Il maestro di cappella e Il segreto di Susanna in onda su Primo Canale

Il maestro di cappella

di Domenico Cimarosa 

Maestro concertatore e direttore Gianluca Capuano

Regia Sergio Vitale

Scene e costumi Leila Fteita

Luci Luciano Novelli 

Personaggi e interpreti principali:

Il maestro di cappella  Sergio Vitale 

Il segreto di Susanna

Intermezzo in un atto di Ermanno Wolf-Ferrari
libretto di Enrico Golisciani 

Maestro concertatore e direttore Gianluca Capuano

Regia Sergio Vitale

Scene e costumi Leila Fteita

Luci Luciano Novelli 

Personaggi e interpreti principali:

Susanna                Rosa Feola

Jill                          Servio Vitale

Sante                     Lorenzo Giossi 

Orchestra e Tecnici del Teatro Carlo Felice

Nuovo allestimento in dittico della Fondazione Teatro Carlo Felice

 

Prima messa in onda su Primo Canale (SAT 10, SKY 515)

Domenica 17 aprile 2022 ore 21.00

Lunedì 18 aprile 2022 ore 18.30 

Due piccoli ma scintillanti gioielli della letteratura operistica italiana, in miniatura, da assaporare durante le festività pasquali: saranno trasmesse da Primo Canale domenica 17 aprile alle ore 21.00 e lunedì 18 aprile 2022, alle ore 18.30 Il maestro di cappella di Domenico Cimarosa e Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari, in un nuovo allestimento in dittico della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, nella versione televisiva realizzata da Primo Canale in collaborazione con il Teatro Carlo Felice.

Maestro concertatore e direttore è Gianluca Capuano alla testa dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice, la regia di Sergio Vitale, i costumi di Leila Fteita, le luci di Luciano Novelli, assistente alla regia Lorenzo Giossi. Protagonisti in scena sono lo stesso Sergio Vitale, nei panni del Maestro di cappella nel monologo comico di Cimarosa e, a fianco a Rosa Feola nei panni della contessa Susanna, nella parte del conte Gil nell’intermezzo di Ermanno Wolf-Ferrari, con l’attore Lorenzo Giossi nella parte di Sante, il servo muto.

«Sono lieto di poter finalmente annunciare la messa in onda su Primo Canale di una produzione di grande valore, nata in piena pandemia, nei primi mesi del 2021, che ben testimonia lo spirito di resilienza con cui il Teatro Carlo Felice ha affrontato questo periodo storico così difficile, commenta il Sovrintendente Claudio OraziIl maestro di cappella di Domenico Cimarosa e Il segreto di Susanna sono due intermezzi musicali di rarissima esecuzione che, in virtù della loro unicità musicale, il Teatro ha voluto affrontare con interpreti prestigiosi: il direttore Gianluca Capuano, che da Les Musiciens du Prince ai maggiori Teatri d’opera internazionali si è affermato quale raffinato interprete del repertorio operistico dal Seicento ai nostri giorni, il baritono e ora anche regista Sergio Vitale e il soprano Rosa Feola. Assieme ad una seconda produzione composita, che comprende La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi e Trouble in Tahiti di Leonard Bernstein, a sua volta, registrata e trasmessa da Primo Canale nel 2021 e portata in scena nel mese di gennaio 2022 in scena a Teatro, il catalogo dei titoli operistici prodotti con l’emittente genovese si arricchisce di una nuova produzione di pregio che in futuro proporremo al nostro pubblico in sala».

