Il 25 novembre esce l’antologia di Ezio Bosso “…And the Things that Remain” per Sony Classical – Il 25 novembre uscirà l’antologia “…And the Things that Remain”, il primo progetto discografico di Ezio Bosso dopo la recente firma del contratto in esclusiva con Sony Classical. Raccoglierà in 2 CD più 1 DVD alcuni fra i momenti più significativi delle composizioni e interpretazioni del Maestro, considerato uno tra i più completi compositori, direttori d’orchestra e interpreti a livello internazionale.
L’antologia conterrà brani registrati da Ezio Bosso a partire dal 2004, precedentemente all’album certificato Oro “The 12th Room”, in veste sia di esecutore al pianoforte che di direttore d’orchestra, e alcune “sorprese” di recentissima registrazione, comprendendo composizioni e interpretazioni che spaziano dal pianoforte solo alla grande orchestra. “…And the Things that Remain” darà così a tutti l’opportunità di avvicinarsi, sia in audio che in video, ai tanti aspetti di una lunga carriera di compositore o, come direbbe lui «scrittore di musica», e di raffinato interprete. Sarà distribuita da Sony Classical in Italia e nei principali mercati esteri con un’importante lancio su scala internazionale.
Questi i prossimi concerti di Ezio Bosso: il 15 novembre al Teatro Grande di Brescia in concerto in piano solo per AIRC, il 26 novembre al Museo Del Violino di Cremona in duo con il violino solista Sergej Krylov, il 19 dicembre al Teatro Toniolo di Mestre (VE) in duo con il violoncellista Mario Brunello, il 14 gennaio 2017 al Teatro Comunale di Bolzano in concerto in piano solo e il 24 gennaio al Teatro degli Arcimboldi di Milano in piano solo.
Il 2016 è stato l’anno che ha consacrato Ezio Bosso fra i musicisti più attivi in Italia e di maggior successo con oltre 90.000 biglietti venduti con il tour in piano solo “The 12th Room Tour” che ha registrato sold out e standing ovation del pubblico in tutta la penisola. Il Maestro ha dato vita ad un vero e proprio dialogo tra il suono del suo ‘fratellone’ Pianoforte Steinway Gran Coda e gli spettatori, che hanno partecipato allo spettacolo in rapito silenzio, confermando le qualità di divulgatore del Maestro e la sua capacità di abbattere le barriere interculturali pur con un programma di estrazione classica che comprendeva tra gli altri brani di Bach, Chopin, Sgambati e John Cage.
Di pochi giorni fa è lo straordinario debutto al Gran Teatro La Fenice di Venezia in qualità di direttore d’orchestra, ruolo naturale di Ezio Bosso, con l’impegnativo programma impaginato con il terzo concerto brandeburghese di Bach, la sinfonia n.4 “Italiana” di Mendelssohn e il virtuosistico quanto affascinante Concerto per violino “Esoconcerto”, composto da Bosso, e con il violinista Sergej Krilov, straordinario e funambolico solista. Il concerto con l’Orchestra Filarmonica de La Fenice ha registrato ben tre standing ovation, cosa eccezionale quanto unica a La Fenice, e un unanime consenso di pubblico e critica.
Su desiderio del Maestro, le prove di preparazione sono state per la prima volta tutte aperte al pubblico, portando una “rivoluzione” nella storia dei concerti classici e dell’apertura delle orchestre e dei teatri d’opera, a coronamento della sua filosofia che da sempre sostiene che «la musica non è di nessuno ma si fa assieme».
Ezio Bosso è artista residente dell’Opera Barolo (la più antica opera pia d’Italia) dove organizza il “Zusammenmusizieren: far musica insieme”, un progetto unico al mondo di cultura per il sociale che consiste nell’aprire periodicamente le porte dello studio dell’artista nella sede di Palazzo Barolo (Torino) ad ogni tipo di musicista di qualsiasi livello e età, a chiunque voglia suonare con lui e parlare di musica, di sicurezza di sé, di memoria e di tanto altro ma soprattutto dell’importanza dell’ascolto. Questa vocazione a divulgare la musica racconta le basi etiche e intellettuali dell’uomo Ezio Bosso ed è in onore e ispirata all’amicizia con uno dei Maestri assoluti dell’interpretazione novecentesca, Claudio Abbado, che è stato legato a Bosso da profonda stima e affett