Il 2020 nonostante il COVID è stato un anno estremamente positivo per la Marchetti Tech con una crescita del 20% rispetto al 2019, ma con la massiccia campagna promozionale della nuova linea Grafy al graphene il risultato è ancor più sorprendente: nel 2021 è già arrivato un +15% e i nuovi prodotti sono richiesti dai settori industriali più variegati.
Arianna Marchetti, CIO della Marchetti Tech ha creduto sin dal momento nelle possibilità del graphene: “Le vendite non sono il nostro focus – siamo orientati verso un’opera di presentazione delle nostre tecnologie a tutte quelle aziende che da molti anni oramai – usano le stesse vernici, ottenendo gli stessi risultati. Grande interesse per le nostre vernici arrivano da tanti settori industriali – dai costruttori di macchinari che vanno dalle pompe, ai generatori per le corrente elettrica, i costruttori di tubi, macchinari per l’industria della pietra, ceramica, vetro – arrivano anche molte richieste dalla moda in particolare dall’industria del mobile, occhiali, accessori”.
Un settore molto particolare è quello legato alla moda con l’architettura interessata a studiare i benefici del graphene: “Tanti architetti ci stanno contattando per capire tutte le possibilità che le nostre vernici in particolare quella al graphene possono offrire, per realizzare delle superfici particolari, che possono non solo essere durevoli, allo stesso tempo anche belle con delle caratteristiche uniche per il settore”.
I segreti di questo exploit sono da ritrovarsi nella sartorialità delle vernici al graphene con la possibilità per Marchetti Tech di realizzare prodotti su misura: “La differenza tra noi ed i produttori mondiali di vernici è molto semplice, noi ci siamo strutturati per ascoltare i clienti e realizzare delle vernici che possono aprire un mare di opportunità ai nostri clienti, per dare loro la sicurezza quando devono difendersi dalla corrosione, quando devono sanificare le superfici, quando devono realizzare superfici di particolare bellezza – mentre la maggior parte dei produttori di vernici hanno un prodotto seriale realizzato per le grandi quantità”.
La CIO smentisce poi le voci di una vendita all’estero della società: “Siamo lusingati dell’attenzione che molte aziende della nostra industria stanno dimostrando nei nostri confronti, anche per alcuni fondi di investimento che ci hanno contattati – l’azienda rimane in Italia – ed in questo momento non abbiamo preso in considerazione nessun tipo di azione, continuiamo con il nostro programma di investimenti per la ricerca e sviluppo di altri prodotti e stiamo allargando la nostra rete commerciale con alleanze strategiche in tutto il mondo”.
Intanto per promuovere la linea Grafy tech la Marchetti Tech ha creato una vera e simpatica mascotte, GRAFY: “Il Graphene purtroppo in parte è ancora dentro dei laboratori, le comunicazioni sul graphene vengono fatte con un linguaggio tecnico o con grandi proclami che non sono assimilabili dal grande pubblico con immediatezza. GRAFY usa un linguaggio semplice e presto farà parte dalla vita di tanti end-user, è una specie di cartone animato-umanizzato che sta vicino a chi lo usa e parla con tutti. GRAFY è il graphene che si è messo a disposizione per i vari settori industriali, entra nelle case spiegando il prodotto”
Grafy è dunque l’ultima novità dietro al successo travolgente della Marchetti Tech, un risultato certificato dai numeri e dall’eccellenza che l’azienda italiana ha saputo mettere in campo congiurando tradizione e uno sguardo rivolto all’innovazione.