Frank Bramato torna sulle scene con “Suoni crudi“, il nuovo album anticipato dal singolo “Hallelujah” e che arriva a distanza di circa tre anni dall’esordio “Non essere” (Seahorse Recordings, 2021).
Un disco che a livello sonoro si stacca (quasi) del tutto dal precedente, ma che lascia intatta la forma di scrittura insieme al messaggio di denuncia, lotta e resistenza nei confronti di un sistema sempre più omologato. Una sorta di scherzo serio!
L’idea iniziale dell’artista salentino era quella di chiudere l’album utilizzando meno “artifizi” possibili, attraverso la ricerca di sonorità che potessero allontanarsi nettamente dalle produzioni contemporanee, dove molto spesso gli strumenti passano in secondo piano se non addirittura scompaiono. Col passare del tempo l’obbiettivo si avvicinava sempre di più, arrivando addirittura a superare tutte le aspettative, fino a diventare un album vero, costruito con chitarre e pedali vintage magistralmente suonate da Luca Nutricati che ha collaborato alla realizzazione dell’intero album, e l’uso di strumenti non proprio convenzionali come il theremin.
L’analogico quindi come religione dominante per la produzione del disco, per lasciare poi piccoli dettagli alla “minoranza digitale”. Già dal primo brano, un blues old school, si può notare questo tipo di lavoro. Seguono quattro brani surf, che spaziano dal “pulp” al “melodico”; le batterie registrate in stile anni ’60 con microfoni a condensatore (a nastro) sfruttando il riverbero naturale della stanza. Per finire un brano country-western e una citazione al famigerato “lunedì cinema” suonato dagli Stadio e cantato da Lucio Dalla.
Tracklist
01. Gli occhiali coscienti (blues old school)
02. Hallelujah (surf#1)
03. Non è una hit estiva (surf#2)
04. Monsieur Artaud (surf#3)
05. Amore tiepido (surf#4)
06. L’ultimo cowboy (vezzo funky western)
07. Martedì film (genere non pervenuto)
Credits
Testi: Frank Bramato
Musiche: Frank Bramato e Luca Nutricati
Tutti gli strumenti sono suonati da Frank Bramato e Luca Nutricati, eccetto il violino nella traccia n.6 suonato da Ylenia Giaffreda, il contabasso sempre nella traccia n.6 suonato da Stefano Scarpa (detto Sciù) e il sax nella traccia n.3 suonato dal Maestro Emanuele Raganato.
La copertina del disco è un particolare dell’opera “naviganti” (olio su tela, part), di Filippo Mauro Motole
Foto ufficiali di Claudia Prontera (@alnilam_)
Link:
Instagram
Facebook
Spotify