Mercoledì 18 maggio alle 19.30, sarà presentato all’Anteo Palazzo del Cinema come evento speciale, Il Mondo di Riccardo, il documentario di Daniele Frison che ripercorre la straordinaria storia del magistrato e fotografo di fama internazionale Domenico Riccardo Peretti Griva (Coassolo Torinese 1882 – Torino 1962).
Antifascista, difensore dei diritti civili e fortemente europeista, Peretti Griva viene raccontato dalla nipote Giovanna Galante Garrone insieme a magistrati, storici del diritto e della fotografia che lo hanno conosciuto e studiato, tracciando il ritratto di una personalità ricca e poliedrica, forte e indipendente, che ha unito in sé doti di grande umanità, il rigore morale del magistrato e l’amore per la bellezza del fotografo. Un viaggio nelle atmosfere della prima metà del Novecento ricche di fermenti creativi, ma anche di immensi drammi.
L’archivio personale di Domenico Riccardo Peretti Griva è stato donato nel 2011 al Museo Nazionale del Cinema di Torino dalla figlia Maria Teresa e dalla nipote Giovanna Galante Garrone. Un fondo costituito da 25 mila fotografie che consentono di ricostruire la produzione del fotografo dagli anni ’20 sino alla fine degli anni ’50.
La proiezione sarà seguita dall’incontro in sala con il regista, Giovanna Galante Garrone, storica dell’arte e nipote di Peretti Griva, Edmondo Bruti Liberati, magistrato e accademico italiano, ex Procuratore della Repubblica di Milano ed ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Carlo Smuraglia, politico, avvocato, accademico ex partigiano e presidente onorario Anpi. Modera Cinzia Masòtina.
Domenico Riccardo Peretti Griva dopo aver prestato servizio nei vari gradi della Magistratura piemontese raggiunse la carica di Primo Presidente della Corte d’Appello di Torino. Il suo riconosciuto antifascismo, prima di ‘stile’ poi politico, portò il CNL del Piemonte a conferirgli nel 1944 l’incarico di capo della Resistenza dei magistrati piemontesi. Difensore nel dopo guerra della magistratura italiana dalle interferenze del potere politico, si guadagnò nel 1950 l’appellativo di ‘giudice ribelle’ quando emanò la sentenza di annullamento del matrimonio di Roberto Rossellini, una delle prime in Italia, a causa della quale fu firmata dal Governo del tempo, per contrastare tali provvedimenti, la cosiddetta “legge anti-Peretti Griva”.
Ma per Peretti Griva la passione folgorante è stata la fotografia. Una vita passata in giro per il mondo, a fotografare con sensibile umanità e creatività le persone e i luoghi più diversi, dalle Valli di Lanzo dove nacque, alle montagne italiane e poi le strade, le piazze di Torino, di Venezia, di Roma, dell’Italia centrale, della Sicilia e della Sardegna. Dagli anni Trenta viaggiò tra Grecia, Francia, Germania, Spagna, Europa del Nord e dell’Est, fino al Libano e alla Siria. Realizzerà poi negli anni Cinquanta i suoi viaggi fotografici e culturali più importanti in Cina e in India. Rimangono dei suoi viaggi attorno al mondo straordinarie testimonianze nel suo archivio di 25.000 immagini (negativi, positivi, diapositive) e oltre 3.000 stampe al bromolio e bromolio-trasferto) donato dalla famiglia al Museo Nazionale del Cinema. A ciò si aggiungono i tanti appunti di viaggio sia inediti che pubblicati.
Convinto europeista, portò un importante contributo giuridico al Movimento Federalista Europeo, nato dal Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni partecipando allo storico Congresso federalista dell’Aja (nel maggio 1948) e all’elaborazione delle proposte sulle politiche della difesa europea dell’Unione interparlamentare europea tenutasi a Interlaken nel successivo settembre.
Costo del biglietto: 5,50 euro