Scritto tra il 1786 e il 1793 a San Pietroburgo, dov’era ospite della zarina Caterina II, probabilmente tra due delle opere più conosciute e felici del vasto catalogo teatrale cimarosiano (oltre 70 titoli), L’impresario in angustie del 1786 – di cui condivide l’argomento metateatrale – e Il matrimonio segreto, del 1792, Il maestro di cappella è un esempio della rara fattispecie del monologo operistico, di carattere comico, di cui si rinvengono pochissimi esemplari nella storia dell’opera (tra i più celebri, saltando in avanti di qualche secolo, La voix humaine di Francis Poulenc su libretto di Jean Cocteau), ma nessuno nel più vasto ambito dell’intermezzo settecentesco. Per questa sua anomalia classificato nel catalogo cimarosiano tra le “cantate” di argomento profano, e scritto su di un libretto di ignota provenienza, il breve componimento per voce di baritono vede in scena un unico personaggio, il maestro di cappella, intento a dirigere un’aria in “stil sublime” di un antico e venerato maestro (seppur fittizio, il suo nome – guarda caso – è “Scarlatti”). Ma quando l’orchestra inizierà a provare il brano l’effetto sarà catastrofico. Il maestro di cappella inizierà quindi a canticchiare volta per volta la parte di ogni strumento, in modo tale da far capire ad ognuno degli riottosi strumentisti cosa fare. Alla fine riuscirà a far eseguire l’aria correttamente a tutta l’orchestra, ed estenuato, ma tutto sommato soddisfatto, prometterà ai suoi professori d’orchestra di dedicarsi in futuro ad un componimento migliore (si può suppore, composto da lui stesso).

Il segreto di Susanna (1909), su libretto di Enrico Golisciani (collaboratore tra gli altri anche di Amilcare Ponchielli, Umberto Giordano, Francesco Cilea) è una piccola opera in un atto in cui l’impianto drammaturgico, goldoniano viene rivestito dei panni di una vicenda moderna. Il Conte Gil inizia ad nutrire sospetti circa la fedeltà della moglie, la Contessa Susanna, giacché ogni qual volta entra in una stanza ove lei abbia soggiornato senta un sospetto e inspiegabile odore di fumo. Il segreto, non di Pulcinella questa volta, ma di Susanna, condiviso con l’immancabile servo muto Sante, sarà presto svelato, e la Contessa sospettata perdonata, lasciando tuttavia aleggiare nell’aria le fastidiose domande e insicurezze frattanto maturate dal marito, se non tradito, certamente burlato. La musica di Wolf- Ferrari, di grande efficacia teatrale, guarda all’ideale mozartiano e a Pergolesi ma si nutre di disegni cromatici e suggestioni coloristiche talvolta ai limiti della tonalità. Dalla sua prima esecuzione italiana, con la direzione di Arturo Toscanini al Costanzi, due anni dopo la sua creazione a Monaco, l’opera ha mantenuto una sua presenza anche negli anni in cui la musica del compositore fu – più in generale – colpevolmente dimenticata.

 

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BIOGRAFIE

Gianluca Capuano è nato a Milano, e si è diplomato in organo, composizione e direzione d’orchestra presso il Conservatorio della sua città. Ha approfondito gli aspetti relativi all’esecuzione della musica antica presso la Scuola Civica di Milano, dove ha affrontato i problemi inerenti la notazione, lo studio delle fonti e la prassi esecutiva. Agli studi musicali, ha affiancato quelli classici: laureato con lode in filosofia teoretica presso l’Università Statale di Milano, si dedica alla ricerca, occupandosi in particolare di problemi di estetica musicale, pubblicando nel 2002 il saggio “I segni della voce infinita” (Jaca Book). Nel 2014 è stata pubblicata la sua edizione critica del Diluvium universale di Carissimi per l’Istituto Italiano di Storia della Musica. Dalla sua fondazione, è direttore artistico del festival “Musica negli horti”, che si svolge ogni anno a settembre in Val d’Orcia.

Ha svolto un’intensa attività come direttore, organista e continuista in tutta Europa, Stati Uniti, Russia e Giappone. Ha collaborato con artisti quali: Michael Chance, Emma Kirkby, Cecilia Bartoli, Max Emanuel Cencic, Philippe Jaroussky, Diego Fasolis, Lorenzo e Vittorio Ghielmi.  Nel 2006 ha fondato il gruppo vocale e strumentale “Il canto di Orfeo”, con il quale si dedica ai capolavori del barocco musicale europeo, in stretta collaborazione con alcuni dei migliori specialisti su strumenti originali. Con l’ensemble vocale ha preso parte anche alle opere Cuore di cane di Raskatov e Die Soldaten di Zimmermann al Teatro alla Scala di Milano.

