Il video Arabian Nights del cantautore Alessandro Orlandi trionfa al California Music Video & Film Awards 2019 nella sezione Best Animatio – È tutta italiana la prodizione del videoclip musicale che ha trionfato al CALIFORNIA MUSIC VIDEO & FILM AWARDS 2019 nella categoria ‘Best Animation’! A conquistare il prestigioso titolo, che verrà consegnato il prossimo aprile, è il video ufficiale “Arabian Nights” che fa parte dell’ultima produzione musicale del cantautore e polistrumentista romano Alessandro Orlandi, un CD doppio intitolato “Saturn’s Children” [Art Media Music | Lepredizioni Musicali]. Già nel 2018 questo video è stato finalista al CALIFORNIA INTERNATIONAL SHORTS FESTIVAL e al Premio ONIROS FILM AWARDS dove ha ricevuto la menzione speciale della giuria nella sezione Video Musicali.
L’ambizioso progetto discografico Saturn’s Children con ben 32 brani (16 in inglese e 16 in italiano) già nel 2018 è stato accolto dalla critica specializzata con grande entusiasmo ed è stato tra i dischi più premiati nella scena discografica indipendente italiana del 2018. Prestigiosi i riconoscimenti internazionali che nel corso dello scorso anno sono stati conferiti a questo ampio progetto discografico. In particolare il video ufficiale di “Stilla di stelle” (“Droplet of Stars”) è stato selezionato al festival statunitense INTERNATIONAL MUSIC VIDEO UNDERGROUND di Los Angeles ed ha poi trionfato al CALIFORNIA INTERNATIONAL SHORTS FESTIVAL 2018 nella categoria ‘Best Music Video’ Ha ricevuto, inoltre, il primo premio nella sezione ‘Best song’ da parte della Giuria del Premio ONIROS FILM AWARDS.
Il progetto “SATURN’S CHILDREN” ha, poi, dato vita ad una pop-rock band che propone un repertorio di canzoni composte da cantautore e polistrumentista Alessandro Orlandi. Dal vivo la formazione esegue, inoltre, canzoni dei Beatles, dei Rolling Stones, di Bob Dylan e di band o solisti degli anni Sessanta e Settanta.
Esattamente dieci anni dopo la pubblicazione dell’ultimo suo prodotto discografico, un CD triplo dal titolo ‘Mille sentieri nell’ombra’ (Indie), il cantautore e musicista Alessandro Orlandi è tornato con questo nuovo album, il cui titolo – “Figli di Saturno” – si ispira al mito secondo il quale il dio, avendo inghiottito i suoi figli, li tenne a lungo in pancia prima di darli nuovamente alla luce. Infatti alcuni brani sono rimasti per molti anni nel cassetto, nella “pancia dell’autore” esattamente come i figli di Saturno.
Tuttavia, il motivo vero del titolo è legato soprattutto al filo rosso, al tema che accomuna tutte le canzoni. Così come Saturno, armato di falce, priva l’uomo dell’inessenziale per poi condurlo alla vera essenza delle cose, in tutti i brani, che musicalmente si ispirano al pop e al rock britannico e americano, emerge potente, a volte con tratti ironici, il percorso verso la ricerca della pura essenza.
Compositore, cantante, matematico, scrittore, editore [La Lepre edizioni | www.lalepreedizioni.com], il romano Alessandro Orlandi suona pianoforte, batteria e chitarra acustica. Inizia a comporre canzoni nel 1971; dal 1974 ad oggi prende parte come pianista e cantante a numerosi concerti con varie band. Nel 1978 partecipa alla trasmissione di Renzo Arbore “L’altra domenica” con la cover band “Ex Abrupto” eseguendo cover dei Beatles e dei Rolling Stones. Nel 1989 esce il disco in vinile Né swing, né slow per l’etichetta Playgame music (Folkstudio edizioni), in collaborazione con Sergio Tiroli.
Nel 2001 pubblica (Indie) due CD musicali, Il bambino e la balena bianca, con brani di sua composizione, e Shades of time, con cover di varie band inglesi e americane.
Nel 2007 pubblica (Indie) il CD triplo Mille sentieri nell’ombra.
Nel 2013, all’uscita del libro “L’estate di Sgt. Pepper di Sir George Martin” (La Lepre edizioni), ricostituisce la band “Ex Abrupto”, che si esibisce in locali e librerie per promuovere il libro.
Nel 2016 acquista uno studio di registrazione e fonda Lepredizioni musicali con lo scopo di produrre musica originale e fornire servizi relativi alla registrazione musicale e alla realizzazione di CD per artisti emergenti.