Il commissario Delano: il crimine come riflesso dell’anima nel romanzo di Doron Velt

È in libreria il romanzo d’esordio di Doron Velt, Il commissario e l’Amor sacro. Un’opera breve ma intensa, pubblicata dall’editore Giovane Holden. Un romanzo a metà tra il noir e il thriller che sfida i confini del genere poliziesco.

Il suo protagonista, il commissario Bruno Delano è un uomo in bilico tra la logica razionale dell’investigatore e la spiritualità che emerge dal legame con Eugenia Horvat, una donna dotata di straordinarie capacità chiaroveggenti. È proprio l’intreccio tra investigazione e metafisica a rendere quest’opera unica, spingendo il lettore a interrogarsi su cosa significhi davvero risolvere un crimine.

Tutto esordisce dal rinvenimento di un cadavere: Matilde Ceni, vedova ormai anziana, viene ritrovata esanime all’interno del suo appartamento. La sua figura sembra legata a gruppi anarchici e a un passato poco chiaro, e nonostante il personaggio del medico legale suggerisca a Delano che non possa che trattarsi di un decesso da infarto, il commissario vuole andare oltre – ed è allora che dalla sua parte arrivano le capacità misteriose di Eugenia.

Tra realtà e spiritualità

L’ambientazione di Il commissario e l’amor sacro si colloca in una Milano che, seppur riconoscibile, assume un carattere quasi simbolico. Velt non si sofferma sui dettagli più riconoscibili della città, come il Duomo o i Navigli, ma preferisce concentrarsi sull’atmosfera, rendendo Milano un luogo sospeso tra modernità e mistero, ricoperta di una nebbia che si fa simbolica e che diventa il riflesso delle indagini di Delano, costretto ad attraversare uno spesso velo di ambiguità per arrivare alla verità.

Personaggi e stile narrativo di Il commissario e l’Amor sacro

Il commissario e l’Amor sacro è narrato in terza persona, con un narratore onnisciente che si alterna tra il punto di vista di Delano e quello di Eugenia. Il narratore onnisciente permette al lettore di comprendere non solo i processi investigativi di Delano, ma anche la complessità delle visioni di Eugenia, che spesso sono descritte in modo simbolico e ambiguo per mantenere alta la suspense. Il cambio di prospettiva tra i due personaggi rende la narrazione dinamica e offre una profondità ulteriore al racconto, poiché si passa continuamente da un approccio razionale a uno più intuitivo e spirituale.

Insieme a Bruno Delano ed Eugenia, tanti sono i personaggi chiamati a presenziare tra le pagine di Il commissario e l’Amor sacro. Tra questi, oltre alla figlia di Eugenia – Aurora – emerge il dottor Paterna, medico legale e amico di lunga data del commissario. Paterna rappresenta la razionalità scientifica in contrasto con il mondo spirituale di Eugenia, ma il suo rapporto con Delano è fatto di silenzi e di reciproca comprensione. La scena in cui Paterna esamina il corpo di Matilde Ceni è emblematica della sua pacata razionalità e dimostra ancora una volta come Doron Velt non si sia limitato a tratteggiare i suoi personaggi, ma li abbia costruiti con meticolosità sotto ogni punto di vista.

Velt adotta uno stile che alterna momenti di grande realismo, soprattutto nelle scene di indagine, a passaggi più poetici e visionari. Le descrizioni delle scene del crimine sono precise, fredde, quasi asettiche. In contrasto, le visioni di Eugenia sono descritte con un linguaggio evocativo, ricco di metafore e di immagini simboliche. Altrettanto si può affermare dei dialoghi, intessuti con una tale maestria da sembrare reali – e immediatamente riconducibili a chi li pronuncia – oltre ogni finzione.

La complessità della natura umana e la lotta tra bene e male

Uno dei temi principali del romanzo è la lotta tra il bene e il male, ma questa dicotomia non è mai rappresentata in modo semplicistico. Velt esplora la complessità della natura umana, mostrando come il male possa nascondersi nelle pieghe della quotidianità e come la verità non sia mai assoluta. Eugenia, con la sua capacità di vedere oltre, diventa il simbolo della possibilità di redenzione, ma anche della difficoltà di comprendere completamente la realtà. Delano, d’altro canto, rappresenta la razionalità e la ricerca della verità, ma anche lui si trova spesso a confrontarsi con i propri limiti.

Il commissario e l’amor sacro è un romanzo complesso e affascinante, che mescola abilmente il genere poliziesco con una riflessione profonda sulla spiritualità e sulla natura del male. Velt costruisce una trama avvincente, ricca di simbolismo e di riflessioni filosofiche, offrendo un’opera che va oltre il semplice intrattenimento e invita il lettore a riflettere su temi universali.

 

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