“Fuoco di Paglia” segna l’entrata in scena solista di Stefano Resta, noto anche come Raesta, dopo tre anni di collaborazione nei Raestavinve’. L’EP, composto da cinque tracce, offre un viaggio attraverso sfumature poetiche principalmente legate all’alternative rock.
Il disco è stato registrato nel prestigioso Natural Head Quarter Studio di Ferrara sotto la guida di Manuele Fusaroli, il cui curriculum vanta collaborazioni con nomi illustri della scena musicale italiana. La produzione artistica, curata da Michele Guberti, evidenzia la collaborazione con il cantautore in una miscela di suoni intensi e atmosfere ricche.
Il primo singolo, “Ehi Monsieur,” è un omaggio al post-punk revival degli anni 2000. Le voci di supporto e le chitarre fuzz richiamano i suoni dei White Stripes, mentre il testo affonda le radici nelle emozioni scaturite dalla contemporaneità, ispirato da un senso di frustrazione legato agli eventi internazionali.
“E Se Fossi Tu,” la seconda traccia, si sposta verso l’elettropop, abbandonando la chitarra elettrica per una batteria elettronica e tappeti di basso synth. Il brano esplora le complesse riflessioni di una notte segnata da bilanci amari, narrati dalla voce intensa di Raesta.
“Ragazzi Marsigliesi,” la terza traccia, crea un’atmosfera onirica con chitarre e voci che sembrano provenire da un passato ancestrale. Il testo evoca l’immagine di ragazzi anticonformisti, affascinanti e coinvolgenti, in una ballata che culmina in un ritornello solenne.
“Andrea,” il quarto brano, celebra l’amore di Raesta per la vita metropolitana con un sound pop spigliato e scanzonato. I riferimenti sonori si dirigono verso il pop psichedelico, evidenziato da bassi acidi, pad spaziali e chitarre eteree.
L’EP si conclude con “Popcorn,” un pezzo acustico che sveste Raesta dei suoni alternativi ed elettropop. La chitarra classica e le note slide accompagnano un testo intimo, esplorando le dinamiche delicate dei rapporti di coppia.
“Fuoco di Paglia” rappresenta un debutto solista ricco di sfumature, dove Raesta dimostra la sua versatilità musicale e la capacità di esplorare emozioni complesse attraverso testi coinvolgenti e arrangiamenti ben curati.