Inaugurata la mostra vini del Trentino – Nella serata di venerdì si è aperta la 76ª edizione di questo evento che fino a lunedì porta sotto ai riflettori le eccellenze vitivinicole del territorio. Nel pomeriggio il Castello del Buonconsiglio ha ospitato la tavola rotonda “Trentino, l’unica regione che fa rima con vino?”
Nemmeno il maltempo è riuscito a disturbare l’inaugurazione della 76ª edizione della «Mostra vini del Trentino», svoltasi nella splendida cornice del Castello del Buonconsiglio. Oltre ai discorsi ufficiali, anche il rituale taglio del nastro, affidato come tradizione vuole ad una studentessa all’ultimo anno dell’Istituto Agrario di San Michele (quest’anno è toccato a Sharon Moser del corso di enologia) è stato spostato all’interno del maniero. Poi, però, il sole è tornato a fare capolino al momento giusto, consentendo al primo brindisi di questa edizione di svolgersi regolarmente nella “Corte del Gusto”.
Alla cerimonia hanno partecipato l’assessore provinciale ad agricoltura, foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini, Gabriele Calliari, vicepresidente della Camera di Commercio di Trento, Elio Fronza, presidente del Consorzio Vini del Trentino, e Fabiano Condini, assessore comunale di Trento allo sviluppo economico.
«Ricordo solo pochi mesi fa, in un appuntamento prestigioso come Vinitaly, – ha affermato Tiziano Mellarini – il grande successo che i nostri vini hanno riscosso, un segnale di quanto il mondo vitivinicolo del nostro territorio possa contare in questo settore. I protagonisti di questo evento sono i produttori, che potranno raccogliere i frutti del loro impegno, nella misura in cui sapranno fare squadra».
Parola quindi alla Confraternita della vite e del vino, che, attraverso il gran maestro Enzo Merz, ha attribuito sette riconoscimenti speciali ad altrettanti “Vitigni confratelli”: Trentodoc Perle Brut Ferrari dei Fratelli Lunelli, Trentodoc Rose Pisoni 2008 Brut, Trentodoc Nosiola 1339 2011 Cantina Sociale Le Meridiane di Trento, Villa Lagarina Igt Schiava Gentile 2011 di Armando Simoncelli di Rovereto, Trentino Superiore Doc Marzemino dei Ziresi 2010 della cantina Vivallis di Nogaredo, Teroldego Rotaliano Doc Pini 2008 di Roberto Zeni di Grumo San Michele all’Adige, Terra dei Forti Doc Enantio 2009. Vitigni scelti fra gli oltre cento presi in esame.
Si tratta dell’appuntamento di punta per il nostro comparto vitivinicolo, che in questi quattro giorni presenta le proprie eccellenze al pubblico ed agli addetti ai lavori. Fino a lunedì 21 maggio, nelle due sedi del Castello e di Palazzo Roccabruna, 45 produttori del nostro territorio e l’Istituto Tutela Grappa del Trentino propongono assaggi e degustazioni. La Mostra sarà aperta al pubblico sabato e domenica dalle 16 alle 22, stesso orario nel quale sarà attiva anche la “Corte del Gusto”.
Diversi gli appuntamenti in programma nella giornata di domani, mentre domenica il protagonista sarà il Teroldego Rotaliano, al centro di una conversazione fra la giornalista Sandra Tafner ed il Barone Leonardo de Cles. Nella giornata di lunedì, invece, a tenere banco saranno operatori, ristoratori e sommelier, oltre a giornalisti provenienti anche dall’estero, che saranno coinvolti in una tavola rotonda. Tutto questo al Castello del Buonconsiglio, a Palazzo Roccabruna, invece, spazio ad una serie di degustazioni e di approfondimenti enologici ed enogastronomici.
Al Castello sarà possibile incontrare i produttori nelle suggestive sale medievali, mentre nei giardini sarà protagonista la “Corte del Gusto”, dove si potranno assaggiare il pane e i prodotti del territorio con la proposta dell’Associazione Panificatori e delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino. Protagoniste di questa 76ª edizione saranno anche le “degustazioni teatrali”, curate dalla compagnia teatrale Koinè: vino e grappa verranno raccontati attraverso momenti di spettacolo che avranno come denominatore comune il territorio e le sue espressioni. A fare da cornice saranno le “stanze segrete del castello”, meravigliose sale che solo in rare occasioni vengono aperte ai visitatori. Ciascuno degli spettacoli verrà proposto al Castello per tre volte consecutive, a distanza di mezz’ora l’uno dall’altro, e sarà dedicato a Trentodoc, Nosiola e Vino Santo, a Marzemino e Trentino Grappa.
Nel pomeriggio di oggi nella Sala delle Marangonerie del Castello del Buonconsiglio ha avuto luogo anche la tavola rotonda “Trentino, l’unica regione che fa rima con vino?”, introdotta dalle parole di Enzo Merz, Gran Maestro della Confraternita della Vite e del Vino di Trento: «Partiamo dal celebre slogan dagli anni ’80 per porci importanti interrogativi sullo stato di salute del vino di casa nostra nel 2012, sul suo apprezzamento sui mercati esteri, sulle sue prospettive in un mondo sempre più globalizzato».
Il dibattito, condotto dal Doctor Wine Daniele Cernilli, ha proposto le testimonianze “sul campo” di personaggi noti nel mondo del trading internazionale, come Maurizio Conz, esperto di mercati emergenti dell’est come Russia, Ucraina e Kazakistan; Luigi Buonanno, buyer che frequenta l’ambiente della city londinese; Giovanni Longo, gestore di una delle enoteche più importanti d’Italia. Ne è emerso un quadro nel quale il mercato dei vini negli ultimi anni ha subito un fortissimo processo di globalizzazione, spesso subìta dai territori. Cina e Russia sono le due grandi frontiere, dalla grandi potenzialità, ma l’Italia deve proporsi meglio dal punto di vista commerciale.
Qual è il tasso di penetrazione del Trentino nei nuovi mercati dell’est? Limitato, come del resto quello dell’Alto Adige, ha spiegato Longo, ma bisogna tenere in considerazione il fatto che in Cina i consumatori non distinguono fra regioni, ma solo fra macro aree come Francia e Italia. In Russia c’è una sola azienda trentina che sa imporsi sulle carte vino dei ristoranti più prestigiosi ed è Ferrari Spumanti, allo stato attuale sono gli Stati Uniti i veri interlocutori stranieri dei vini trentini, un mercato in ripresa che può ancora dare tanto.