Festival d’Autunno, presenta la XVII edizione dedicata alla parola e alla musica

Festival d’Autunno, presenta la XVII edizione dedicata alla parola e alla musica – La rassegna si svolgerà dal 14 settembre al 15 novembre

“Cantautori & dintorni. L’irriducibile forza delle parole” è il biglietto da visita della XVII edizione del Festival d’Autunno, ideato e diretto da Antonietta Santacroce, che stamattina nella sala conferenze della Provincia di Catanzaro ha svelato i nomi che comporranno lo sfavillante cartellone dedicato interamente ai cantautori italiani.

Alla presenza del sindaco della città di Catanzaro e Presidente della Provincia, Sergio Abramo, del responsabile amministrativo della Struttura Speciale alle Attività Culturali, Salvatore Bulotta, Ivan Cardamone e Alessandra Lobello, rispettivamente assessore alla cultura e assessore al turismo del Comune di Catanzaro, e Maurizio Ferrara, direttore della Camera di Commercio catanzarese, il direttore artistico Santacroce ha commentato la sua scelta nata dopo una lunga riflessione. «La parola ha un legame indissolubile con la musica e i nostri cantautori ne sono l’esempio più nitido. Ho ideato un cartellone con artisti che con i loro testi, sottolineati dalla potenza delle sette note, riescono a comunicare emozioni, conflitti, stati d’animo, fotografando la loro epoca e trasmettendola ai posteri. Proprio per questo accanto a cantautori attuali della scena nazionale ci saranno anche concerti-tributo dedicati a grandi artisti venuti a mancare, che ancora oggi sono più attuali che mai, continuando ancora a emozionare e a farci riflettere anche a distanza di tanti anni. Musica e parole senza tempo potrebbe essere un sottotitolo esplicativo della rassegna».

A mettere in risalto l’importanza della connessione tra parola e musica anche nel contesto internazionale sarà il primo appuntamento della rassegna “Woodstock: 50 anni di pace, amore e musica” (14 settembre, a ingresso gratuito), in cui racconti, suoni e visioni saranno al centro della celebrazione del 50° anniversario di un evento storico che ha segnato un’epoca. Il festival più famoso della storia vivrà attraverso i racconti, gli aneddoti e i filmati di Ezio Guaitamacchi, critico musicale, autore e conduttore radio/televisivo, musicista, docente, performer e storyteller. Accanto a lui a interpretare alcuni brani epocali la passionale vocalist Brunella Boschetti Venturi e la speciale partecipazione della cantautrice Andrea Mirò.

A seguire Luca Carboni (28 settembre), che proprio nella città dei Tre Colli concluderà il suo Sputnik Tour, con uno show impreziosito anche da effetti speciali, luci multicolor e laser. Un viaggio attraverso le hit più famose di una carriera straordinaria che hanno fatto sognare e divertire svariate generazioni e i suoi successi più recenti come Mare mareUna grande festaFragole buone buone, Vieni a vivere con me, Farfallina, Silvia lo sai Inno Nazionale.

A rappresentare il mondo femminile sarà la “cantantessa” Carmen Consoli (5 ottobre). L’eclettica ed estrosa musicista siciliana eseguirà il suo canzoniere con nuove folgoranti letture dei brani più conosciuti e amati dai fan che possono essere considerati oramai dei classici, tra i quali non mancheranno Amore di plasticaParole di burroMandaci una cartolina e L’ultimo bacio.

Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè, figure simbolo del cantautorato italiano, la cui importanza è tale da essere considerata seminale per la nostra discografia, rivivranno nei tributi di Ron (12 ottobre) e Cristiano De Andrè (31 ottobre). Due grandi eventi significativi a dimostrazione di come la grande musica travalichi le epoche, restando sempre attuale e coinvolgente.

Coautore di molti brani di Lucio Dalla, Ron toccherà le corde del cuore eseguendo alcune “perle” come Il cielo, Futura, Se io fossi un angelo, Piazza Grande Quale allegria. Cristiano De Andrè omaggerà il padre con la rilettura, nella prima parte del concerto, di uno degli album più importanti di Faber Storia di un impiegato, e nella seconda parte di brani-simbolo come Amore che vieni amore che vai, Quello che non ho, Fiume Sand Creek, Creuza de mä e Il pescatore.

Un intero week end sarà dedicato a Lucio Dalla con la masterclass che Ron terrà, prima del concerto (12 ottobre), nel Piccolo del Politeama e con la proiezione, nella sala della Biblioteca “De Nobili” di Catanzaro, del film “Senza Lucio”(11ottobre), di Mario Sesti, nel quale viene narrata la storia dell’artista  bolognese attraverso le parole e le immagini di amici, collaboratori e illustri colleghi.

La conclusione del Festival d’Autunno è affidata al maggiore autore italiano: Mogol (8 novembre). Personaggio che ha molto inciso nel panorama della musica italiana con i suoi testi intramontabili, racconterà il suo lungo e celebre sodalizio con Lucio Battisti nello spettacolo Emozioni. Viaggio tra le canzoni di Mogol e Battisti , accompagnato da una orchestra di 16 elementi e da Gianmarco Carroccia, cantante che da anni si dedica a questo repertorio riproponendolo con una straordinaria somiglianza sia vocale che fisica. A 20 anni dalla morte del cantante di Poggio Bustone, Mogol svelerà al pubblico aneddoti e curiosità della sua carriera e la genesi e la storia di canzoni intramontabili come Mi ritorni in menteLa Collina dei CiliegiIl mio canto libero Il tempo di morire

L’irriducibile forza delle parole” è al centro anche dei numerosi eventi culturali, dislocati in vari luoghi storici della Città, ai quali parteciperanno molti esperti che arricchiranno il cartellone principale del Festival d’Autunno, soffermandosi sul ruolo della parola nei vari settori in cui è protagonista: la musica, la poesia, la comunicazione, la radio e la fede.

