Il Ceppo di Gré sarà la pietra simbolo della nona edizione del Premio Cramum per l’arte in Italia

Tradizione, eccellenza e futuro. Cramum insieme all’Associazione Marmisti della Regione Lombardia ha selezionato l’esclusiva pietra del Ceppo di Gré per realizzare il cubo simbolo della nona edizione del Premio Cramum. Il cubo verrà consegnato al vincitore/trice del Premio il 10 settembre.

Il Ceppo di Gré è stato scelto da Cramum e dall’Associazione Marmisti della Regione Lombardia quale pietra simbolo della nona edizione del Premio Cramum per giovani artisti, il cui bando rimarrà aperto fino al 13 di aprile. Il cubo, che verrà conferito al vincitore/trice del Premio il 10 settembre, sarà perciò realizzato con questa esclusiva pietra donata per l’occasione dalla Marini Marmi Srl. 

Il direttore del Premio Cramum, Sabino Maria Frassà, commenta così questa decisione “La Lombardia è ricca di pietre che tutto il mondo ci invidia e sempre più ci copia. Per tale ragione la scelta è andata su una pietra esclusiva come il Ceppo di Gré®, che si trova solo nel nostro territorio e che da poco ha ottenuto la registrazione del marchio europeo, necessaria per difendere questa unica forma di made in Italy. A ciò si aggiunge la storia e il prestigio di questa pietra scelta negli anni per il rivestimento di prestigiosi palazzi come il Palazzo della Banca d’Italia a Bergamo, il Gallo-Romeins Museum in Belgio e l’Università Luigi Bocconi a Milano. Il Premio Cramum conferma così la sua vocazione a far collaborare aziende, territorio e arte a favore della tutela delle eccellenze italiane“.

Giulio Marini, titolare della Marini Marmi Srl e Presidente dell’Associazione Marmisti Lombardia, spiega come “in un momento così complesso siamo felici di poter dare il nostro contributo a favore della migliore espiressione della creatività italiana. Siamo perciò felici che la scelta sia ricaduta sul Ceppo di Gré, che unisse l’attaccamento al territorio con la vocazione internazionale. Questa pietra è infatti tipica dell’architettura lombarda, ma è sempre più apprezzata nel mondo per il suo colore grigio-azzurro. È un materiale particolare ed eterogeneo nell’aspetto, ma omogeneo nella sua composizione mineralogica, trattandosi di una breccia monogenica dolomitica, fa parte delle rocce sedimentarie clastiche. È il risultato di frane di rocce dolomitiche sgretolate dal picco del monte Clemo, che si sono avvicendate durante le ultime glaciazioni (nel Pleistocene inferiore, tra 600.000 e 300.000 anni fa) e cementate da una matrice calcarea. Il nome deriva dalla parola “Cepp”, che nel dialetto milanese significa roccia con ciottoli. Il suo utilizzo risale all’epoca romana, ma il maggior impiego nelle costruzioni fu durante il dominio spagnolo. Oggi siamo orgogliosi che questa pietra riviva una nuova giovinezza rivestendo prestigiosi palazzi sparsi in tutto il Mondo”.

Il bando per la selezione dei finalisti del premio Cramum è rivolto ad artisti under 40 e rimarrà aperto fino al 13 aprile.
Scarica qui il bando -> QUI

CRAMUM

Cramum è un progetto non profit che sostiene le eccellenze artistiche in Italia e all’estero. Cramum attraverso mostre collettive e personali ha supportato oltre 150 artisti, tra i quali Ivan Barlafante, Julia Bornefeld, Laura de Santillana, Alberto Di Fabio, Andi Kacziba, Ingar Krauss, H.H. Lim, Lorenzo Marini, Franco Mazzucchelli, Elena Modorati, Fulvio Morella, Francesco Pignatelli, Elisabeth Sherffig, Paolo Scirpa, Eva Sørensen, Davide Tranchina, Maria Wasilewska.

Dal 2013 promuove il Premio cramum, nato per essere un talent-program per i migliori giovani artisti in Italia. Ogni anno il premio mette in mostra al fianco dei giovani artisti finalisti dieci artisti di fama internazionale, intellettuali, curatori, collezionisti e giornalisti. Negli anni il Premio è stato vinto da: Daniele Salvalai (2013), Paolo Peroni (2014), Francesca Piovesan (2015), Matteo Fato (2016), Giulia Manfredi (2017), Andreas Senoner (2018), Ludovico Bomben (2019) Stefano Cescon (2021).

Dal 2014 Direttore Artistico è Sabino Maria Frassà. Sotto la sua direzione Cramum intraprende con successo un Piano di sviluppo di corporate social responsibility in ambito artistico, collaborando con imprese di prestigio quali Gaggenau, Grandi Stazioni, Igpdecaux, Azimut e Ivela.

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