Ghisola di Arianna Vinci trionfa alla quarta edizione del Concorso Corto Teatrale Site-Specific “Donne da Palcoscenico: nel chiostro, storia e bellezza negli occhi delle donne”

Minimiteatri, nell’ambito della X edizione di Donne da Palcoscenico

Concorso Corto Teatrale Site-Specific:
Donne da Palcoscenico:
nel chiostro, storia e bellezza negli occhi delle donne
IV edizione – 2024
dedicato a ELEONORA DUSE

Si è aperta ieri sera, sabato 21 settembre 2024, ore 21.00 nel secondo Chiostro dellex Monastero degli Olivetani di Rovigo, la rassegna Donne da palcoscenico, che festeggia quest’anno dieci anni, con la IV edizione del Concorso Corto Teatrale Site-specific: Donne da Palcoscenico: nel chiostro, storia e bellezza negli occhi delle donne, dedicato quest’anno a Eleonora Duse, tra le più celebri e significative “Donne da Palcoscenico” della storia del Teatro, nel centenario della scomparsa. 

Due i progetti finalisti selezionati: Ghisola di Arianna Vinci e Risonanze di Carlotta Assisi e Ramona Genna. 

E’ stato il pubblico a decretare la classifica finale ed ha attribuito il primo premio a Ghisola di Arianna Vinci, ispirato ad un momento particolare della vita di Eleonora Duse, ovvero al periodo di frequentazione e relazione con il poeta Gabriele D’Annunzio. Il corto teatrale, della durata di circa 25 minuti, mette in scena due aspetti fondamentali di Eleonora: la sua grande innovazione recitativa e la sua figura amata e venerata come attrice e al contempo la sua fragilità come amante e come donna.

Il pubblico ha scelto lo spettacolo Ghisola “favorendo l’intensa interpretazione di Arianna Vinci  di un testo fortemente emozionale. Secondo premio a Risonanze , dove il  linguaggio fisico giunge laddove la parola non può”

Il Concorso Corto Teatrale Site-specific, si propone di selezionare progetti artistici rappresentabili dal vivo, utilizzando come scenografia il Secondo Chiostro del complesso monumentale dell’ex Monastero degli Olivetani di Rovigo, edificato nel XIII secolo. Attualmente il complesso architettonico ospita la sede del Museo dei Grandi Fiumi e varie iniziative espositive; questo luogo ospita anche la Rassegna Donne da Palcoscenico dal 2020.

Oggetto del bando 2024 del concorso era l’ideazione e la produzione di corti teatrali site-specific, incentrati quest’anno sulla celebrazione del centenario della scomparsa di Eleonora Dusetra le più celebri e significative “Donne da Palcoscenico” della storia del Teatro, adattati e ambientati allo spazio del Secondo Chiostro dell’ex Monastero degli Olivetani di Rovigo.

Programma della finale del Concorso Corto Teatrale Site-specific: Donne da Palcoscenico: nel chiostro, storia e bellezza negli occhi delle donne

Sabato 21 settembre 2024, ore 21.00
Secondo Chiostro dellex Monastero degli Olivetani di Rovigo
Concorso Corto Teatrale Site-Specific: Donne da Palcoscenico nel chiostro, storia e bellezza negli occhi delle donne, IV edizione – 2024, dedicato a ELEONORA DUSE
Progetti finalisti selezionati in concorso: Ghisola di Arianna Vinci e Risonanze di Carlotta Assisi e Ramona Genna.

Donne da Palcoscenico – X edizione (2024)
Presidente: Ruggero Zambon
Direttore Artistico: Letizia E. M. Piva
Produzione esecutiva: Francesca Chiappetta
Responsabile organizzativo Donne da Palcoscenico – Francesca Chiappetta
E-mail: francesca.chiappetta84@gmail.com
Alla sezione “Concorso” sul sito www.minimiteatri.it

Per informazioni:
info@minimiteatri.it
Facebook: Minimiteatri
Instagram: Minimiteatri
Biglietteria e Informazioni: 375 7992419

Ufficio stampa e comunicazione
Studio Pierrepi di Alessandra Canella
Via delle Belle Parti, 17 – 35141 Padova (Italy)
www.studiopierrepi.it

Referente: Federica Bressan – mob: 333-5391844; e-mail: ufficiostampa@studiopierrepi.it

