È stata inaugurata l’8 novembre presso la prestigiosa Area35 Art Gallery di Milano (in via Vigevano 35) la nuova viewing room del pittore italiano Guido Rocca.
Già nominato dalla rivista “Albatros” come uno dei maggior esponenti dell’arte come soluzione sociale e dell’ astrattismo contemporaneo Italiano e più volte intervistato da “The Art Insider” per il suo costante contribuito artistico, nell’ultimo anno Guido Rocca ha raggiunto con le sue opere decine di collezionisti Italiani e internazionali aumentando notevolmente il valore dei suoi quadri.
Nel corso di un’intervista radiofonica, alla richiesta di dare dei consigli ad altri artisti emergenti ha risposto: «Per anni non ho venduto un quadro, finché leggendo dei libri di filosofia ho compreso che con l’arte potevo essere d’aiuto non solo a me stesso, ma anche agli altri e li è nato uno scopo nuovo, una motivazione incrollabile. Se posso dare un consiglio agli artisti emergenti quello che voglio dirgli è di togliere l’attenzione dalle vendite e dal successo, ma diventare consapevoli di quanto la propria arte possa essere d’aiuto, perchè quella è l’unica cosa che conta veramente nella vita di un artista».
Con questa sua affermazione si comprende lo spirito con cui Guido Rocca dipinge i suoi quadri, che sono una moltitudine di pennellate colorate che interagiscono tra loro in un tripudio di colori ed energia.
«Ogni pennellata racchiude un mondo, perché mentre dipingo vivo ogni istante con presenza nonostante la monotonia del gesto. Anche dopo ore che dipingo, ogni pennellata che creo è come se fosse la prima. La vita può essere insignificante o meravigliosa, dipende se uno sa vivere ogni istante con presenza o invece si fa passare tutto davanti come spettatore, perdendosi nei meandri dei sensi di colpa. L’arte mi ha insegnato a vivere, su questo non ci sono dubbi».
Questo rigore nella tecnica di Guido Rocca non fa però perdere potere alla sua comunicazione, infatti l’artista descrive così il suo processo creativo: «Negli anni ho acquisito questa gestualità nel dipingere ad olio molto peculiare, quello che per me è fondamentale è padroneggiare la tecnica a tal punto da non doverci pensare, questo è l’unico modo per buttarmi sulla tela in modo diretto senza permettere alla mente di alterare ciò che sono e che sento in quel momento, per me la sincerità espressiva è tutto. Quando dipingo veloce ed elimino il tempo e il pensiero tra una pennellata e l’altra sento che entro nell’opera, la mente si placa e il dipinto ha ciò che cerco di più in un quadro, il movimento».
E aggiunge: «Mi auguro sempre che colui che osserva e percepisce diventi anche esso l’artista, creando in sé la propria trasformazione e ampliando il contenuto dell opera».
Osservando i quadri dell’artista si rimane avvolti dalla vitalità che emerge dalle tele, la materia prende decisamente vita ed è come se lui riuscisse ad impremire nel colore il suo scopo di penetrare nell’ animo umano per sollevarlo dai problemi della vita.