Focus Young Arab Coreographers, il debutto al Festival Interplay di Torino – Parte ufficialmente da Torino il 26 maggio il progetto internazionale di danza contemporanea FOCUS YOUNG ARAB CHOREOGRAPHERS, mirato al dialogo interculturale tra gli artisti arabi e le realtà del territorio italiano sviluppata, con ben 11 festival-partner della nostra penisola, attraverso momenti di incontro, sessioni di lavoro e serate di spettacolo.
Selezionati all’interno della BIPOD/Beirut international platform of dance, in collaborazione con la Maqamat Dance Theatre di Beirut, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT) e il Ministero degli Affari Esteri (MAE), sei giovani coreografi, tutti provenienti da paesi del bacino del Mediterraneo, sperimenteranno i propri lavori di ricerca presentando in spazi e contesti molto diversi tra di loro: un tour che toccherà ben 9 regioni italiane.
Nell’ambito del festival INTERPLAY/17 – Festival Internazionale di Danza Contemporanea (Direzione artistica Natalìa Casorati, a cura di Associazione Mosaico Danza), saranno tre gli artisti che il 26 e 27 maggio p.v. daranno vita alle proprie performance e incontreranno studenti, docenti e coreografi tramite incontri e masterclass.
Alle Fonderie Teatrali Limone, venerdi 26, a partire dalle 21 avranno luogo ben tre prime nazionali: Time Takes The Time Time Takes (TTTTTT), del libanese Guy Nader, progetto che nasce dall’ammirazione per il ritmo e la musicalità creati dai movimenti, basandosi sul concetto di tempo-ripetizione; Under the flesh del libanese Bassam Abou Diab, una visione ironica personale della guerra, da chi l’ha vissuta, attraverso alcune strategie di sopravvivenza; Tu Meur(S) De Terre del tunisino Hamdi Dridi, una danza fisica dei ricordi che ricostruisce la figura del padre imbianchino nel suo luogo di lavoro, un duetto sinfonico in cui il dolore della malattia si trasforma in una poesia incantata.
A seguire si terrà un incontro tra il pubblico e gli artisti ospiti in collaborazione con il DAMS/UniTO coordinato dal Prof. Alessandro Pontremoli.
Il giorno successivo, presso la Sala Grande Stireria della Lavanderia a vapore di Collegno verranno invece organizzate due masterclass (iscrizione obbligatoria al sito nuovaofficinadelladanza.org) con Bassam Abou Diab e Guy Nader.
Il percorso artistico dei giovani coreografi e danzatori arabi proseguirà poi a Firenze, dal 28 al 30 maggio, nell’ambito di FabbricaEuropa Festival.
PROGRAMMA FYA/INTERPLAY
Venerdì 26 maggio
FONDERIE TEATRALI LIMONE
Via Pastrengo, 88, 10024 Moncalieri TO
ORE 20.00
Aperitivo + Dj Set
ORE 21.00
PRIMA NAZIONALE
TIME TAKES THE TIME TIME TAKES (60’)
GN|MC Guy Nader|Maria Campos (LB/ES)
Coreografia di Guy Nader | Maria Campos
Con Maria Campos, Guy Nader, Magí Serra, Sol
Vazquez, Lisard Tranis
Musiche Miguel Marin
Disegno luci Israel Quintero e Lidia Ayala
Tecnico luci Jordi Baldó / Costumi Viviane Calvitti, GN|MC
Produzione Raqscene
Coproduzione Mercat de les Flors
Con il supporto di Graner fàbrica de creació, L’Estruch, CO2
Festival/Maqamat, La Caldera, Paso a 2 e Universidad CarlosIII
In collaborazione con il Dipartimento della Cultura –
Generalitat de Catalunya
Prima fase di creazione Francesco Barba, Charlotte Mathiessen
Spettacolo premio del pubblico al Festival