Profili
Arianna Vinci
Classe 1995, Arianna Vinci si diploma come attrice professionista presso l’Accademia d’Arte del Dramma Antico di Siracusa ( INDA) nel 2016, studiando e collaborando con grandi registi del panorama nazionale e internazionale, come Federico Tiezzi, Gabriele Lavia, Paolo Magelli, Carlo Cierciello e Moni Ovadia (con cui svolgerà anche una tournéè di circa un anno). Lavora al fianco di Paola Gassman, Ugo Pagliai, Piera degli Esposti ed Elisabetta Pozzi. Dal Luglio 2016 entra a far parte della Compagnia dei Pupari Vaccaro – Mauceri, ricoprendo il ruolo di doppiatrice fino a Gennaio 2024. Ha inoltre curato l’adattamento e la regia di diverse produzioni teatrali, affrontando testi di diversa natura, dai classici greci ai testi contemporanei inediti. E’ autrice ed interprete di alcuni spettacoli-tributo come l’omaggio alla compianta Anna Marchesini. Collabora in modo attivo con diverse realtà teatrali della città, tra cui Misfatto a Palazzo, compagnia e azienda di produzione teatrale impegnata nel settore del teatro ragazzi e del teatro immersivo, valorizzando le storie e le leggende della cultura siciliana, e l’Associazione cultura Opera, con cui ha svolto diversi progetti per il sociale. E’ stata docente di recitazione presso il Centro Musical Siracusano diretto dalla maestra Simona Gatto.

Scheda Spettacolo

Ghisola
Il progetto dal titolo “Ghisola” è ispirato ad un momento particolare della vita di Eleonora Duse, ovvero al periodo di frequentazione e relazione con il poeta Gabriele D’Annunzio.
Il corto teatrale, della durata di circa 25 minuti, mette in scena due aspetti fondamentali di Eleonora: la sua grande innovazione recitativa e la sua figura amata e venerata come attrice e al contempo la sua fragilità come amante e come donna.
Il progetto si divide in quattro micro sezioni principali (Alba, Mezzogiorno, Crepuscolo e Notte) che, come dai titoli sopraddetti, mostrano l’evoluzione completa della figura della Divina. Attraversando i suoi personaggi e le opere che l’hanno vista calcare le scene, Eleonora mette in scena i sentimenti e le emozioni che continuano a condizionarla nel corso della sua storia d’amore con il poeta. Si evince anche la figura di Gabriele d’Annunzio, percepito soltanto da una voce ammaliante che accompagna la performance e con cui Eleonora continua ad interloquire, come se la mente della grande attrice stesse ripercorrendo da capo, nella sua memoria, tutti gli eventi e le sensazioni che la portarono ad allontanarsi sia dal suo amante che dalle scene teatrali. Ne vediamo l’atto pubblico rappresentato dai brevi monologhi dei suoi personaggi, recitati secondo lo stile tecnico e artistico adottato dall’artista, aggiungendone poi quel lato personale che li hanno resi reali e pieni di emozione e successivamente il lato umano, totalmente condizionato dalla figura del suo Gabriele, grande seduttore e ammaliatore, capace di donarle tanto lustro quanto dolore, dandole allo stesso tempo quell’importanza di cui Eleonora è alla disperata ricerca, finendo per diventarne così dipendente da non riuscire più a farne a meno, accettando per amore anche duri compromessi e dolorose sconfitte.
Il corto teatrale si basa sullo studio approfondito della vita di Eleonora Duse e, in particolare, al periodo in cui l’attrice condivise cuore e teatro con il grande amore della sua vita, ovvero il poeta Gabriele D’Annunzio. All’interno del corto viene messa in risalto la figura di Eleonora Duse come attrice, lasciando l’apertura di ogni singola sezione ad uno dei personaggi che interpretò, tra cui Marguerite Gautier al momento del primo incontro con il Vate e, successivamente, ai ruoli che il poeta scrisse per la sua Musa fino al momento in cui parte di essi furono assegnati ad altre attrici come Irma Grammatica e Sarah Bernhardt, sua storica rivale. Il corto vuole esaltare la grandezza di Eleonora attraverso la recitazione di alcuni monologhi, che seguiranno lo stile recitativo con cui viene descritta la sua messa in scena, mescolandone in più anche i sentimenti che attraversarono l’attrice, a livello personale, in determinati punti della sua storia d’amore con Gabriele, presente soltanto come ricordo vocale. Ciò che il corto si prefigge di fare è di fondere l’attrice e la donna, mostrandone le principali differenze ma anche ciò che una parte ha donato all’altra, rendendo la Divina una delle più grandi stelle del Teatro italiano e internazionale del suo tempo.

Articolo precedenteStreet Art Festival. I Granai
Articolo successivoDoppio podio per Lirim Zendeli a Vallelunga