Dopo la pubblicazione del debut album “SHIDORO MODORO“, il trio partenopeo FANALI torna sulle scene con una nuova operazione denominata “PALE BLUE EYES – LOU REED REIMAGINED“: un disco/omaggio al grande artista statunitense, che sarà pubblicato il prossimo autunno per l’etichetta Soundinside Records e che vedrà la partecipazione di numerosi ospiti.
Nel frattempo, sono online su tutti gli store digitali le prime tracce estratte da questo nuovo lavoro discografico: “Venus in Furs” con il featuring di Amaury Cambuzat (Ulan Bator, Faust) e “All Tomorrow’s Parties” con il featuring di Greta Zuccoli (Greta & The Wheels, Diodato), entrambi i brani contenuti nel disco d’esordio del 1967 “The Velvet Underground & Nico”.
Di seguito la tracklist del disco e gli ospiti:
1.Perfect Day
2.The Bed
3.Satellite Of Love (ft. Greta Zuccoli, Saturnino)
4.Coney Island Baby (ft. Roberto Dell’Era)
5.Venus in Furs (ft. Amaury Cambuzat)
6.Pale Blue Eyes (ft. Cesare Basile)
7.All Tomorrow’s Parties (ft. Greta Zuccoli)
6.I’ll Be Your Mirror
9.Heroin
10.Vanishing Act (ft. Giovanni Succi)
Credits “Venus in Furs”
Caterina Bianco: Synth
Michele De Finis: Guitars, programming
Jonathan Maurano: Drums
Amaury Cambuzat: Vocals, Guitar solo
Mix&Mastering: Antonio Dafe
Cover Photo: Sabrina Cirillo
Model: Gaia Giannini
Label: Soundinside Records
Credits “All Tomorrow’s Parties”
Caterina Bianco: Synth, Violin
Michele De Finis: Guitars, Bass, Programming
Jonathan Maurano: Drums
Greta Zuccoli: Vocals
Mix&Mastering: Antonio Dafe
Cover Photo: Sabrina Cirillo
Model: Gaia Giannini
Label: Soundinside Records
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FANALI è un progetto multidisicplinare (audio/visivo) partenopeo composto da Caterina Bianco, Michele De Finis e Jonathan Maurano, tutti musicisti con una solida esperienza alle spalle e attivi in diversi progetti (EPO, Blindur, Sula Ventrebianco, unòrsominòre, PMS, Argine, Corde Oblique…). Al trio si unisce l’artista visiva Sabrina Cirillo, di fatto “gli occhi” di FANALI. La band nasce dall’esigenza di realizzare la colonna sonora di “un film mai scritto“, spingendo al massimo le potenzialità del live looping.
Dicono di “SHIDORO MODORO”:
– “Musicisti già presenti in esperienze di rilievo… brani che si muovono tra elettronica, jazz e trip hop” (Alias / Il Manifesto)
– “Matrici tessute da mano digitale, evocazioni di visioni urbane e sospensioni che di radio scelgono soluzioni facili” (Raro)
– “Classe e conoscenza per un lavoro maturo… qui le atmosfere contano più del reparto pr e marketing, e si sente” (Rockit)
– “I brani di «Shidoro Modoro» spaziano dalle fascinazioni terzomondiste di esploratori musicali del passato a cullanti nenie contemporanee di stampo trip-hop” (Corriere del Mezzogiorno)
– “Otto tracce che dipingono gli aspetti complementari delle sensazioni umane attraverso un sound strumentale e cantato, ibrido, talvolta morbido, talvolta spigoloso” (Impatto Sonoro)
– “Atmosfere affascinanti e coinvolgenti in un singolare vinile di quattro tracce, tra elettronica e ambient” (LucidaMente)
– “Anima sperimentale, cuore armonico, «Shidoro Modoro» è un album per menti curiose non avaro di soddisfazioni” (Indie For Bunnies)
– “Il caso di dire che l’unione fa la forza e anche un gran bel disco” (Radio Aktiv)
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