Giornata molto particolare quella organizzata dal Municipio X per celebrare l’edizione 2020 della Giornata internazionale della Donna.
Domenica 8 marzo, come di consueto, saranno assegnati i riconoscimenti relativi all’iniziativa “Donna dell’anno”, sulla base delle votazioni giunte all’Amministrazioni a seguito del bando pubblico.
Riconoscimenti che, per la prima volta dopo molti anni, saranno consegnati fuori dalle mura di Palazzo del Governatorato, nell’ambito di una manifestazione che vedrà varie iniziative.
Allo stesso tempo infatti, in omaggio alle donne e soprattutto a quante hanno subìto violenze di genere e “per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, le discriminazioni”, saranno piantumati 20 alberi di mimosa in altrettanti parchi del territorio.
il clou degli eventi avrà luogo a Dragona al Parco Vittime del femminicidio in via Francesco Donati dove, su invito del Municipio X, un Camper della Polizia di Stato sarà sul posto con una equipe di personale specializzato, per informare i cittadini in materia di violenza di genere.
Quello della Polizia di Stato è un progetto denominato “Questo non è amore”, nato qualche anno fa a seguito della lunga scia di sangue che ha visto e, purtroppo vede ancora oggi, tante donne vittime molto spesso di episodi all’interno della famiglia.
Ci sarà spazio anche per una breve pièce teatrale a cura del Teatro della Scuola di Beppe Farina. Gli allievi del corso avanzato intitolato a Menandro, proporranno una performance liberamente tratta dall’omonima raccolta “Ferite a morte” di Serena Dandini e dedicata alle donne vittime della violenza di genere.
Per quanto riguarda il parco di Dragona, questo fu intitolato alle vittime di femminicidio nel 2013 pochi mesi dopo due episodi che hanno visto soccombere Michela Fioretti e Alessandra Iacullo, due donne che abitavano proprio a Dragona, uccise dal loro compagno a distanza di 15 giorni l’una dall’altra.
Michela Fioretti 41 anni, infermiera all’ospedale Grassi di Ostia, da mesi subiva maltrattamenti e minacce dall’ex marito, guardia giurata, che non voleva rassegnarsi alla fine del rapporto. Il 18 aprile del 2013, l’uomo segue con la propria auto la vettura della donna sul viadotto Zelia Nuttal che collega Dragona ad Acilia. La costringe ad accostare, estrae una pistola e fa fuoco, uccidendola. Poi punta l’arma su se stesso ma sopravvive.
Alessandra Iacullo, baby sitter, aveva 30 anni quando il 2 maggio dello stesso anno fu accoltellata a morte dall’uomo con il quale aveva avuto una relazione anche in questo caso l’assassino non ne voleva sapere di cessare il rapporto ed aveva chiesto un incontro alla giovane che è stata trovata agonizzante vicina al suo scooter. Per lei non c’è stato nulla da fare.
GLI APPUNTAMENTI
10.00/12.30 – Camper della Polizia “Questo non è amore”
10.30 – piantumazione di un albero di mimose
11.00 – rappresentazione teatrale a cura del Teatro della Scuola di Beppe Farina
11.30 – consegna Premio Donna dell’anno