Si comincerà il 21 settembre in Villa Margherita con il critico musicale, scrittore e saggista Paolo Talanca e il suo viaggio nella storia della musica d’autore italiana, dalla scuola genovese a Brunori SAS, impreziosito dalle interpretazioni di alcuni giovani cantanti calabresi.

Le parole saranno ancora protagoniste il 30 settembre, nella suggestiva cornice del Museo Marca, di “Ma rimane il canto…” reading di poesia e musica, con le suggestive liriche di Pietro Santacroce, medico e poeta, nel decennale della sua scomparsa. “Le parole dell’informazione” è invece il titolo della tavola rotonda che, nella Casa delle Culture il 19 ottobre, vedrà confrontarsi direttori di giornali, editori e giornalisti sul ruolo del cronista e sui cambiamenti nell’epoca post-internet.

Mercoledì 23 ottobre ospite del Festival sarà Gianfranco Valenti, autore e conduttore RAI Radio 2 e docente di “Tecniche dell’intrattenimento radiofonico” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. “Il ritorno della radio parlata” è il titolo di questo appuntamento che, nel Museo del Rock, analizzerà il successo di un mezzo di comunicazione, la radio appunto, sopravvissuto alla rivoluzione della televisione prima e di internet poi.

Parlare di Dio ai giovani è possibile? E con quali parole ci si può avvicinare alla fede? Parole e fede da sempre sono un binomio inscindibile. Sabato 8 novembre nel corso dell’appuntamento che si svolgerà nella Sala delComplesso Monumentale “San Giovanni” “Le parole della fede e i giovani” sarà Pippo Corigliano, giornalista e scrittore di successo per Mondadori, a cercare di rendere attraente e stimolante il progetto di una vita coraggiosa e impegnata, in un’epoca segnata da indifferenza, egoismo e  paura.

Sempre nella stessa sala, il 15 novembre, è fissato l’evento conclusivo del cartellone, dal titolo “Da dove nascono le parole: la scatola magica”. Si tratta di una lezione interattiva che terrà il prof Antonio Cerasa, docente dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, ricercatore del CNR, autore di oltre 100 pubblicazioni, che si occupa di vari campi delle neuroscienze. Il festival,  dopo i vari incontri che declinano la parola nei diversi settori in cui essa trova applicazione, si concluderà infatti con una lezione interattiva su come e dove nascono le parole. Lo scienziato ci condurrà all’interno del nostro cervello per aiutarci a comprendere la genesi del linguaggio e tutto ciò che può limitarlo o potenziarlo, anche alla luce delle più recenti scoperte, come l’intelligenza artificiale.

Gli ospiti hanno espresso la loro soddisfazione per la cifra culturale raggiunta nel corso degli anni dal Festival d’Autunno e dal suo direttore artistico. «Devo ringraziare Antonietta Santacroce  – ha dichiarato Sergio Abramo – per il bellissimo lavoro fatto in questi anni. Siamo orgogliosi di dire che la nostra città è effervescente dal punto di vista culturale, la cui crescita avviene con una attenta programmazione creando un indotto turistico sempre maggiore».

 «Siamo molto contenti – ha aggiunto Salvatore Bulotta – della qualità di questo cartellone. E’ per noi un motivo di soddisfazione condividere l’esperienza di essere a fianco di questo Festival che è ormai un punto fermo della programmazione culturale calabrese. E’ importante che il Festival faccia riflettere al di là degli eventi spettacolari. La parola è il veicolo fondamentale per qualsiasi cosa nella nostra vita e quindi mi complimento per la scelta. Proporre eventi di cultura per la valorizzazione dei beni della città: è il Festival del centro storico».

«Il lavoro che abbiamo portato avanti – ha dichiarato Alessandra Lobello –è stato quello di fare rete con associazioni e privati. Solo così si possono raggiungere risultati importanti. Dal punto di vista culturale la città offre molto e dobbiamo puntare sul turismo culturale. Ringrazio Antonietta Santacroce per la sua direzione artistica che offre sempre un cartellone di grande qualità».

Sulla stessa lunghezza d’onda Ivan Cardamone: «L’importanza dei privati nella realizzazione degli eventi culturali. Abbiamo raggiunto una bella sintonia con il Festival d’Autunno, migliorando anche l’impegno dell’Amministrazione comunale nello stare vicino a questo evento perché a usufruirne è tutta la città di Catanzaro».

Maurizio Ferrara ha messo in risalto il rapporto instauratosi con il Festival d’Autunno: «La Camera di Commercio ha appoggiato il Festival d’Autunno sin dalla sua prima edizionesostenendo questa idea del rapporto tra turismo, cultura ed economia. Siamo felici che il Festival ogni anno dia importanti segnali di crescita, diventando un punto di riferimento per tutta la Calabria».

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