Intervista a Chiara Taormina: ‘Pellegrino e il drago’ è il nuovo libro

Ecco “Pellegrino e il drago” di Chiara Taormina pubblicato dalla casa editrice il Ciliegio. Aziz vive in un villaggio siciliano, qui la presenza del mostro Mangione minaccia gli abitanti del posto. Egli si ingegna ogni giorno nella creazione di nuovi modi per scongiurare il pericolo, tuttavia, non riesce nel suo intento.

Saranno numerosi i personaggi che si avvicenderanno in questa missione, ma sarà proprio l’ultimo, il viandante Pellegrino a ristabilire la pace attraverso un’arma invisibile fatta d’amore. Tanti i temi del libro di Chiara Taormina, che nasce come testo per bambini e intende avvicinarsi al cuore anche dei più grandi. Tra gli argomenti di maggiore significato vi troviamo il pregiudizio sociale, il ribaltamento dei ruoli tra buoni e cattivi, la diversità, l’amicizia e lo scambio culturale. Non mancano elementi magici, che mescolandosi insieme con la realtà, danno vita ad una leggenda strabiliante.

Chiara Taormina è nata a Palermo, dove risiede. Appassionata di arte e cultura orientale si diletta anche nella composizione di haiku. Ha ottenuto premi e menzioni in diversi concorsi letterari, nazionali ed internazionali; è risultata finalista in vari concorsi letterari.

Chi sono i protagonisti in questo nuovo libro?
I protagonisti di Pellegrino e il drago sono diversi, ognuno con un ruolo ben definito come il filosofo Aziz, che cercava in tutti i modi di proteggere la città di Palermo dal drago Mangione. I personaggi chiave del racconto sono proprio il viandante Pellegrino e il drago stesso che alla fine del racconto rivelerà una verità inaspettata e sorprendente.

Che bambina eri?
Ero una bambina molto pacata e tranquilla, persino studiosa e a scuola avevo ottimi voti. Mi piaceva tantissimo sognare a occhi aperti e fantasticare su storie avventurose, Poi c’era la mai parte romantica, infatti, all’età di dieci anni ho iniziato a comporre poesie sulla natura.

Quando hai iniziato ad appassionarti alla scrittura?
Il mio primo vero racconto per ragazzi l’ho scritto dopo la nascita di mia figlia Arianna: dai nostri giochi sono nati i protagonisti di tante mie storie. Lei è sempre stata la mia più grande ispirazione.

Com’è nata la collaborazione con la sua casa editrice?
Cercavo un editore valido e senza contributo, ho fatto delle ricerche e ho trovato Il Ciliegio con cui collaboro ormai da più di dieci anni.

Cosa pensi della nuova generazione?
Se devo essere sincera penso che i ragazzi di oggi siano molto diversi dagli adolescenti dei miei tempi, bisogna lottare per non perdere alcuni valori a cui i giovani non danno più molta importanza come per esempio la buona educazione e l’amore per l’arte o la lettura. Porto avanti la mia passione per la scrittura come una missione per accendere nel cuore di questi ragazzi, sempre più distratti dalla globalizzazione imperante, nuove scintille e nuovi propositi di agire sempre nel giusto.

Per il prossimo libro hai già delle idee e su quale genere vorresti
indirizzarti?
Nei prossimi mesi sono già previste delle nuove uscite e sto lavorando a due libri abbastanza complessi su Dante e la mitologia greca. Spero di terminarli presto e potermi dedicare ad altri testi molto importanti: una saga fantasy e un romanzo storico.

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