Sono disponibili in digitale le due canzoni originali contenute nella colonna sonora originale, firmata da PACIFICO ed edita da EDIZIONI CURCI, di “ZAMORA”, il film che segna il debutto alla regia di Neri Marcorè: “EL MATT”, cantata da Pacifico e Neri Marcorè (https://orcd.co/zamora-elmatt), e “MAMMA NON SAI”, interpretata solo da Neri Marcorè (https://orcd.co/zamora-mammanonsai).
Mentre “MAMMA NON SAI” si contraddistingue per chiari richiami a Bobby Solo e ad Adriano Celentano, “EL MATT” è un sentito omaggio a Jannacci, a Cochi e Renato, a Gaber e ai protagonisti delle loro canzoni, quindi i matti, i perdigiorno e tutti quelli che venivano salvati, per almeno un paio di minuti, dalla crudeltà e dal disinteresse degli altri.
Da oggi è online il videoclip di “EL MATT”, per la regia di Andrea Rocchi: https://youtu.be/GNR7bXQpQss.
Le riprese in bianco e nero, che si alternano alle immagini a colori tratte dal film “Zamora”, sono state girate a Milano, in un parco attraversato dalla Martesana. Un luogo scelto non a caso: oltre ad essere nei pressi dello Zelig, officina per talenti intramontabili, lì si possono trovare ancora scorci della Milano anni ‘60, periodo in cui il film è ambientato. Due chitarre, un gruppo di pensionati come pubblico, ragazzi e ragazze sfaccendate a chiacchierare sulle panchine, una volante della polizia di ronda e un pallone, inevitabilmente finito nella Martesana, con le pantegane, foche di fiume, a girargli intorno.
Per comporre i temi musicali contenuti nella colonna sonora originale e utili a esaltare i momenti del film, Pacifico si è ispirato agli echi musicali tipici degli anni ’60, epoca in cui il film è ambientato.
«“Zamora” è ambientato a Milano negli anni ’60 e la colonna sonora inevitabilmente si è riempita di energia, di innocenza e di humour, come era la musica di quel periodo. Quindi chitarre col tremolo, sassofoni dispettosi, rock’n roll, twist, danze a piedi scalzi, spaccate, smorfie, Watussi e Molleggiati – dichiara Pacifico – In più, con Neri volevamo omaggiare gli artisti insuperabili di quel periodo, Jannacci, Gaber, Cochi e Renato. E per questo in coda al film ci sono due canzoni originali: “El Matt”, che cantiamo insieme in coro “scriteriato”, e “Mamma non sai”, che Neri canta con proverbiale e irresistibile movimento d’anca. È stato divertente e appassionante tornare indietro alla musica che sentivo suonare e ballare per casa mentre crescevo».
Nelle sale italiane con 01 Distribution, “Zamora” è una produzione Pepito Produzioni con Rai Cinema, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, prodotto da Agostino Saccà. Le sceneggiature, liberamente ispirate a “Zamora” di Roberto Perrone (HarperCollins già Garzanti), sono firmate da Maurizio Careddu, Paola Mammini, Neri Marcorè e Alessandro Rossi.
Nel film Neri Marcorè, Alberto Paradossi, Marta Gastini, Anna Ferraioli Ravel, Walter Leonardi, Giovanni Esposito, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Pia Engleberth, Giuseppe Antignati, Pia Lanciotti, Marco Ripoldi, Dario Costa, Giulia Gonella, Alessandro Besentini, Francesco Villa, Corinna Locastro, Massimiliano Loizzi, Davide Ferrario e Antonio Catania.