Nelle passate stagioni ha diretto Artaserse di Vinci con Concerto Köln all’Opera di Colonia, venendo poi reinviato per Leucippo di Hasse.  Ha debuttato alla Semperoper a Dresda con l’Orlando di Händel; Orfeo ed Euridice di Gluck ad Hohenems; Orlando Paladino di Haydn con l’Opera di Zurigo e La Scintilla a Winterthur; il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi a Cremona con “Il canto d’Orfeo” per il Festival Monteverdi.

Nell’agosto 2016 si è imposto all’attenzione internazionale dirigendo in emergenza la Norma di Bellini con Cecilia Bartoli per l’apertura del Festival di Edimburgo: l’enorme successo ottenuto l’ha portato poi a dirigere Norma, sempre con Cecilia Bartoli, anche a Parigi (Théâtre des Champs Elysées) e a Baden Baden e ad essere invitato a dirigere il tour europeo di Cenerentola che Cecilia Bartoli ha portato a Montecarlo, Dortmund, Amburgo, Amsterdam, Versailles e Lussemburgo. Altri recenti impegni includono: Catone in Utica di Vivaldi con Concerto Köln all’Opera di Colonia; Così fan tutte (nuova produzione) con OperaLombardia a Como, Brescia e Cremona; Idomeneo al Maggio Musicale Fiorentino; La clemenza di Tito (nuova produzione) a Karlsruhe; L’incoronazione di Poppea (nuova produzione) a Nantes.

Nell’estate 2017 ha fatto il suo debutto al Festival di Salisburgo dirigendo una nuova produzione di Ariodante e de La donna del lago, entrambe con Cecilia Bartoli e Les musiciens du prince.  Sono seguite le produzioni di: Cenerentola con Cecilia Bartoli e Les musiciens du prince a Montecarlo e la ripresa de La clemenza di Tito a Karlsruhe; il dittico Pigmalione di Donizetti / Che originali! di Mayr al Festival Donizetti di Bergamo; Le metamorfosi di Pasquale di Spontini alla Fenice di Venezia (prima in tempi moderni); Gli uccellatori di Gassmann a Colonia; la Finta giardiniera a Winterthur, all’Opera di Zurigo e alla Dutch National Opera ad Amsterdam. Altre recenti produzioni, includono: Il matrimonio segreto di Cimarosa e Il Trionfo del Tempo e del Disinganno di Handel a Colonia; Weinachtsoratorium ad Amburgo; Orfeo ed Euridice di Gluck all’Opera di Roma; il suo ritorno a Salisburgo per Alcina di Handel e l’oratorio La morte di Abel di Caldara a cui sono seguiti Il Triondo del Tempo e del Disinganno, La Clemenza di Tito e un concerto con un programma tutto dedicato a Farinelli con Cecilia Bartoli; Guillaume Tell alla Choregies d’Orange; Il Matrimonio Segreto ad Amsterdam; l barbiere di Siviglia al Teatro Massimo di Palermo; il Requiem di Mozart a Bari; Cenerentola, Iphigénie en Tauride alla Zurich Opernhaus; Il Maestro di Cappella e Il Segreto di Susanna al Teatro Carlo Felice di Genova; La Clemenza di Tito e Il Turco in Italia a Monte Carlo; Ariodante e Le Nozze di Figaro a Mosca; Stabat Mater di Pergolesi a Lucerna.

Attivo anche in ambito concertistico, ha recentemente diretto concerti sinfonici con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, Philharmonische Orchester Kiel, Orchestre national de Montpellier, Concerto Köln, al Festival di Salisburgo, al Teatro La Fenice di Venezia, al Teatro Comunale di Bologna, una serie di concerti con Cecilia Bartoli a Montecarlo e in una tournée europea. Con “Il Canto d’Orfeo” ha inaugurato il Festival Milano Arte Musica 2017 con musiche a due o più cori del Seicento Italiano.

La sua discografia include: un CD dedicato agli oratori di Giacomo Carissimi (Amadeus); un CD dedicato alle arie di Galuppi con Catherine King (Avie), “Editor’s choice” su “Gramophone” nel gennaio 2007.

