“Sola” è un brano che racconta un sogno ad occhi aperti, riflettendo sull’isolamento di due amanti e concependo l’amore come un dipinto raffigurante il mare. Ma in questo scenario, emerge un elemento distintivo: una rosa rossa, simbolo dell’amore, che sboccia inaspettatamente sulle rive del mare. È questa affascinante immagine che diventa l’ispirazione per la canzone.
Come è iniziata la tua avventura nel mondo della musica?
La mia avventura nel mondo della musica è iniziata il 12 marzo 2005 alle 19:30. Da quando sono nata sono stata circondata dalla musica, dato che tutta la mia famiglia è ne è molto appassionata. Però da quando ho iniziato a suonare il pianoforte a 5 anni, sentivo che sarebbe stata una parte molto importante della mia vita. So che da quando ho memoria sapevo che sarei diventata una cantante e avrei fatto della musica il mio mestiere.
C’è stato un momento decisivo in cui hai detto “questa è la mia strada”?
La musica ha sempre preso una parte molto importante nella mia vita, i miei genitori e i miei fratelli amano la musica e quello che secondo me mi ha ispirata molto è stata la grande diversità di generi che passavano per casa mia, dal rock anni ’70 al rap italiano inizi 2000.
Questo tipo di approccio è stato l’innesco necessario che mi ha portata a questo desiderio di creare la mia propria musica. Diciamo che fin da quando ho memoria sapevo che nella vita io a sapevo che la musica è la mia strada.
Come hai superato le sfide che hai incontrato e cosa hai imparato da esse?
Io sono una persona alla quale piacciono le sfide, vedo che le sfide mi spingono fuori dalla mia comfort zone. In questo modo vivi la vita in maniera molto più serena e non ti fermi dinanzi a niente.
Come hai visto evolvere il tuo stile musicale e artistico nel corso degli anni?
Quando avevo appena iniziato ad approcciarmi al mondo della composizione, ero un po’ “tradizionalista”, era un periodo dove ascoltavo SOLO rock anni ’60/’70, quindi quando era il momento di comporre qualcosa mi affidavo solo alla voce, chitarra e batteria. Invece, ultimamente mi piace molto sperimentare nuovi strumenti, nuovi generi, nuove tematiche e così via. C’è da dire che il “tradizionale” non invecchia mai, ma a volte cambiare un po’ la formula può essere divertente.
Quali consigli daresti a chi sta iniziando la sua carriera artistica?
Ai miei futuri colleghi consiglio di accogliere ogni opportunità a braccia aperte, ogni fallimento, ogni “no”, ogni evento come del carburante per arrivare al proprio obiettivo, qualunque esso sia. Non possiamo permettere agli altri di scegliere la nostra vita per noi, quindi se davvero ci credi nel tuo lavoro, portalo a termine nonostante il mondo che ti circonda.
C’è un messaggio o un’emozione che speri di trasmettere attraverso questo singolo?
Le mie canzoni sono molto diverse tra loro ed ognuna tratta di un argomento diverso, ma quello che voglio trasmettere ai miei ascoltatori è la spensieratezza e serenità in un mondo in cui la serenità purtroppo raramente è garantita.
Hai intenzione di esplorare nuovi generi musicali nei tuoi prossimi progetti?
Certamente! Sono già in produzione molti nuovi progetti che variano in termini di musica e testo.