Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro 2023, Safety Expo per un lavoro sicuro

In occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro 2023 promossa da Anmil, che si 
celebra l’8 ottobre, il team di Safety Expo, l’evento di riferimento in Italia sulla salute e sicurezza sul lavoro e prevenzione incendi che si è recentemente concluso a Bergamo Fiera, conferma il suo impegno attivo al fianco delle istituzioni nazionali e locali, l’Inail, i sindacati e le associazioni che si adoperano per rafforzare la cultura della sicurezza e la percezione del rischio da cui dipende la qualità della vita o la vita stessa dei lavoratori.

Sulla base della relazione annuale Inail riferita al 2022, che il commissario straordinario Fabrizio D’Ascenzo il 4 ottobre ha illustrato al ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, rispetto al 2021 sono aumentati  del 24,6% le denunce di infortunio (703.432) e del 18,2% gli infortuni accertati (429.004) mentre sono diminuite le vittime: le denunce di infortunio con esito mortale sono state 1.208, con un decremento del 15,2% riconducibile alla diminuzione dei decessi Covid, e i casi mortali accertati 606 (-21,7%). Ma se si considerano i dati dei primi otto mesi del 2023, che registrano 383mila infortuni e 657 decessi, e le proiezioni a fine annoil bilancio degli incidenti sul lavoro in Italia resta drammatico: si contano 100 vittime al mese, praticamente 3 morti al giorno. Si capisce, quindi, perché il fenomeno infortunistico sui luoghi di lavoro – più tragico che allarmante – sia da settimane e mesi oggetto di un dibattito che ruota intorno a cultura e comunicazione, formazione,  normativa e controlli stringenti, per un investimento a 360 gradi sulla sicurezza e sulla vita.

Come sottolineato dal coordinatore scientifico di Safety Expo Stefano Massera durante la tavola rotonda di salute e sicurezza dello scorso 20 settembre, “il fenomeno infortunistico necessita non soltanto di interventi in prospettiva, ma può essere affrontato da subito, a legislazione vigente, attuando cioè quei provvedimenti (circa 20) che il testo unico ha previsto e che ad oggi non sono stati realizzati”. Dello stesso parere anche l’avvocato Lorenzo Fantini, specializzato in diritto del lavoro, sindacale e della previdenza sociale, che ha moderato la tavola rotonda,  aperta quest’anno da Walter Rizzetto. “Personalmente solleciterei i ministeri competenti – spiega Fantini al portale online InSic.it – ad attuare le norme del testo unico che mancano, finanzierei, per esempio attraverso il credito d’imposta, attività di promozione della salute e sicurezza sul lavoro per fornire una spinta di tipo promozionale ad un sistema finora unicamente punitivo, e ovviamente batterei molto sulla comunicazione e sull’importanza del tema della prevenzione, di cui non si parla mai abbastanza… e che spesso viene trattato solo per gli aspetti più emotivi…”. www.safetyexpo.it

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