Gli Amor Fou sotto ai riflettori del palco del BOtanique di Bologna

Gli Amor Fou sotto ai riflettori del palco del BOtanique di Bologna – Lunedì 25 giugno il palco del BOtanique, ai giardini universitari di via Filippo Re a Bologna, accoglierà gli AMOR FOU.

Con i primi due dischi, ‘La stagione del cannibale’ per Homesleep (2007) e ‘I Moralisti’ (2010) per Emi, hanno ottenuto recensioni entusiastiche. Nel frattempo hanno rilasciato numerose interviste e tenuto tantissimi concerti. Poi un paio di cambi di formazione e di look e l’attesa per un nuovo disco.

Nel maggio 2012 ecco finalmente 100 giorni da oggi” (Universal). Loro lo presentano così: “Colori a volte sgranati a volte no. Piazza Tahrir e il verde delle molotov nelle bottigliette di Sprite. Casse dritte, avere venti/trent’anni, ascoltare gli Slowdive, non avere più vent’anni e ascoltarli lo stesso, Chorus a cannone, Delay a cannone, canzoni su dittature rovesciate via Twitter al posto di canzoni d’amore scartate da Sanremo. La svolta afro beat. Un generale desiderio di prendersi meno sul serio. Spietatezza e coretti.”

Abbandonata la fase ‘canzoni d’autore per gente che si molla’ e lasciato libero sfogo alle diverse tendenze musicali, gli Amor Fou sono dunque tornati. 

Apertura cancelli: ore 19,30

Inizio concerto: ore 21,30.

Ingresso gratuito.

Per informazioni: 051 19980427 (Estragon Shop), www.estragon.it

BOtanique 3.0 è inserito nel cartellone di Be – Bologna Estate 2012

BIOGRAFIA

Gli Amor Fou hanno pubblicato due dischi ‘La stagione del cannibale’ per Homesleep e ‘I Moralisti’ per Emi. Nel frattempo hanno sostenuto molte interviste con risposte troppo lunghe e suonato tantissimi concerti con momenti di libidine soprattutto nelle code strumentali. Tornano con ‘100 giorni da oggi‘ (Universal), un progetto sulla voglia di vivere di alcuni ragazzi del 2012, con poco tempo per programmare la propria vita e per questo ancora più voglia di viverla. Gente che dà il meglio in equilibrio precario e sta trasformando una piccola grande fetta di mondo. A Milano, Il Cairo, Nairobi, Tripoli, New York e in tutti gli altri posti in cui sta succedendo qualcosa.

Un disco di canzoni, un tumblr, dei video, centinaia di gif animate e tutto quello che nascerà dalla collaborazione fra Amor Fou e Sterven Jonger, un regista mezzo danese, mezzo olandese – e il suo collettivo che riunisce grafici, registi, attivisti e belle teste alleate nel nome dell’eversione ed altre malattie.

Alessandro Raina e Sterven si incontrano nell’estate del 2011 e iniziano a parlare della primavera araba in un bar di Mombasa, poi Sterven prosegue per l’India e Alessandro  raggiunge gli Amor Fou a Milano. Le canzoni sono nate da una serie di momenti, di ritmi e di colori. Ad esempio il verde delle molotov fatte con le bottigliette di sprite. O il bpm del crollo di una dittatura rovesciata via twitter. O il rosso del sangue di ginocchia ferite che spuntano da un paio di leggings strappati sabato notte a un concerto o una domenica mattina in piazza Tahrir. Molte sono state scritte in Africa, altre a Porta Genova.

Si e messo in soffitta l’album con le figurine dei cantautori concentrandosi sul suono, delle parole innanzitutto, per divertirsi alla ricerca di abbinamenti inediti che sembrarono funzionare a meraviglia. A cominciare dalle due canzoni manifesto del disco ‘Ali‘ e ‘Vero‘ tutto rimbalza fra dance deviata (M83, MGMT), echi new wave, dream pop (Beach House, Flaming Lips, Slowdive), ritmiche afro (Talking Heads, Local Natives) e un’attitudine hardcore che pervade tutto. Gli unici riferimenti italiani presenti in rari episodi del disco sono forse i meno italiani e al contempo piu pop fra i nostri autori: il Battiato de ‘La voce del padrone’, Ivan Graziani e il Battisti dance de ‘Il veliero’, imbucati in una foto di gruppo fra Tony Allen e i Drums.

Dopo la fase ‘canzoni d’autore per gente che si molla‘ uno strano esotismo ha contagiato tutti. Il resto lo stanno facendo persone di neanche trent’anni. Il loro stile, le loro lotte, i loro scazzi, le loro scopate, i loro tumblr, i loro vestiti, le loro foto, le loro vittorie, i loro suoni. Questo disco è per loro.

Tanta roba che forse e già sui muri della tua città o sulla tua bacheca. Forse ne fai parte e non lo sai.

Al disco hanno partecipato Antiteq (Magmatiq recs), Alessandro Baronciani degli Altro (voce in Radiante)  e Davide Autelitano dei Ministri (voce in La primavera araba).

Gli Amor Fou sono Alessandro Raina (ex Giardini di Mirò e Casador), Leziero Rescigno (batteria, piano, già con i La Crus), il cantautore Giuliano Dottori (chitarra, basso, tastiere, cori) e Paolo Perego (basso, chitarra, cori).

Website: www.amorfou.it

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