Chi è Gio’ Di Sarno?
Nasco in una famiglia di contadini alle falde del Vesuvio. Da grande avrei voluto fare la maestra delle scuole elementari, mi sembrava il lavoro più bello del mondo per una “femmina”. I miei non mi hanno permesso di studiare e con quella decisione scellerata hanno segnato la mia vita per sempre. A 16 anni ignorante come una capra sono scappata di casa e da lì, tra mille avventure mi sono ritrovata sul palco.
Giornalista, conduttrice e cantante, in quale ruolo ti identifichi di più?
Ho iniziato come cantate, il resto è arrivato dopo, con sudore e sacrifici per recuperare gli studi persi. Se potessi scegliere me ne starei su una collina vista mare a scrivere. Uscirei solo per promuovere i libri. Sognare non costa niente, è gratis.
Come si concilia lavoro e famiglia?
Con mille sacrifici. Sono una perfezionista, non mi perdono niente, questo fa di me spesso un’insoddisfatta.
La violenza contro la donna, come veicolare un messaggio per contrastarla?
Un messaggio non basta. Serve educazione quotidiana. E’ stato fatto tanto ma manca ancora tantissimo.
Attualmente sei impegnata in…
Conduco su Cusano Italia Tv il programma “Di Sabato Pomerig-Gio”, un contenitore di tre ore in diretta sul 264. All’interno, oltre alla rubrica L’Emigrante (già andato in onda sulla stessa rete per oltre 200 puntate), ospito il premio letterario IusArteLibri (il ponte della legalità) ideato dall’avv. Antonella Sotira. Inoltre ho creato un contest “Io Canto per…” in cui i ragazzi possono esibirsi in cover o brani inediti, la finale il 29 giugno. Nelle tre ore ci sono anche altre rubriche: Pittori a Confronto a cura del pittore Mauro Russo; Sapore di Cinema a cura del presidente dell’archivio storico del cinema italiano, Graziano Marraffa e l’Oroscopo colto a cura di Massimo Bomba. Da questa settimana abbiamo aperto anche una vetrina per i cantanti dell’etichetta discografica di Cusano Group, IN PUNTA DI NOTE.
La competizione tra donne…cosa ne pensi?
Non mi appartiene e non la capisco. Non mi piace la competizione, sono una che si suda quello che fa e capisco quando se lo suda un’altra persona. Non rubo nel piatto di nessuno. Tuttalpiù posso chiedere di assaggiare.
Nell scala dei tuoi valori cosa metti al primo posto?
I mie figli (compresi i nipoti) e l’amicizia.
Un aggettivo per definirti.
Vulcanica
Il tuo Natale ideale
Quello che mi impegno di fare da quando sono andata via di casa: circondarmi di gente simpatica e qualche bisognoso.
Cibo buono (rigorosamente partenopeo, a parte il panettone), camino acceso, candele, albero, presepe, musica natalizia, vino rosso e da quando ho i miei figli, appiccicata a loro.
Il tuo rapporto con la fede.
Ultimamente ho una strana vocina che si fa sentire…