Giornate Europee del Patrimonio 2024 | “Patrimonio in cammino”
Sabato 28 e domenica 29 settembre 2024
Città metropolitana di Bologna
Musei, spazi espositivi e luoghi della cultura di Bologna e area metropolitana si animano con oltre 90 appuntamenti tra percorsi guidati, laboratori per bambine e bambini, iniziative per famiglie e attività speciali, sul tema “Patrimonio in cammino”.
Sabato 28 settembre aperture straordinarie serali con ingresso a € 1,00.
Programma completo delle attività: www.cittametropolitana.bo.it/cultura/giornate_europee_patrimonio_2024
Dopo la prima positiva sperimentazione avviata nel 2023, sabato 28 e domenica 29 settembre 2024 numerosi musei, spazi espositivi e luoghi della cultura di Bologna e area metropolitana aderiscono alle Giornate Europee del Patrimonio con una progettualità e una comunicazione condivise.
L’attività è realizzata con il coordinamento del Settore Musei Civici Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna, in un’ottica di rafforzamento del sistema museale metropolitano e di integrazione tra le sue diverse articolazioni.
“Patrimonio in cammino” è il tema italiano scelto per l’edizione 2024 della più estesa e partecipata manifestazione culturale in Europa, che dal 1999 viene organizzata congiuntamente dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea per celebrare la ricchezza e la diversità del patrimonio culturale europeo, promuovendo al contempo il dialogo, l’inclusione e la cooperazione transfrontaliera.
Spiega il Ministero della Cultura, che promuove e coordina l’organizzazione delle Giornate Europee del Patrimonio: “Il tema italiano riprende lo slogan europeo «Routes, Networks and Connections», scelto dal Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi aderenti alla manifestazione. È un invito a riflettere sul valore del patrimonio culturale in relazione a cammini, vie di comunicazione, connessioni e reti che, oggi o in passato, hanno reso possibili relazioni e scambi fra i popoli e le culture e contribuito alla formazione della nostra identità. Si invita dunque a prendere in considerazione il patrimonio culturale di ambito locale collocandolo in una dimensione più ampia, e a cercare in esso le tracce delle relazioni fra le genti che si sono mosse per terra e per mare, incontrandosi e condividendo conoscenze, pratiche culturali e artistiche, ma anche attività commerciali, credenze religiose, abilità artigianali e agricole, innovazioni tecniche. Se visto da vicino, tutto ciò che ci circonda può dirci qualcosa sul tema del «Patrimonio in cammino»: il paesaggio storico; le città e i villaggi, con le loro case, palazzi, edifici religiosi, spazi pubblici; le realtà rurali e gli stabilimenti produttivi; i luoghi di approdo, di sosta, di passaggio; le vie di comunicazione; i confini, i sistemi di difesa; la diffusione di costumi e tradizioni, pratiche agricole, tecniche artigianali e artistiche, nuove tecnologie, prodotti digitali. I manufatti e le opere d’arte conservati nei musei o presenti nella quotidianità sono testimoni di questi scambi e della circolazione di saperi”.
Il tema offre dunque l’opportunità di esplorare secondo molteplici prospettive l’evoluzione della nostra cultura e di come questa condizioni oggi il modo di vivere, lavorare, studiare, passare il tempo libero.
28 istituzioni aderenti, 45 sedi coinvolte, 96 attività proposte tra aperture straordinarie, visite guidate, itinerari all’aperto, incontri, degustazioni, laboratori per il pubblico più giovane e iniziative per famiglie, sono i numeri del programma 2024 nella Città metropolitana di Bologna.
Inoltre, sabato 28 settembre in 13 sedi sono previste aperture straordinarie in fascia serale con ingressi a tariffe agevolate, eccetto le gratuità previste per legge.
