza e imperscrutabilità.
Il gatto tra preistoria, letteratura e arte a Felina Art Expo
Uno degli esempi più antichi della relazione tra gatto e mondo umano è una sepoltura di circa 8.000 anni fa rinvenuta a Cipro, dove una salma del noto felino accompagnava le spoglie della persona sepolta. E da là ha inizio un viaggio che ha reso il gatto non solo un accidente del destino, rapportatosi con gli esseri umani per l’abbondanza di roditori intorno a granai e provviste, ma un fulgido e vivace supporto per i nostri significati e le nostre interpretazioni del mondo.
Un rapporto di 10.000 anni non poteva che recare con sé evoluzioni e stratagemmi singolari, dispersi nel corso degli anni e del tempo. Evoluzioni e stratagemmi che hanno coinvolto vari settori dell’umano: dall’idea di divino, all’idea di magia; dall’affezione, all’utilità nei contesti rurali; dalla letteratura, all’arte.
Ed è per dialogare con e su questo millenario rapporto che CRUSH – Collettiva Arte Visiva, di nuovo in collaborazione con l’associazione culturale Defrag, ha deciso di organizzare un evento artistico e culturale che celebri e decostruisca il gatto. Una mostra che parli del gatto nel suo essere sia motivo di rapide visualizzazioni sui social media, sia memoria di ancestrali relazioni tra natura e cultura: Felina Art Expo.
Felina Art Expo e i gatti in mostra come icone, simboli e stratagemmi
Nell’ambito letterario e artistico, infatti, il gatto assume ruoli molteplici, dove – associato a un immaginario che lo vuole intrigante, libero, vagamente malefico – appare correlato a cortigiane e contesti ambigui (un celebre esempio è l’Olympia di Manet). Il suo fascino sfuggente e la sua gelosa indipendenza portarono naturalmente il felino nelle grazie di grandi scrittori e artisti, da Matisse a Picasso, da Hemingway a Andy Warhol, di cui è nota la sua famiglia allargata di gatti (si dice fossero ben 25) tutti indistintamente chiamati Sam.
Oltre ad essere amorevoli compagni di vita, i gatti furono per gli artisti delle vere e proprie fonti di ispirazione. Un esempio particolarmente bizzarro quanto celebre è la fotografia Dalì atomicus scattata da Philippe Halsman nel 1948, che ritrae Salvador Dalì mentre salta con uno sguardo allucinato in uno studio in subbuglio, tra cavalletti e sedie a mezz’aria e gatti ‘sparati’ in simultanea a un enorme e scenografico getto d’acqua.
Ma l’eccentrico Dalì non poteva accontentarsi di possedere un gattino qualsiasi: negli anni Sessanta era possibile vederlo mentre firmava autografi o passeggiava per le vie di Manhattan accompagnato da un ocelot, un esemplare di gatto selvatico dal manto simile a un leopardo diffuso nel Sud America, che l’artista spagnolo aveva chiamato Babou e che esibiva fieramente in pubblico con un collare tempestato di diamanti!
Artisti e mondo felino, tra Dalì e Manet, tra cinema e fumetto
Il dipinto che compare nella foto di Halsman, la Leda/Gala atomica con le fattezze della moglie dell’artista, ci riporta ad un’altra tematica: il legame di elezione, quasi una sorta di simbiosi, che i gatti hanno sempre intrattenuto con l’universo femminile, di cui condividono il mistero e la natura selvaggia e sensuale.
L’antecedente è nell’immagine medievale della strega o della maga accoppiata al gatto nero, per poi evolversi attraverso i secoli nell’odalisca adagiata sul divano in compagnia di un pregiato persiano o gatto d’angora, nell’immagine della donna libera e provocante, come l’Olympia di Manet, fino ad arrivare alle dive del cinema di Hollywood come la bionda Anita Ekberg che cerca del latte per un piccolo randagio nella celebre sequenza del bagno nella fontana.
Parlando di cinema, non possiamo non menzionare le opposte e complementari immagini della tenera e ribelle Holly in Colazione da Tiffany, che accetta come unico affetto stabile un gatto a cui si rifiuta di dare un nome, e della perturbante Catwoman nell’iconica interpretazione di Michelle Pfeiffer.
