Come si fa a gestire la paura di parlare in inglese? Quali tecniche possono essere utili per migliorare i propri testi? Come faccio a non andare in panico quando qualcuno mi parla in inglese?
Lo Speaker ed esperto in formazione linguistica e mediazione culturale Gianluca Stival risponde a queste e tante altre domande nel corso dei suoi workshop online Potenzia le tue abilità in inglese da autodidatta.
Gianluca, ben trovato. Sono sei le date di questo ciclo di incontri a distanza, il primo workshop si è tenuto l’11 marzo scorso. Come è andato?
Il primo workshop è andato molto bene, sono rimasto assai contento dell’interazione che c’è stata con le persone perché, nonostante fossimo online, c’è stato uno scambio reciproco alquanto forte. La dimensione online ha permesso e permetterà a tutti di potersi collegare da qualsiasi parte d’Italia. Abbiamo parlato di come poter migliorare le quattro abilità in lingua inglese da autodidatti con dei piccoli suggerimenti e con tante risorse utili che possano facilitare l’apprendimento.
Il target a cui solitamente ti rivolgi ha trovato conferma anche online?
Sì, sono stato parecchio contento delle persone che hanno partecipato perché, sebbene io mi rivolga molto spesso a studenti delle scuole superiori e delle scuole medie, ho visto partecipare anche adulti che lavorano in alcune aziende. È stato tanto interessante vedere la loro partecipazione perché abbiamo affrontato anche dei casi studio reali come, ad esempio, la struttura di una mail e le sue fasi di scrittura, gli step per riuscire a prendere gli appunti e quali possono essere delle migliori risorse trasversali per il miglioramento di tutte le abilità.
Quali difficoltà nell’apprendere una lingua ti sono state confidate?
Molte persone, in realtà, si sono confidate con me dicendomi che hanno paura di parlare in lingua e che hanno timore di sembrare strani quando comunicano in inglese. Mi hanno chiesto, ad esempio, quale sia l’accento migliore per parlare in lingua e io gli ho risposto che non c’è un accento migliore di un altro. Un altro tema che abbiamo affrontato è proprio quello della paura di parlare in lingua: abbiamo lasciato spazio ad un dibattito che si è rivelato molto proficuo. La paura di parlare in lingua può essere scaturita da numerosi fattori: dalla nostra infanzia, da corsi di lingua pregressi o addirittura dalla distorta immagine che abbiamo di noi stessi.
Quali le soluzioni più efficaci per un approccio costruttivo?
Quello che suggerisco ai miei studenti è di non avere mai paura di sbagliare perché buttarsi implica inevitabilmente imparare qualcosa di nuovo. Per chi mi chiede come poter apprendere o migliorare una lingua da autodidatta dico sempre che tutti i nuovi termini e i nuovi verbi devono essere inseriti in un contesto: associare una nuova parola alla realtà che ci circonda può essere una soluzione ottima per memorizzarla e utilizzarla. Infine, la vera chiave è la pratica. Parlate, trovate occasioni sociali per sfoggiare i vostri miglioramenti, registratevi e divertitevi.
Una curiosità: solitamente ogni lingua presenta le stesse difficoltà o noi italiani siamo più facilitati verso alcuni idiomi?
L’apprendimento è sempre soggettivo e dipende molto dal metodo che si adotta: è chiaro che alcune lingue, magari quelle con alfabeti diversi dai nostri, possono risultare più difficili, ma l’importante è sempre partire con il pensiero che non si sta facendo una gara e non si deve rendere conto a nessuno. Ognuno ha i propri tempi e le proprie difficoltà. Quello che suggerisco, ad esempio, a chi sta imparando una lingua completamente nuova è di non focalizzarsi subito sulla grammatica. Tutto ciò per una semplice ragione: il nostro cervello decifra inizialmente ciò che ha davanti in modo globale e poi in modo analitico. Inizialmente, infatti, il cervello vuole capire di cosa si sta parlando e solo dopo si concentrerà sulle singole strutture linguistiche.
Lo step successivo all’incontro online, per chi lo volesse, qual è?
Durante il workshop affrontiamo anche alcuni processi di scrittura e tocchiamo con mano esempi pratici di testi che funzionano e che non funzionano. Ai partecipanti viene chiesto, qualora lo desiderassero, di rifare alcuni esercizi sulla base dei suggerimenti che emergono: a loro viene data la possibilità, quindi, di un confronto individuale dopo il workshop. Viene stabilita assieme la data dell’incontro e viene realizzata una vera e propria sessione di “feedback”.
Quali saranno, quindi, le nuove date?
Tutti i workshop vengono realizzati di venerdì dalle 19 alle 21:30 circa. Le prossime date sono venerdì 25 marzo, venerdì 8 e 22 aprile e venerdì 6 e 20 maggio. Per accedere è sufficiente assicurarsi il pass a cui seguirà il link esclusivo per poter partecipare da qualsiasi dispositivo.