Dalle ore 20.00 alle 24.00 si accede con la tariffa speciale di € 1,00 nei Musei Civici (Collezioni Comunali d’Arte, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Civico Archeologico, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo civico del Risorgimento, Museo Civico Medievale, Museo del Patrimonio Industriale, Museo internazionale e biblioteca della musica e Museo Morandi) e, con ingresso gratuito, al Museo della Beata Vergine di San Luca.
Apertura straordinaria dalle ore 20.00 alle 23.00, con ingresso al costo simbolico a € 1,00, alla Pinacoteca nazionale di Bologna e al Museo di Palazzo Poggi. Orario di apertura prolungato fino alle ore 23.00 e ingresso gratuito a Casa Saraceni e alla Raccolta Lercaro. Apertura straordinaria dalle ore 20.30 alle 23.00 con ingresso speciale a € 1,00 al Museo Ebraico di Bologna. Infine, a Palazzo Boncompagni si accede con ingresso speciale a € 1,00 alle due visite guidate delle ore 20.00 e 21.00.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web www.cittametropolitana.bo.it/cultura/giornate_europee_patrimonio_2024.
Debora Badiali, delegata per i Distretti culturali della Città metropolitana di Bologna, commenta: “Le Giornate Europee del Patrimonio rappresentano una preziosa opportunità per immergersi in un viaggio storico sulle meraviglie custodite nei nostri musei metropolitani, che quest’anno hanno aderito numerosi arrivando a 45 luoghi aperti al pubblico di cui 21 nella sola area fuori dal Comune di Bologna con itinerari e programmi dedicati sia agli adulti che ai più piccoli. Spaziando tra più ambiti riguardanti la nostra storia nazionale e internazionale queste due giornate offrono la possibilità di scoprire più da vicino la ricchezza culturale del nostro passato da cui partire per risvegliare in noi nuovi spunti, stimoli, riflessioni per vivere il presente e disegnare il futuro. Valorizzare il nostro patrimonio significa non solo tutelarlo e preservarlo come stanno facendo in modo straordinario i Musei del territorio metropolitano, ma anche saperlo diffondere, permettere alle persone di conoscerlo in modo sempre più accessibile, di scoprire le proprie radici attraverso iniziative coinvolgenti che entusiasmino le persone, le facciano innamorare dei nostri patrimoni materiali e immateriali. Dall’esplorazione della nostra rigogliosa natura in un intreccio con gli antichi saperi con l’itinerario agreste tra coltivi e antichi ricettari in Valsamoggia alla visita alla grotta della Spipola nel cuore del Parco regionale dei Gessi bolognesi a San Lazzaro di Savena o ai calanchi appenninici a Ozzano dell’Emilia. E ancora, dal Museo della Civiltà Contadina di Bentivoglio, che propone una visita guidata dedicata al ruolo del Canale Navile utilizzato come rotta commerciale e come via di comunicazione all’interno del contesto delle vie d’acqua bolognesi, al Museo di San Domenico a Imola, che per l’occasione apre in via straordinaria la sala villanoviana, al Museo del legno – Xiloteca e Castagneto didattico-sperimentale di Granaglione con eventi per adulti e bambini. Ringrazio lo staff Musei del Comune di Bologna e Cultura della Città metropolitana di Bologna, i Distretti Culturali metropolitani e i Musei aderenti per tutto l’impegno e il lavoro svolto in sinergia per dare vita a questo programma così variegato e ricco di proposte”.
Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna, aggiunge: “Dopo la prima edizione dell’anno scorso, siamo molto felici della nuova edizione delle Giornate Europee del Patrimonio della città metropolitana di Bologna che contribuiscono al progetto di creazione del sistema museale bolognese e metropolitano. Questo ricco patrimonio culturale è valorizzato dai distretti culturali e dalla messa in rete del territorio grazie alle numerose e varie attività organizzate per le varie tipologie di pubblico e secondo percorsi tematici che permettono ricadute positive dirette sul territorio”.
