Il meccanismo del capro espiatorio. Sulfurea, lo spettacolo con la regia di Fabio Grossi al Teatro Lo Spazio di Roma

Il meccanismo del capro espiatorio

SULFUREA

di Giusi Checcaglini

 con Fabio Pasquini e Federico Fiocchetti

sax Riccardo Nebbiosi

regia Fabio Grossi

dal 21 al 31 ottobre

 Teatro Lo Spazio- Roma 

Debutta al Teatro Lo Spazio, dal 21 al 31 ottobre,  “Il meccanismo del capro espiatorio_ Sulfurea”, spettacolo scritto da Giusi Checcaglini e diretto da Fabio Grossi.

Tra i grandi miti della trasgressione, nel mondo occidentale, trionfa il perverso gioco tra il Diavolo e l’uomo, tra due intelligenze con ansia di potere l’uno sull’altro. E’ un duello ad armi dispari, con brevi tregue, che avviene in ogni terreno, esterno ed intimo, pronto a riaccendersi in momenti di particolare criticità per la vita personale e collettiva.

Un uomo giovane, insicuro, malgrado sia piacente e all’apparenza in accordo con il mondo in cui si trova, a un tratto si trova vicino un signore elegante, eloquente ed ironico con il quale si inizia una conversazione particolare in un tempo dilatato e surreale. Entrambi affrontano un cammino segnato da esperienze diverse, guidate e sorrette dal signore apparso al fianco del giovane, ma tutte caratterizzate da punti di vista contraddittori tra loro e provocatori. Tra i due, apparentemente conflittuali in ogni argomento, si instaura uno stretto legame tanto che il loro andare risulta una ‘via’ di nove stazioni di conoscenza, di riflessione, di amore. In termini sfumati appare qua e là un richiamo alla metafisica presenza dentro l’uomo del ‘diavolo’, ma tutto quello che accade tra i due è orientato a spingere l’uomo giovane ‘di tutti i giorni’ ad una coscienza di sé non scontata, né banale, aperta al mondo e ad una spiritualità sensibile all’’altro’. Non si tratta quindi di un diavolo corruttore, perché, oggi, nel mondo c’è quasi rimasto poco da corrompere, ma di un diavolo raddrizzatore che, forse, nel riposizionare il bene e il male nelle vecchie linee, può tornare a fare in pieno il suo mestiere!

In un posto, una stanza, di non si sa dove, due uomini, che non si sa chi sono, sono impegnati in una conversazione, che non sappiamo da dove parte e dove vuole arrivare. All’inizio sembrerà un esercizio di stile, ma ben presto risulta la contemporaneità e la motivazione, di questo incontro”_ annota Fabio Grossi.

Raccontato in forma di ennalogo, il rapporto dei due si snocciola attraverso una time line non definita, ma singolare: ogni stazione/scena apre e chiude in maniera autonoma. Così la vicenda si potrà considerare come una “conversazione continuamente interrotta”. L’elemento che segmenta il tutto sarà la voce di un sax, a volte tenore, soprano, basso o baritono, che parallelamente intesse un su monologo, che a volte diventa dialogo. Tramite la voce di questo oficleide evoluto si cercherà di somatizzare e comprendere i temi discussi. Quindi da una situazione apparentemente claustrofobica si discernerà sullo scibile umano, ribattendo l’antica diaspora tra il bene e il male, tra il concreto e l’apparente, tra la morale e l’amorale.

Due attori e un musicista per raccontare, oggi, l’antica diatriba tra Uomo e il diavolo.

INFO:

IL MECCANISMO DEL CAPRO ESPIATORIO_SULFUREA

dal 21 al 31 ottobre

dal giovedì al sabato ore 21.00

Domenica ore: 17:00

Biglietti: 15 euro – ridotto: 12 euro

(bar aperto per aperitivo dalle 19.00)

Teatro Lo Spazio

Via Locri 43, Roma

informazioni e prenotazioni

339 775 9351 / 06 77204149

info@teatrolospazio.it

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