Arriva in radio ‘Marì’, il nuovo emozionante singolo del cantautore Flaconedivetro. E’ nato pensando agli amori giovanili di mia sorella Maria, racconta. Il suo essere completamente in balia di un moto perpetuo che ti fa oscillare tra il dolore e la vitalità più pura e il fatto di essere completamente assuefatti a questo ciclo infinito mi ha fatto ricordare come ci si sente quando si è innamorati. Non c’è una via di uscita, solo un moto costante che ci trascina da dentro. Anche se può far male ci si sente vivi come non mai. Marì racconta di questo, della disperazione che si prova in quei momenti. La musica, al contrario, vuole comunicare la forza della spinta, la bellezza dell’essere trasportati in questo ballo.
Marì in questo senso vuole quasi essere un pezzo pop dance, un brano che nonostante il suo tono malinconico ci trascina e ci fa godere della bellezza dell’essere in movimento, ci fa capire quanto questo ballo sia liberatorio. Marì ha anche un secondo piano di lettura, e così il profano si mescola al sacro. La figura di Marì (come anche nel video) quasi non è umana, non è reale, ma divina. In questo senso la canzone diventa quasi una preghiera, un inno solenne rivolto alla Madonna, un grido di aiuto, di liberazione, che si conclude con un nulla di fatto (come anche nel video Gianni prega per ricevere l’assoluzione dai suoi peccati ma alla fine torna in carcere) e ci lascia inermi di fronte al nostro dolore e all’infinita bellezza di poterlo vivere”.
Flaconedivetro è un progetto musicale in cui si fondono i due luoghi del mio vissuto: le mie origini e il mio presente. Flaconedivetro, campano ma di base a Brescia, vuole essere un omaggio alla grande bellezza della musica partenopea, una dancehall in cui musica pop e dance anni ’80 si intrecciano per creare un ambiente sonoro unico, in cui passato e futuro si fondono in una dimensione intima e personale. Un artista che ti trasporta nel suo mondo fatto di emozioni e amore.