Le istituzioni e le sedi aderenti a Bologna:
• Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro (Raccolta Lercaro)
• Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna (Casa Saraceni)
• Fondazione Golinelli (Opificio Golinelli)
• FondazionePalazzo Boncompagni (Palazzo Boncompagni)
• La Quadreria di ASP Città di Bologna, Palazzo Rossi Poggi Marsili
• Museo della Beata Vergine di San Luca
• Museo Ebraico di Bologna
• Musei nazionali di Bologna (Pinacoteca nazionale di Bologna)
• Palazzo Magnani, UniCredit Art Collection
• Palazzo Pallavicini
• Settore Musei Civici Bologna (Cimitero Monumentale della Certosa, Collezioni Comunali d’Arte, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Civico Archeologico, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo civico del Risorgimento, Museo Civico Medievale, Museo del Patrimonio Industriale, Museo internazionale e biblioteca della musica)
• Sistema Museale di Ateneo – Università di Bologna (Collezione di Geologia “Museo Giovanni Capellini”, Collezione di Mineralogia “Museo Luigi Bombicci”, Museo di Palazzo Poggi, Orto Botanico ed Erbario, Palazzo Poggi).
Le istituzioni e le sedi aderenti nell’area metropolitana di Bologna:
• Archivio Museo Cesare Mattei APS, Grizzana Morandi
• Comune di Castenaso (MUV – Museo della Civiltà Villanoviana)
• Comune di Crevalcore (Museo dei Burattini “Leo Preti”, Museo della Pace “Guido Mattioli”)
• Comune di Galliera (Torre Medievale)
• Comune di Monghidoro (Museo della Civiltà contadina dell’Appennino bolognese, Piccolo museo dell’Emigrante – Centro di Documentazione)
• Comune di Ozzano dell’Emilia (Museo della Città romana di Claterna)
• Comune di Pieve di Cento (Pinacoteca Civica “Graziano Campanini”)
• Comune di San Lazzaro di Savena e Museo della Preistoria “Luigi Donini” (Dinosauri in Carne e Ossa – Il Parco)
• Comune di Sant’Agata Bolognese (Museo Archeologico)
• Fondazione Bruto e Poerio Carpigiani (Carpigiani Gelato Museum), Anzola dell’Emilia
• Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna (Museo del legno – Xiloteca e Castagneto didattico-sperimentale di Granaglione), Alto Reno Terme
• Fondazione Dozza Città d’Arte (Museo della Rocca), Dozza
• Fondazione Rocca dei Bentivoglio (Ecomuseo della Collina e del Vino, Museo Civico Archeologico “Arsenio Crespellani”), Valsamoggia
• Imola Musei (Museo San Domenico)
• Istituzione Villa Smeraldi (Museo della Civiltà Contadina), Bentivoglio
• Museo Archeologico Ambientale, Anzola dell’Emilia
• Unione Reno Galliera – Servizio Musei (Museo Casa Frabboni), San Pietro in Casale.
Lanciate in Francia dal Consiglio d’Europa nel 1985 e gestite come iniziativa congiunta della Commissione europea e del Consiglio d’Europa dal 1999, le Giornate Europee del Patrimonio hanno permesso ai cittadini di esplorare la cultura attraverso eventi a tema e hanno contribuito a far emergere storie di persone e luoghi che hanno contribuito a plasmare la cultura e il patrimonio dell’Europa.
Il loro obiettivo è aumentare la comprensione di un passato europeo condiviso, incoraggiare l’apprezzamento dei valori tradizionali e ispirare nuove pratiche di conservazione ed educazione del patrimonio. L’importanza del patrimonio culturale è un tema centrale nell’ambito di Europa Creativa, il programma dell’UE per i settori culturali e creativi, che sostiene il Quadro d’azione europeo per il patrimonio culturale, adottato nel dicembre 2018 per garantire l’impatto a lungo termine dell’Anno europeo del patrimonio culturale.
Hashtag ufficiali: #GEP2024 #EuropeanHeritageDays #MiC #museitaliani #EHDays #GiornateEuropeeDelPatrimonio #Patrimonioincammino.
Informazioni
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