É uscito venerdì 9 febbraio 2024 il nuovo EP del progetto Galapaghost, l’alter ego musicale del musicista e songwriter di Woodstock Casey Chandler, attualmente residente nelle valli sopra Torino, un progetto stratificato e complesso che, tra le altre cose, ha composto le musiche per “Il Ragazzo Invisibile” di Gabriele Salvatores e contribuito alla promozione della serie Netflix “Tredici“.
Il disco è stato anticipato dai singoli “Trapeze” e dalla title-track “Peach Fuzz“, una storia di amicizia, arte e redenzione, tutto racchiuso in una canzone, che condensa un EP che si rivela essere una densa autobiografia musicale, dove convivono incontri, racconti dal passato, di adolescenza e non.
Casey è una mosca bianca della scena musicale in Italia, ma probabilmente anche all’estero, e siamo stati contentissimi di poter scambiare quattro chiacchiere con lui.
- In un contesto dove tutti cercano di andare all’estero per diventare famosi, troviamo un songwriter che invece si rifugia in una zona periferica dell’Italia. Come mai questa scelta decisamente controcorrente?
Haha, è un’osservazione che molti mi hanno fatto da quando sono arrivato in Italia due anni e mezzo fa; non avrei mai immaginato che la mia decisione potesse sembrare così strana! È stata una scelta spontanea, che è diventata ancora più chiara con l’arrivo del Covid. Ci sono numerose motivazioni, ma principalmente mi sono trasferito qui perché mi sento più legato all’Italia rispetto agli USA, e qui vive anche tutta la famiglia di mia moglie. Inoltre, per quanto possa sembrare strano, l’Italia è l’unico luogo dove vedo una possibilità per la mia carriera musicale, dato che negli USA era diventata un’impresa impossibile. Continuo a provare affetto per gli Stati Uniti e ci sono momenti in cui ne sento la mancanza. È un paese di straordinaria bellezza, pieno di persone fantastiche.
2. Conoscevi già Pinerolo e quelle zone, prima di trasferirtici?
Oh sì, dopo il mio primo concerto a Pinerolo nel gennaio del 2012, ho sposato una donna di Pinerolo e da allora, per gli ultimi dodici anni, ho continuato a tornare per visite e per registrare album. Per fortuna, il mio italiano è migliorato rispetto a quando ho fatto il mio primo show a Pinerolo!
3. E come sei entrato in contatto con Gabriele Salvatores per il tuo lavoro per la colonna sonora del film “Il ragazzo invisibile”?
Uno degli sceneggiatori del film, Stefano Sardo, era venuto al mio concerto a Roma durante il mio primo tour in Italia nel gennaio 2012 e a quanto pare gli è piaciuta la mia musica e l’ha fatta sentire a Gabriele Salvatores. Lui così ha deciso di usare la mia canzone ‘Never Heard Nothin” nel film e poi mi ha chiesto di scrivere una canzone per la colonna sonora. Che onore!! La canzone che ho scritto per il film si chiama ‘The Tale Of The Invisible Boy’ e potete ascoltarla online.
4. Sei un tipo di ascoltatore che cerca nuovi nomi, dischi e artisti oppure ti rifugi sempre nelle stesse canzoni? Ci parli un po’ dei tuoi ultimi ascolti?
Oh, sono sempre alla ricerca di nuovi artisti e nuova musica da scoprire! Recentemente, mio fratello mi ha consigliato di ascoltare la band ‘Vanishing Twin’ perché gli piacciono molto e li sto ascoltando proprio ora: davvero fantastici. Hanno uno stile super psichedelico e un suono molto distintivo.
5. Con quale set stai portando in giro “Peach Fuzz”?
Di solito suono da solo, ma a volte suono con il mio caro amico Federico.