I ditteri, una presentazione in un istituto tecnico contro la cultura da smartphone che imperversa tra i ragazzi – Marco Visentin presenta “I ditteri” al Bibliopoint Vallauri nell’Istituto “Enzo Ferrari” di Roma il 10 maggio alle ore 9,00, nell’ambito del Maggio dei Libri
L’Istituto d’Istruzione Superiore Enzo Ferrari di Roma, sfidando anche le recenti polemiche sulle scuole come luoghi di cristallizzazione sociale e culturale e ridotte a vignette aventi per protagonisti studenti e insegnanti bullizzanti e bullizzati, ospita Marco Visentin per la presentazione del suo primo romanzo, “I ditteri”, in programma il 10 maggio alle ore 9,00, nell’Aula Magna della sede principale di via Grottaferrata, 76.
L’incontro si inserisce nell’ottava edizione del Maggio dei Libri, è organizzato in collaborazione con il Bibliopoint “Giancarlo Vallauri”, parte integrante del sistema delle Biblioteche del Comune di Roma, ed è rivolto a tutti, sia agli studenti che parteciperanno, sia alla cittadinanza, nello spirito di una scuola e di uno spazio culturale aperti al territorio.
L’autore, che è insegnante di filosofia e storia nella vita, commenta: “Credo nel ruolo primario della scuola pubblica nel promuovere la cultura e la coscienza civile: la scelta di un Istituto di istruzione superiore della semi-periferia romana è precisa e significativa: i libri servono più che mai in questi contesti, e spesso creano miracoli”
“Questa scuola – continua Visentin – ha un’eccezionale vitalità dal punto di vista della diffusione della lettura come mezzo di emancipazione: possiede una biblioteca aperta a tutti e promuove tra i suoi studenti numerosi concorsi e progetti a sfondo letterario: per un istituto tecnico questo rappresenta quasi un unicum”
“In questa scuola presentare il mio romanzo ha una valenza simbolica: contro tutto ciò che omologa e appiattisce, contro la cultura da smartphone che imperversa tra i ragazzi, un libro si erge, nella sua fisicità, come simbolo di rinascita culturale, di orgoglio, di rottura di uno schema sociale che vede nei ragazzi dei tecnici persone non in grado di apprezzarne il senso e il messaggio. Sono qui – conclude l’autore de I ditteri – per tutti loro e per noi, loro professori, che dobbiamo ritrovare la strada e il significato della nostra missione, che assai impropriamente chiamiamo lavoro”.
Pagina Facebook dell’evento: La prima volta de I ditteri a scuola
Sito Internet de I ditteri: http://www.licosia.com/?p=1621
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