I suoi progetti futuri includono: L’Italiana in Algeri a Zurigo; Il Turco in Italia e Il Flauto Magico a Monaco di Baviera; L’Elisir d’amore ad Amburgo; Il Barbiere di Siviglia e un gala concert a Salisburgo; La Cenerentola a Martigny, Vienna e Zurigo; Il Turco in Italia, L’Elisir d’amore, Don Pasquale, Il Barbiere di Siviglia e un gala concert a Vienna; Alceste all’Opera di Roma. 

Sergio Vitale inizia lo studio del canto con Luigi Giordano Orsini, perfezionandosi all’Opera Studio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la guida di Renata Scotto e all’Accademia Chigiana con Renato Bruson. Attualmente studia col M° Anna Vandi. Vincitore del 1° Premio assoluto al 64° Concorso “ Comunità Europea “ del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, il 1° Premio al 14° concorso lirico “Premio Mattia Battistini “ di Rieti.

Ha debuttato come Figaro ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini al Teatro di San Carlo di Napoli con la direzione di Bruno Campanella. È stato in seguito Don Giovanni nell’omonima opera di Mozart al Teatro Verdi di Salerno diretto da Daniel Oren; Sir John Falstaff nel Falstaff  di Verdi al Teatro della Fortuna di Fano; Gianni Schicchi nell’omonima opera di Puccini all’Accademia di Santa Cecilia; Don Geronio ne Il Turco in Italia di Rossini al Teatro Massimo V. Bellini di Catania; Conte di luna ne Il Trovatore di Verdi a Zaragoza; Marcello ne La Bohème di Puccini al Teatro del Giglio di Lucca in coproduzione con i Teatri Alighieri di Ravenna, Verdi di Pisa e Goldoni di Livorno; Malatesta nel Don Pasquale di G. Donizetti al Teatro Chiabrera di Savona; Sharpless nella Madama Butterfly di Puccini al Teatro Belli di Spoleto; Marullo nel Rigoletto di Verdi con La Scala di Milano e in tournée in Giappone.

Nella stagione 2010/ 11 ha lavorato stabilmente come solista alla Deutsche Oper Berlin, debuttando numerose ruoli, tra i quali Giorgio Germont ne La Traviata di Verdi e Schaunard ne La Boheme di Puccini.

Nelle passate stagioni ha interpretando Sir John Falstaff per l’ Italian Opera Accademy diretta dal M° Riccardo Muti e al Teatro delle Muse di Ancona con la regia di Cristina Mazzavillani Muti; Figaro ne Il barbiere di Siviglia di Rossini al Tiroler Festspiele di Erl diretto da Gustav Kuhn; Marcello ne La Bohéme di Puccini nel Circuito OperaLombardia; Haly ne L’Italiana in Algeri di Rossini all’Opera di Firenze ed in tour in Oman con la direzione di Bruno Campanella; De Siriex nella Fedora di Giordano al Teatro di San Carlo di Napoli; Giorgio Germont ne La Traviata al Teatro Lirico di Cagliari e all’Opera di Firenze. Ha preso inoltre parte al Requiem di Faurè al Teatro Petruzzelli di Bari e nella produzione de Il Medico dei Pazzi di Battistelli a Venezia; è stato nuovamente protagonista nel Falstaff a Cagliari e nello Gianni Schicchi a Modena. Più recentemente ha preso parte alla produzione dell’opera di Giordano Giove a Pompei nel ruolo di Giove a Foggia, Pompei e Chieti; Malatesta nel Don Pasquale a Salerno; Conte Gil ne Il segreto di Susanna alla Reggia di Caserta con il Teatro San Carlo di Napoli; Marcello ne La Boheme al Teatro Comunale di Bologna diretto da Michele Mariotti, con la regia di Vick (produzione che si è aggiudicata il premio Abbiati 2018); Duca di Nottingham nel Roberto Devereux al Teatro Regio di Parma; La Traviata a Porto, Savona e Rieti; Un ballo in maschera a Darmstadt; Falstaff a Dusseldorf. E’ tornato al Teatro Comunale di Bologna come Ping in una nuova produzione di Turandot; La Traviata a Trapani e in tournée in Tunisia; Gianni Schicchi (ruolo del titolo) a Brescia, Pavia, Como, Cremona; L’Elisir d’amore (Belcore) a Toulouse; è stato Sagrestano in Tosca in Piazza del Plebiscito a Napoli affianco ad Anna Netrebko; La Forza del Destino a Toulouse; Il Maestro di Cappella e Il segreto di Susanna al Teatro Carlo Felice di Genova; Gianni Schicchi ad Ancona; Adriana Lecouvreur al Comunale di Bologna; La Traviata a Macerata; Simon Boccaanegra al Regio di Parma; La Fanciulla del West  per il circuito Opera Lombardia; Le Tre Regine di Donizetti al San Carlo di Napoli;.

