CAR Gallery è lieta di annunciare il tutto per non traballare troppo, la prima personale in galleria di Alessandro Roma (Milano, 1977) che presenta per l’occasione grandi tele dipinte su tessuto, alcune opere in ceramica e un wall painting site-specific. La selezione di opere in mostra evidenzia l’approccio integrato dell’artista ai diversi media, ciascuno dei quali, esplorato a fondo nelle sue specificità, risulta complementare agli altri nel farsi portavoce di una ricerca che parte dal segno per diventare costruzione tridimensionale in una potenziale infinita espansione su scala ambientale.
«Il principale campo di indagine su cui verte la ricerca di Alessandro Roma degli ultimi anni è la questione del rapporto uomo/natura, inteso sia come suo personale approccio immaginifico a una sfera da lui percepita nel segno dell’alterità e sia come tentativo di confrontarsi con gli interni meccanismi di trasformazione e strutturazione degli elementi naturali attraverso la mediazione di un articolato armamentario visivo che, anziché diventare sovrastruttura, assolve la funzione di catalizzare una ritrovata spontaneità espressiva. Paesaggio, decorazione, artigianato e pittura sono le categorie entro le quali si muove la sua pratica artistica, coraggiosamente incurante del sospetto di marginalità con cui vengono oggi guardate le prime tre e del rischio di avventurarsi nell’ultima in un periodo di iper-produzione equivoca e non sempre motivata da una reale necessità di esistere. Il discorso sulla natura di Roma trapela tra le righe, o meglio tra gli interstizi, di uno spazio mentale concepito come luogo dell’artificio, dal quale l’artista sceglie di provare a comprendere il visibile».
– Estratto dal saggio “Alessandro Roma. Natura sive artificium” di Emanuela Zanon nel catalogo della mostra, Se si cerca l’infinito, basta chiudere gli occhi , MEF – Museo Ettore Fico, Torino 2023 –
CAR Gallery
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