Il gatto vampiro e il principe – Erano due giovani innamorati, un principe e la sua favorita. Avevano trascorso parte della notte assieme e si erano lasciati per coricarsi nei propri letti come facevano ogni volta che si incontravano.
Verso mezzanotte la fanciulla si svegliò improvvisamente, aveva fatto un brutto sogno e, mentre allungava il braccio alla ricerca di un bicchiere d’acqua vide che, accanto a lei, c’era un enorme gatto nero. La vista dell’animale la spaventò ma non riuscì a gridare e chiedere aiuto perchè, il gatto, in meno di un secondo le aveva messo le zampe attorno al collo e l’aveva strangolata brutalmente.
Dopo essersi assicurato che la favorita del principe fosse morta, il gatto vampiro, trascinò il corpo in giardino e la seppellì prendendone le sembianze.
A corte nessuno si accorse di nulla, neppure il principe che continuava a frequentarla assiduamente notò alcun cambiamento.
Poco dopo il giovane si ammalò. Iniziò a dimagrire, il suo viso, prima ovale e colorito, divenne sempre più scavato e pallido, la mente che prima era brillante ora era sempre più labile e spesso si addormentava nei luoghi e nei momenti meno indicati.
Furono chiamati i migliori medici, i migliori specialisti per trovare una cura allo strano ed inspiegabile stato di salute del principe. Gli furono somministrati, invano, medicamenti e tonici.
La moglie, disperata, non sapeva più a chi rivolgersi. Volle che non fosse mai lasciato solo e che i servitori si dessero il cambio per vegliare su di lui soprattutto durante la notte. Si era accorta che in quelle ora, il principe si lamentava e spesso urlava.
Nonostante fossero stati stabiliti dei turni abbastanza brevi e con più servitori alla volta, in modo da tenersi compagnia, tutti gli abitanti del palazzo, poco prima della mezzanotte, cadevano in un sonno profondo abbandonando così alla sua sorte il principe.
La cosa andò avanti per qualche tempo e, la principessa interpellò altri medici per capire il motivo dell’inspiegabile sonnolenza che scendeva sulla reggia e del peggioramento del principe. I medici lo esaminarono nuovamente, non trovarono ferite, tagli e quindi dedussero che, a farlo peggiorare, fosse uno spirito malvagio.
A questa notizia, il primo consigliere andò al tempio per chiedere consiglio ed aiuto al primo sacerdote. Gli raccontò quanto stava accadendo e, il religioso, disse che avrebbe studiato il caso e, nel frattempo, gli consigliò di mettere al fianco del principe un giovane soldato come guardia del corpo.
Il soldato fu felice di diventare la guardia del corpo del principe e prese molto seriamente il suo compito. Giunse la notte e, anche a lui, come a tutti i servitori venne sonno. Con il passare delle ore, la sonnolenza aumentò ma, lui, pur di rimanere sveglio prese il suo pugnale e si ferì al ginocchio. Il dolor fu così intenso che riuscì a non cedere a Morfeo.
Allo scoccare della mezzanotte, sotto gli occhi increduli della guardia, comparve una donna bellissima far capolino ed entrare nella stanza del principe. Il soldato si nascose per non disturbare e per vedere cosa stesse accadendo. Lui non conosceva la bella favorita del principe, non l’aveva mai vista. La donna si avvicinò al principe ma si accorse della presenza del soldato e, il suo incedere, rallentò. Era come se non sapesse come comportarsi, cosa fare. Dopo qualche istante di indecisione la donna guardò il soldato negli occhi e, con voce suadente, chiese come mai era l’unico ad esser sveglio e come aveva fatto. Il giovane raccontò di essersi ferito con il pugnale pur di vegliare sul principe. La donna, si complimentò con lui e si allontanò lentamente.
Al mattino successivo, la guardia fu lodata per il fatto di fosse rimasto sveglio, e da quel momento il turno di notte fu affidato a lui.
Le notti successive, la favorita continuò a far visita al principe senza però avvicinarglisi sino a quando, improvvisamente la donna smise di presentarsi.
La salute dell’uomo, intanto, andava via via migliorando. Vista la ripresa del principe la sua giovane guardia del corpo iniziò a sospettare che la causa della malattia del suo protetto fosse proprio quella donna. Una notte, alla sua comparsa, sguainò la spada e la decapitò. La donna portò le mani alla gola e si accasciò a terra sotto gli occhi del soldato. Lui si avvicinò a quello che pensava fosse il corpo esamine della donna ed, invece, si trovò davanti il corpo di un gatto nero in una pozza di sangue enorme. Il sangue era quello del principe.