Prossimi appuntamenti prevedono Tosca al San Carlo di Napoli; Rigoletto a Rouen e una serie di concerti a Parma; Madama Butterfly a Modena, mentre al Metropolitan di New York parteciperà alla produzione di Fedora.

Nata a Caserta, Rosa Feola si perfeziona all’Opera Studio dell’Accademia di Santa Cecilia con Renata Scotto. Si impone all’ attenzione internazionale vincendo il Concorso Operalia 2010 presieduto da Plácido Domingo tenutosi al Teatro alla Scala di Milano. 

Gli impegni più recenti la vedono al Teatro Metropolitan di New York ed al Covent Garden di Londra nelle produzioni di Rigoletto, al Teatro alla Scala quale Susanna ne Le nozze di Figaro e Fiorilla ne Il Turco in Italia; sempre al Teatro alla Scala prende parte al Concerto di inaugurazione “ A riveder le stelle” dir. R. Chailly. Partecipa al Concerto di Capodanno 2021 del Teatro La Fenice di Venezia diretto da D. Harding, al Teatro Carlo Felice di Genova è Susanna nel Segreto di Susanna ed a St. Petersburg registra per la Sony l’aria di Amina ne La  Sonnambula con la direzione di T. Currentzis. Ancora al Teatro alla Scala è diretta dal M° M-W Chung, nello Stabat Mater di Rossini e all’ Opera di Roma prende parte all’  Idomeneo di Mozart ed al Rigoletto dir. D.Gatti con la regia di D. Michieletto e ripresa Rai.

Agli esordi dell’ attività, diretta dal M° Riccardo Muti interpreta Ines ne I due Figaro di Mercadante al festival di Ravenna e Salisburgo, al Real di Madrid e Colón di Buenos Aires. Sempre con la direzione del M° Muti partecipa recentemente al Concerto di inaugurazione del Ravenna Festival 2020. Debutta come Gilda (Rigoletto) a Ravenna, ed interpreta lo stesso ruolo successivamente a Zurigo, Torino, Monaco di Baviera, Napoli, Chicago ed al Metropolitan di New York (2019). Come Elvira ne I Puritani di Bellini vince il Welsh Theatre Award (migliore interprete) e ottiene la nomination all’International Opera Award 2016. Nel 2017 partecipa al Concerto di Capodanno del Teatro La Fenice di Venezia diretto da Fabio Luisi e debutta alla Scala ne La gazza ladra di Rossini diretta da Riccardo Chailly Teatro dove torna per Don Pasquale di Donizetti, per il Concerto di Natale (2018), L’elisir d’amore (2019) ed Il turco in Italia (2020).

E’ presente nei più importanti Teatri Internazionali: Zurigo, Monaco, Amburgo, Pechino, Salisburgo, Chicago, New York, Washington, Barcellona, Berlino, Londra, Madrid ecc. collaborando con i più prestigiosi Direttori e Registi.

Con il M° Muti e la Chicago Symphony Orchestra ha fatto il suo debutto americano (2012) nei Carmina Burana di Orff al Millenium Park di Chicago ed all’apertura della stagione concertistica della Carnegie Hall di New York, ed ancora la Messa n.5 di Schubert, il Requiem di Mozart, la Quarta Sinfonia di Mahler ed il Falstaff. Partecipa ai BBC Proms alla Royal Albert Hall di Londra con un concerto di arie di Mendelssohn e Mozart.

Nel 2015 registra il suo primo cd, “Musica e Poesia” (OpusArte).

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