Di gatti e poeti maledetti alla mostra Felina Art Expo
La natura felina della donna è esaltata in una bellissima poesia, Le chat (1854), tratta dalla raccolta Les fleurs du mal di Charles Baudelaire, dove il poeta libertino fantastica sulla donna desiderata mentre fa scorrere le sue mani sul dorso “elettrico” di un gatto e si lascia soggiogare dai suoi artigli:
Bel gatto, sul mio cuore d’innamorato
vieni, e l’unghie ritrai nella zampa,
fa’ ch’io sia nei tuoi occhi sprofondato,
ove agata con metallo avvampa.
Quando a lungo la mia mano accarezza
Il tuo capo ed il tuo dorso elastico,
e s’addensa in me tutta quell’ebbrezza
che sa donare il tuo corpo elettrico,
rivedo la mia donna. Quel suo sguardo
come il tuo, animale gentile,
profondo e freddo fende come un dardo
e, dai piedi alla testa, sottile
un’aria ed un profumo periglioso
navigano sul suo corpo ombroso.
Gatti tra soprannaturale e magia, tra orrore e fatti straordinari
Da altri punti di vista, invece, il gatto – proprio grazie a un immaginario che lo vuole acuto e collegato al mondo soprannaturale – diventa anche il veicolo di una comunicazione, di un giudizio e, finanche, di una punizione da parte del mondo oltremondano o del proprio inconscio.
Ed è così che il gatto è vittima e giudice ne Il gatto nero di Edgar Allan Poe, mentre sempre alla figura del gatto si rifà la caratterizzazione fisica di Behemoth, uno dei demoni parte «di quella forza che eternamente vuole il male ed eternamente opera il bene» ne Il maestro e Margherita di Michail Bulgàkov.
CRUSH – Collettiva Arte Visiva annuncia quindi Felina Art Expo, evento espositivo, culturale e artistico in cui i partecipanti saranno liberi di esprimersi attraverso la propria arte sul tema del gatto. Un tema avvolto da una natura ancestrale, che si reinventa continuamente tra un meme e l’altro nella nostra capacità di esperire il mondo.
«Forti i gatti… Stanno un po’ di qua e un po’ di là» (John Constantine).
FELINA ART EXPO, 20 al 23 febbraio 2022, Via delle Isole Curzolane, 75, Roma (Associazione culturale Defrag e CRUSH – Collettiva Arte Visiva)
PROGRAMMA DI FELINA ART EXPO
20 FEBBRAIO
VERNISSAGE dalle ore 17.00 alle 22.00
Performance dal vivo di Face Painting dell’Artista Francesca Pongetti in collaborazione con la danzatrice Federica Palatucci.
Apertura della “PURR ROOM” dove l’audio delle fusa farà da analgesico per le vostre tensioni.
INGRESSO: 3 EURO
21 FEBBRAIO
“I GATTI NELL’ARTE” Laboratorio didattico artistico per i bambini dai 5 ai 10 anni dalle ore 17.00 alle 18.30.
(Programma completo esposto sulla discussione dell’evento o contattateci in privato)
QUOTA DI PARTECIPAZIONE 5 EURO (materiale didattico incluso e prenotazione obbligatoria)
Fino alle 20.00 la mostra sarà visitabile.
INGRESSO: OFFERTA LIBERA
22 FEBBRAIO
La mostra sarà visitabile dalle ore 17.00 alle 19.00
INGRESSO: OFFERTA LIBERA
23 FEBBRAIO
READING: lettura e critica di alcuni testi che trattano la figura felina come protagonista o elemento fondamentale del racconto, dalle ore 17.00 alle 20.00.
INGRESSO: 3 EURO
GLI ARTISTI DELLA MOSTRA FELINA ART EXPO
SOLEDAD AGRESTI
ALE
LIDIA BRUNO
ELEONORA D’AGOSTINO
SERENA DE ANGELIS
MARIANNA DEL MUTO
ARIANNA DELLA PORTA
MARCO DI GLORIA
LAURA DI STEFANO
MARTINA DI RUSSO
MATTEO GABOS
FRANCESCA LU’
CLAUDIA MELOTTI
LUCILLA MONARDI
MURRAY
MARTINA NOVELLI
CHIARA PAULETTA
FRANCESCA PONGETTI
AMJED RIFAIE
SIL.BAS
DANIELE TENCA
Contatti
E-mail: crush.collettiva.artevisiva@gmail.com
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di Eleonora D’Agostino, Alessandra Karshan e Matteo Gabos