Internacional de Teatro y Danza di Huesca 2015
Coreografo vincitore MasDanza15 Gran Canaria 2010
+
PRIMA NAZIONALE
UNDER THE FLESH (15’)
Bassam Abou Diab (LB)
Di e con Bassam Abou Diab
Musiche ed esecuzione live Samah Tarabay
Artista affiliato a Maqamat Beit el Raqs
+
PRIMA NAZIONALE
TU MEUR(S) DE TERRE (30’)
Hamdi Dridi (TN/FR)
Di e con Hamdi Dridi
Coreografo vincitore del Primo Premio della Giuria Les
Hivernales d’Avignon 2014-15
Dopo gli spettacoli seguirà un incontro tra il pubblico e gli artisti ospiti in collaborazione con il DAMS/UniTO coordinato dal Prof. ALESSANDRO PONTREMOLI
Sabato 27 maggio
LAVANDERIA A VAPORE COLLEGNO (SALA GRANDE STIRERIA)
Corso Pastrengo, 51, 10093 Collegno TO
PROGETTI DI FORMAZIONE
MASTERCLASS con gli ARTISTI OSPITI DI INTERPLAY
in partnership con ICD/Programma internazionale di danza contemporanea
promosso da NOD/Nuova Officina della Danza di Silvana Ranaudo
Info e iscrizioni su: nuovaofficinadelladanza.org
ORE 11.30 – 13.30
BASSAM ABOU DIAB (LB)
+
ORE 13.30 – 15.30
GUY NADER (LB/ES)
I PROGETTI E GLI ARTISTI
TIME TAKES THE TIME TIME TAKES
GN|MC GUY NADER | MARIA CAMPOS (LB/ES)
idea/concept Guy Nader | Maria Campos
creazione/performance Maria Campos, Guy Nader, Magí Serra, Sol Vazquez, Lisard Tranis
musiche Miguel Marin
disegno luci Israel Quintero e Lidia Ayala
tecnico luci Jordi Baldó
costumi Viviane Calvitti, GN|MC
produzione Raqscene
coproduzione Mercat de les Flors
con il supporto di Graner fàbrica de creació, L’Estruch, CO2 Festival/Maqamat, La Caldera, Paso a 2 e Universidad Carlos III
in collaborazione con il Dipartimento della Cultura – Generalitat de Catalunya
prima fase di creazione con Francesco Barba, Charlotte Mathiessen
Spettacolo in tour in tutta Europa, e con una data al festival indiano Attakkalari, TIME TAKES THE TIME TIME TAKES osserva il concetto fondamentale del tempo come ripetizione e accumulo di oscillazioni. Questo progetto nasce dall’ammirazione per il ritmo e la musicalità creati dai movimenti. Basandosi su qualcosa di semplice come un pendolo, si viene a creare una complessa sequenza di meccanismi che si realizzano e si negano a loro volta tramite la complicità dei cinque performer. Una proposta fisica, rischiosa e precisa, che suggestiona tramite la perseveranza e la persistenza dell’idea del tempo come un continuum. Movimenti ripetuti che incorporano i meccanismi di misurazione del tempo e dello spazio, che esplodono tramite incontri differenti evolvendosi in un moto perpetuo.
GUY NADER, artista libanese, vive a Barcellona, dove lavora con Maria Campos dal 2006. Le sue creazioni sono state presentate in eventi e teatri internazionali, passando dal Regno Unito, alla Germania, al Libano, alla Corea del Sud. Nel 2015 vince il PRIMO PREMIO AL FESTIVAL INTERNAZIONALE 15MASDANZA a Gran Canaria con il solo “Where the things hide”. E’ artista associato a La Caldera dal 2012 e artista residente al Centro Creazione Graner di Barcellona nel 2014/2015. Ha ottenuto un Bachelor of Arts in Teatro dall’Institute of Fine Arts dell’Università di Beirut ed è diplomato alla Moveo, scuola di teatro fisico di Barcellona. Ha collaborato tra gli altri con La Intrusa Danza, Bebeto Cidra, Co. Lliacan, Maqamat Dance Theatre, Roser López Espinosa, Oreet Ashrey e Bboy Mickael Marso.
