Eccolo Gabriele Masala, cantautore sardo che torna in scena con un nuovo disco dal titolo “Avevamo Ragione”. Nuovi brani di cui Masala firma la musica ma che nelle liriche svetta la penna inedita di Enrico Ruggeri: “In ogni album ho voluto affrontare le tematiche più svariate, cercando sempre di scavare nell’animo umano e nelle sue complessità ed ogni lavoro ha quasi sempre avuto un leit motiv tra le canzoni. Quest’ultimo album ha avuto invece una gestazione completamente diversa: Enrico Ruggeri ha voluto donarmi 8 testi inediti da musicare” (Gabriele Masala).
Un nuovo capitolo della tua carriera e un grande compagno di viaggio. Il disco nasce da questo oppure avevi già in mente tutto?
No, non avevo idea di quello che sarebbe successo. La scintilla primordiale di questo progetto è stata di Enrico.Come tutti, per via della pandemia, è stato fermo per un pò, e non ha voluto pubblicare nulla, pur avendo molto materiale. Si è trovato così con parecchie idee tra le mani e, per mia fortuna, ha pensato a me ed ha deciso di donarmi 8 nuovi testi, così abbiamo fatto questo viaggio insieme.
Ruggeri ha messo le parole alla tua musica oppure il contrario? O qualche via di mezzo anche?
Sono nati prima i testi ed io ci ho costruito sopra le musiche e gli arrangiamenti. È stato un lavoro appassionante e costruttivo, abbiamo lavorato assieme anche per le piccole inevitabili modifiche che sono state fatte alle parole dei brani per potersi inserire bene nelle metriche melodiche che avevo in testa, un lavoro certosino da artigiani.
Come ti sei trovato a lavorare con lui?
Non bene, benissimo! C’è stato molto dialogo su tutto, dalle idee melodiche alle modifiche, dal titolo dell’album alla sua copertina, dalla scelta del singolo agli arrangiamenti. Un dei tanti punti di forza di Ruggeri è proprio la sua capacità di condividere realmente i progetti e non fare da padre/padrone ed imporre le sue idee…
Avete anche realizzato la produzione assieme?
La produzione artistica è di entrambi, quella esecutiva è della mia MegachipMusica, mentre le edizioni sono le sue (Anyway), anche qui abbiamo diviso equamente i compiti. È stato un lungo anno di scambi di idee e continui “dibattiti” su tutto.