E’ uscito “Havana”, il nuovo singolo di Guzzi fuori per ACP Records e distribuito da Ada Music, divisione Warner Music Italia. Un nuovo pezzo del progetto solista di Alessandro Domenici che vede la produzione di Mirko Mangano e che è dedicato a tutti coloro che almeno una volta nella vita hanno desiderato avere il coraggio di mollare tutto e fuggire a Cuba con un biglietto di sola andata.
Qual è stato il momento che ti ha fatto dire “voglio fare musica”?
Ciao ragazzi! Avevo 15 anni, e a scuola organizzarono una festa di fine anno. Due ragazzi poco più grandi di me fecero un concerto in acustico e li sono rimasto folgorato.
Raccontaci “Havana” in qualche riga
“Havana” è nata con una velocità disarmante. Era più o meno l’anno scorso proprio in questo periodo. Stavo vivendo un po’ il blocco dello scrittore in quel periodo, quindi ero anche parecchio preoccupato e stressato. Tornato a casa dopo un aperitivo, imbraccio la chitarra e la canzone esce completamente da sola, come se stessi cantando il pezzo di qualcun altro tanto era naturale.
Qual è l’aspetto della tua musica di cui vai più fiero?
C’è una cosa di cui vado molto fiero: io sono un autodidatta, non ho mai preso lezioni di chitarra o seguito corsi di scrittura, solo delle lezioni di canto perché quando ero ragazzino sforzavo troppo le corde vocali. Per questo quando riesco a scrivere una canzone sono fiero di me, perché nessuno all’inizio avrebbe puntato un euro su di me.
Qual è invece il tuo tallone d’Achille, l’aspetto su cui senti di dover migliorare?
Ne ho molti in realtà; sento che dovrei affinare alcune cose nella scrittura, nella composizione, nel trattamento di alcune tematiche.
Come speri di continuare la tua esperienza musicale?
Io mi auguro solo di continuare ad essere felice con la musica, che non diventi mai una gabbia, solo questo. Poi tutto quello che verrà in più lo accoglierò a braccia aperte!