Il trentenne Walter Vismara ama condurre una vita ordinata e senza sorprese: ragioniere nell’animo prima ancora che di professione, lavora come contabile in una fabbrichetta di Vigevano. Da un giorno all’altro, la fabbrica chiude e il Vismara si ritrova suo malgrado catapultato in un’azienda avveniristica della vitale e operosa Milano, al servizio di un imprenditore moderno e brillante, il cavalier Tosetto. Andrebbe tutto bene se non fosse che costui ha il pallino del folber (il football, secondo un neologismo di Gianni Brera) e obbliga tutti i suoi dipendenti a sfide settimanali scapoli contro ammogliati. Walter, che considera il calcio uno sport demenziale, si dichiara portiere solo perché è l’unico ruolo che conosce e non sa che da quel momento, per non perdere l’impiego, sarà costretto a partecipare agli allenamenti settimanali, in vista della partita ufficiale del primo maggio. Subisce così lo sfottò dei colleghi; tra questi, l’ingegner Gusperti lo ribattezza sarcasticamente “Zamora”, il fenomenale portiere spagnolo degli anni ‘30. Non solo quel bauscia lo umilia in campo e lo bullizza in azienda, ma tra lui e Ada, la segretaria di cui Walter si innamora, sembra esserci del tenero. Sentendosi umiliato, tradito da una parte e deriso dall’altra, il ragioniere escogita un piano del tutto originale per vendicarsi, coinvolgendo un ex-atleta ormai caduto in disgrazia. Nel calcio, come del resto nella vita, bisogna imparare a buttarsi e anche se perdi, ciò che conta è rialzarsi e ripartire più forti di prima.
Musicista, scrittore, autore e cantautore tra i più stimati del panorama italiano, PACIFICO (all’anagrafe Luigi “Gino” De Crescenzo) ha all’attivo sei dischi e un EP a suo nome (“Pacifico”, “Musica Leggera”, “Dal giardino tropicale”, “Dentro ogni casa”, “Una voce non basta” e “Bastasse il cielo”). Negli anni ha partecipato due volte al Festival di Sanremo e si è aggiudicato prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Tenco per la Migliore Opera Prima, la Targa Tenco 2015 come Migliore canzone dell’anno con il brano “Le storie che non conosci”, scritto e interpretato con Samuele Bersani, e il Premio della Miglior Musica al Festival di Sanremo. Il suo primo romanzo, “Ti ho dato un bacio mentre dormivi”, è stato ripubblicato nel 2020da La nave di Teseo. Per Baldini+Castoldi, invece, ha pubblicato nel 2019 una breve raccolta di pensieri intitolata “Le mosche”, mentre nel 2022 per La nave di Teseo è uscito il suo secondo romanzo, “Io e la mia famiglia di barbari”. Per il cinema ha lavorato con Roberta Torre, scrivendo la colonna sonora per il musical “Sud Side Story”, e con Gabriele Muccino per il film “Ricordati di me” la cui colonna sonora comprende due sue canzoni, “Il Faraone” e il brano che prende il titolo dal film, “Ricordati di me”. Ha composto la colonna sonora originale, edita da Edizioni Curci, di “Genitori vs Influencer”, il film di Michela Andreozzi con Fabio Volo, contenente la canzone originale “Gli anni davanti” candidata come miglior canzone ai Nastri d’Argento 2021. Per il teatro ha scritto e interpretato un monologo, “Boxe a Milano”. Come autore musicale, oltre al ventennale sodalizio con Gianna Nannini (iniziato nel 2005 con “Sei nell’anima” a cui sono seguite decine di altre canzoni, tra cui “Suicidio d’amore”, “Ogni tanto”, “Pazienza”, “Indimenticabile”, “Salvami” e “La Differenza”, fino ai tre brani contenuti nel nuovo album “Sei nell’anima”), nel corso della sua carriera ha scritto per Andrea Bocelli, Gianni Morandi, Adriano Celentano, Malika Ayane, Eros Ramazzotti, Zucchero, Giorgia, Antonello Venditti, Extraliscio, Claudio Capeo e molti altri. Inoltre, ha duettato con alcuni dei più grandi artisti italiani e internazionali, tra cui anche Ivano Fossati, Marisa Monte, Ana Moura.