Intervista a Frank! tra certezze, insicurezze e odore di “Benzina”
Frank! è lo pseudonimo di Mattia Orlandini, musicista padovano, classe 1996 che fonde l’elettronica e le chitarre distorte generando un’atmosfera moderna, avvolgente, quasi onirica.
Ciao FRANK! e benvenuto! Partiamo subito con la prima domanda: il 7 gennaio hai inaugurato il nuovo anno con l’uscita del tuo singolo d’esordio, Benzina. Da cosa nasce e cosa vuole trasmettere?
Ciao a tutti! “Benzina” è un brano nato proprio dalla parola stessa, o meglio, dall’idea dell’odore di benzina, così nitido nelle nostre idee ma così astratto nelle nostre parole. Tutto ruota attorno a questo concetto, ho voluto raccogliere tutte quelle sensazioni che ti fanno sentire sicuro di te stesso ma anche insicuro. Con il sound del pezzo ho voluto disegnare proprio questa dimensione, decisa ma allo stesso tempo incerta, quasi onirica.
Come descriveresti la tua musica in tre parole?
Presente, passato, futuro.
Quando hai iniziato a scrivere musica e da dove nasce questa passione?
Ho iniziato a scrivere musica molto presto. Da bambino ricordo i miei tentativi di scrivere melodie sul pentagramma per poi suonarle con la chitarra. I primi testi invece li ho iniziati a scrivere alle scuole medie in preda a impeti adolescenziali, ma quelli che ritengo i primi testi veri li ho iniziati a scrivere nel 2014. Prima in lingua inglese, poi dal 2017 in poi in italiano. La mia passione per la musica nasce presto, io e mia sorella ascoltavamo nostro padre suonare il pianoforte le domeniche mattina. Questo è stato il motivo scatenante. Da lì le prime lezioni di piano per poi proseguire con chitarra e canto.
C’è un* artista, o una band, con cui ti piacerebbe collaborare?
Mi piacerebbe collaborare con molti degli artisti che stimo, è molto difficile scegliere solo un nome ma in questo momento direi The 1975.
Qual è il ricordo più bello che conservi da un’esperienza live?
Uno dei ricordi più belli riguardanti i concerti risale ad un anno fa, quando cantando una mia canzone non riuscivo a sentirmi da quanto erano forti le voci del pubblico che cantava le mie stesse parole.
Cosa ti aspetti da questo 2021?
Mi aspetto molto, soprattutto considerando il 2020. Non vedo l’ora di tornare su un palco a suonare la mia musica e cantare insieme alle persone. Mi piacerebbe molto collaborare con artisti più noti e che stimo, magari condividendo un palco con loro. Voglio continuare a pubblicare nuova musica e continuare ad evolvermi, a stupire e a stupirmi. Non vedo l’ora!
Intervista a cura di Rocket Marazzuoli e Pressacom.