MARIA CAMPOS studia al SEAD Salzburg Experimental Academy of Dance e si diploma all’Amsterdam School of the Arts (Modern Theatre Dance Department). Ha lavorato con molti artisti e coreografi internazionali, combinando l’insegnamento con creazioni individuali. Ha collaborato con Meekers in una co-produzione con l’Hans Hof Ensemble in Olanda, con Protein Dance e Tom Dale nel Regno Unito, con Sol Picó, Àngels Margarit/Cia.Mudances, John Jasperse, Susana Amarante Duarte, Bebeto Cidra, Roser López Espinosa e molti altri. Ha partecipato a progetti importanti come Crossroads del Mercat de les Flors. Nel 2014/2015 è artista residente al Centro Creazione Graner di Barcellona nel 2014/2015.
UNDER THE FLESH
BASSAM ABOU DIAB (LB)
di e con Bassam Abou Diab
musiche ed esecuzione live Samah Tarabay
artista affiliato a Maqamat Beit el Raqs
Il giovane coreografo libanese BASSAM ABOU DIAB con il suo UNDER THE FLESH presenta una riflessione personale su come il corpo reagisca in situazioni di guerra o pericolo, realizzando uno spettacolo dove il linguaggio coreografico sconfina tra danza, movimento e ricerca della sopravvivenza.
Come puó questo istinto di sopravvivenza in allerta costante articolarsi e trasformarsi in una coreografia della sopravvivenza? E quanto la continuità e la ripetizione di un certo tipo di violenza influenza le reazioni dei sopravvissuti?
BASSAM ABOU DIAB, coreografo libanese, ha lavorato per molti anni con Omar Rajeh|Maqamat. Nel 2010 e 2011 ha partecipato al programma di training intensivo di danza Takween, dove ha lavorato con coreografi come Marcel Leemann, Emilyn Claid, Thierry Smith, Luc Dunberry, Marco Cantalupo, Anani Dodji Sanouvi, Radhouane El Meddeb, Jens Bjerregard, Kristina De Chatelle, Damien Jalet and Franceso Scavetta. Bassam ha anche recitato in moltelplici opere teatrali in Libano con registi quali Ossama Halal, Rouaida al Ghali, Badih Abou Chakra and Malek Andary.
Lo accompagnerà nella performance SAMAH TARABAY, percussionista libanese specializzato in musica tradizionale e folkloristica. Lavora dal 2011 con la Al BavareQ Traditional Dance Company dal 2011, dove ha cominciato la sua collaborazione con Bassam Abou Diab.
TU MEUR(S) DE TERRE
HAMDI DRIDI (TN/FR)
di e con Hamdi Dridi
coreografo vincitore del primo premio della giuria LES HIVERNALES D’AVIGNON 2014-15
Tunisino che attualmente lavora tra la Francia e il Nord Africa, HAMDI DRIDI con TU MEUR(S) DE TERRE ci offre una danza della memoria, quella del padre scomparso. Un mausoleo coreografico, intenso e struggente. I gesti che disegnano lo spazio, guardano nel profondo e raccontano la presenza paterna, una componente essenziale dell’identità di Hamdi Dridi. Ora egli raccoglie le immagini, i ricordi di gesti ripetuti, l’esaurimento del movimento, dell’eleganza. “Ballo mio padre… un imbianchino. Danzando gli ultimi ricordi, rievoco la sua presenza fisica sul posto di lavoro, coperto di cartone. Guardandomi, mio padre vi racconta la sua vita, attraverso le mie braccia. Io ballo il dolore silenzioso, trasformo un tumore in poesia. Tra Dio e l’uomo, padre e figlio, cielo e terra, suono e movimento, mi guarda ora. Il nostro duo mi permette di accettare che se n’è andato, e sicuramente ci rivedremo un altro giorno…”
Danzatore tunisino, HAMDI DRIDI inizia la sua carriera a Tunisi nel Sybel Balletto Coy guidato da Syhem Belkhodja, prima di collaborare con Maguy Marin nel 2010 e unirsi poi agli Angers CNDC nel 2013. Sensibile alla musicalità della voce parlata, il testo ha un posto speciale nella sua ricerca del corpo. Ad oggi sta affinando le sue doti di coreografo con un Master al ICI-CCN Montpellier (2015-2017), pur rimanendo attivo sulla scena francese, il Nord Africa e altrove.