Gab De La Vega pubblica il nuovo singolo “We Could Be Anything”. Guarda il video.

644 giorni e una pandemia dopo l’uscita del suo terzo album, il cantautore Gab De La Vega ha pubblicato un nuovo singolo acustico, chiamato “We Could Be Anything”, un inno all’importanza delle relazioni umane.
La canzone è accompagnata da un video musicale che il musicista ha personalmente creato, diretto, montato… ah, e girato… dalla fine all’inizio!

Gab dice: “Volevo girare io stesso un video, qualcosa di semplice ma efficace, che corrispondesse al “mood” della canzone. Così ho deciso di girare dalla fine all’inizio e poi rigirarlo al contrario, per dare al filmato un aspetto particolare e dare un effetto strano alle immagini, che andasse in contrasto con la semplicità del video. Ammetto che non è stato facile come si potrebbe pensare mettere tutto nella giusta sequenza!”.

LINK AL VIDEO: https://youtu.be/oRxpgCeoi8M

Gab De La Vega presenta il singolo come una canzone acustica carica di ottimismo e speranza, che viene pubblicato dalla sua etichetta Epidemic Records come singolo digitale su tutte le piattaforme, ma che apparirà anche su una compilation in vinile con altri cantautori internazionali derivanti dalla scuola punk come Jesse Wagner (The Aggrolites), Lenny Lashley (Street Dogs), Path, Finny McConnell (The Mahones) e Vic Ruggiero (The Slackers). La compilation è pubblicata dall’italiana Out of Control Produzioni e dovrebbe vedere la luce nel Dicembre 2021.

Dopo essersi aperto al formato full band e aver pubblicato “Beyond Space And Time” nel Gennaio 2020 (con tempismo poco invidiabile!), Gab De La Vega ha inanellato una serie di concerti con questa formazione, per poi fermarsi… come tutto il mondo ha fatto, del resto, per molto tempo.
Piani, concerti, tour sono andati all’aria, ma Gab è poi riuscito a riprendere le attività live con esibizioni acustiche, un formato che conosce bene, visto che è stato il suo terreno di gioco fin dai primi giorni della sua carriera solista.

In questa cornice arriva “We Could Be Anything”, scritto e registrato in un breve lasso di tempo nel Maggio 2021. Se dovessimo trovare qualcosa di buono in questa pandemia, potrebbe essere l’aver acceso la scintilla di una certa creatività catartica che qualche musicista ha trovato per elaborare ed esorcizzare questo evento.

Gab De La Vega commenta:
“Non ero sicuro che quello che è successo nell’ultimo anno e mezzo avrebbe influenzato il mio songwriting, specialmente nei testi, ma mi ha fatto capire quanto siano importanti le relazioni umane, ancora una volta. Ecco di cosa parla questa canzone. Quando mi sono seduto a scrivere il testo, queste parole sono venute fuori in modo naturale. Mi sa che avevo proprio bisogno di tirare fuori i miei sentimenti e i miei pensieri. Ho cercato di scrivere una canzone “positiva”, semplice e diretta. Mi piace come l’inglese usa “could” sia al passato che al condizionale. Cose che erano e cose in potenziale.
Una sola take per la chitarra e un paio di take per la voce. Un approccio molto semplice e naturale sia nel songwriting che in studio. Volevo che questo brano fosse uno sfogo naturale per i miei sentimenti, spontaneo e semplice, forse anche un po’ “ingenuo”. Dopo tutti questi mesi di preoccupazioni, pensieri pesanti, ecc, avevo bisogno di qualcosa del genere”.

I concerti full band come Gab De La Vega e The Open Cages sono ripresi a fine settembre e altri sono in arrivo; lo stesso vale per le sue performance acustiche, che infatti porteranno Gab De La Vega in Germania a fine novembre / inizio dicembre dopo una manciata di live in Austria a inizio ottobre.

Il 2022 dovrebbe essere l’anno del ritorno dei tour, sia con la band che solisti, a ritmo serrato, ma l’anno in arrivo vedrà anche un nuovo album, al quale Gab De La Vega sta già lavorando.

We Could Be Anything su tutte le piattaforme digitali:
www.smarturl.com/GabDeLaVegaWCBA

Links:
www.facebook.com/gabdelavegamusic

www.instagram.com/gabdelavegaxvx

www.gabdelavega.bandcamp.com

www.epidemicrecords.net
www.facebook.com/epidemicrecordshc

www.instagram.com/epidemicrecordshc

Articolo precedenteMocho e Nandu Popu lanciano “Mangianastri”
Articolo successivoAlexander Lonquich inaugura la stagione concertistica 2021-2022 del Teatro Regio di Parma