E’ in rotazione radiofonica “Hai visto mai”, nuovo singolo di Giuseppe Fava, secondo estratto da “L’importante è stare bene” (ascolta qui), esordio discografico del cantautore siciliano.
Il singolo, scritto da Giuseppe Fava, pone al centro la questione della vita da single vissuta come psicosi: “La rinuncia alla propria libertà, per questo tipo di uomo o donna, risulta impossibile. Il sentimento e l’amore sono vissuti come una sofferenza che porta con sé un vuoto che – racconta l’artista – deve essere colmato da pillole, sesso e rapporti umani. Certi single vivono una psicosi che fa del ‘passato’ un costante e oppressivo presente. L’augurio e la speranza è quella di vivere finalmente il concetto di ‘adesso’ in modo meno complesso”.
“Hai visto mai” è estratto da “L’importante è stare bene”, disco d’esordio del cantautore siciliano Giuseppe Fava: un manifesto sociale che apre uno spartiacque tra la routine frenetica e la sottrazione dal bisogno di non fermarsi mai. Si tratta di sette brani che muovono una lucida analisi sulla frenesia tipica della società contemporanea al fine di farne uno strumento di riflessione e di auspicabile ritorno alle cose semplici. L’album apre con “Welcome to the talk show”, una rappresentazione di come le persone parlino senza dire niente all’interno del piccolo schermo. “Tutti si drogano” è un cantico sull’assuefazione tossicomane da ludopatia, sesso, shopping, lavoro, hobby, fitness, cucina, solitudine. Si prosegue con “Aspetto che ritorni” che pone luce sul sentimento della diffidenza in chiave positiva. Una storia d’amore contorta, ma che trova nella semplicità la forza di reinventarsi. “L’importante è stare bene” è una presa di coscienza auspicabile dell’intera società perché non giri tutto intorno all’io. “Hai visto mai” affronta la psicosi da single come uno stile di vita controverso per chi vive questo status. “Quello che fai di notte” racconta l’illusione di uno spazio temporale in cui tutto sembra perfetto. La notte come una pace che amplifica ogni ricordo e ogni pensiero fino a renderli insopportabili. Un malessere che può essere alleviato soltanto dal ritorno della luce del giorno. L’album si conclude con “Il silenzio può aiutare” e l’invito al ritorno alla lentezza e al silenzio che può aiutare ad osservare la realtà oltre le apparenze.
All’album hanno partecipato Alessandro Presti (tromba) nel brano “L’importante è stare bene” e Fabrizio Cammarata (chitarra) in “Hai visto mai”. Registrato al Mob di Palermo, mixato da Sarò Tinè e masterizzato presso lo studio La Maèsta di Giovanni Versari.
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