Menzu sta ruga c’è na spuntunera
Jettari ci la vogliu oi na canzuna
Ca c’è na donna ca comu na bannera
Ca la guverna lu sule e la luna
Esce A Spuntunera, il nuovo videoclip che Il Parto delle Nuvole Pesanti ha voluto dedicare al cantastorie calabrese Danilo Montenegro, scomparso un anno fa (19 novembre 2020) prematuramente a causa del Covid-19. Una pausa creativa all’interno del tour per il nuovo album Sottomondi: Il Parto sceglie un brano tradizionale calabrese, reso celebre proprio da Montenegro, e lo riarrangia con il proprio stile e con un pizzico di malinconia. Il videoclip vede la regia di Salvatore De Siena e il montaggio di Giovanni Ziparo.
Un omaggio all’amico e al musicista che ha fatto conoscere questo brano in tutta Italia e che è stato un vero e proprio pilastro per la diffusione della conoscenza della tradizione musicale calabrese. L’interpretazione del Parto ha privilegiato l’elemento poetico del brano, che racconta i tormenti di un amore impossibile e disperato. Un elemento poetico inevitabilmente esaltato dalla commozione per la scomparsa di Danilo che ha impresso al lavoro un forte impatto emozionale. Le immagini, girate in diversi paesi e luoghi della Calabria e nello studio di registrazione bolognese della band, impreziosiscono la canzone come una rosa l’amore.
Il Parto delle Nuvole Pesanti ha finora realizzato 13 album, avvalendosi di importanti collaborazioni di artisti e scrittori tra cui quella con Claudio Lolli, Roy Paci, Teresa De Sio, Fabrizio Moro, Tony Canto, Carlo Lucarelli, Carmine Abate e Vito Teti.
La sua musica fonde stili e linguaggi differenti, dall’etno-rock mediterraneo degli esordi, passando per la canzone d’autore, fino all’originale world music abbracciata nell’ultimo disco Sottomondi, dove la band racconta di un’umanità caleidoscopica e senza voce, fatta di bambini, donne, immigrati ed emarginati, attraverso canzoni e musiche che servono per vivere, resistere e, a volte, cambiare. Tra i brani di successo della band calabro/bolognese, si segnalano Onda Calabra, colonna sonora di Qualunquemente, film di Antonio Albanese, che ha ottenuto la partecipazione al Festival del Cinema di Berlino e la nomination come Migliore Canzone al David di Donatello, Giorgio che ha avuto la nomination al Premio Amnesty International e L’imperatore che è stato considerato tra i mille brani più rappresentativi della storia della canzone italiana (“Antologia della Canzone Italiana 1861-2011. Ma il progetto del Parto va oltre la musica. Nel teatro ricordiamo Roccu u Stortu e Slum e nel cinema Doichlanda, I colori dell’abbandono ed Alèteia. Di rilievo sono anche i progetti culturali tra cui La Valigia d’Identità e Terre di Musica – Viaggio tra i beni confiscati alla mafia realizzato con la collaborazione di Libera, che testimoniano il forte impegno sociale della band.