Tornano a Trento sabato 12 novembre, all’auditorium Santa Chiara, alle ore 21, i ragazzi del Teatro comunitario della Galilea, o teatro dell’Arcobaleno, con lo spettacolo “In principio era la pace.” Già protagonista due anni fa della prima edizione di Officina Medio Oriente, la compagnia creata dalla Beresheet LaShalom Foundation e diretta da Angelica Edna Calò Livné, composta da ragazzi di diverse nazionalità, culture e fedi – ebrei, musulmani, drusi, cristiani, semplici “cittadini del mondo” – porterà nuovamente a Trento, dalla Galilea, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, assessorato alla solidarietà internazionale, il proprio spettacolo, centrato sulla tragicità dei momenti che stanno vivendo i loro popoli e sul valore del dialogo e dell’incontro.
In “Beresheet LaShalom” i ragazzi diretti Edna Calò Livné – regista ebrea di origini romane trasferitasi in un kibbutz nel nord di Israele per fare del teatro uno strumento di pace e convivenza – narrano danzando l’importanza e il valore della differenza come fonte di ricchezza e di crescita e non come motivo di conflitto. Lo spettacolo è nato dopo un lungo immaginario viaggio attraverso i sogni e le paure dei ragazzi che trascorrono un’esperienza di convivenza nel kibbutz del monte Meron, e rappresenta un messaggio di fiducia nel futuro, nonostante tutte le lacerazioni che il Medio Oriente – e con esso il mondo intero – continua a sperimentare.
Nello spettacolo che andrà in scena sabato 12 al Santa Chiara, alle ore 21 – ad ingresso libero e gratuito – vengono dette solo 4 frasi che danno il senso profondo dello stato d’animo di chi vive in un paese perennemente in conflitto: Quando potremo finalmente abbracciare tutto? Le pietre, la pioggia, i fiori….gli esseri umani? Non riesco a controllare ciò che accade intorno a me Davanti alla realta’ mi sento impotente Voglio, devo riuscire a cambiare.