Intervista a un artista poliedrico: la storia di Riccardo Frezza tra recitazione, disegno e poesia

Riccardo Frezza è un artista poliedrico che si muove tra il disegno, la poesia, la recitazione e il fumetto. Nonostante la sua laurea in Ingegneria informatica, Riccardo ha coltivato la passione per il disegno fin da bambino, sognando di diventare un disegnatore di fumetti durante l’adolescenza. Ha frequentato la Scuola Internazionale di Comics e ha lavorato come illustratore e fumettista per diverse case editrici, tra cui la Bugs Comics.

Riccardo ha anche scoperto il mondo della recitazione, iniziando con il teatro di improvvisazione per poi passare a quello di prosa, fino ad arrivare alla scuola “La Stazione” di Claudio Boccaccini, con il quale ormai fa teatro da tre anni e recita negli spettacoli organizzati dalla sua compagnia. Ha recitato in alcuni videoclip e cortometraggi che sono al momento disponibili sulla piattaforma di streaming Chili.

Riccardo è anche un poeta e fa parte di un collettivo di Poetry Slam. Ama ascoltare musica mentre disegna e spesso questa diventa fonte di ispirazione per alcune delle sue poesie.

Il suo stile artistico si concentra sulle emozioni dei personaggi che disegna, raccontando con gli sguardi e cercando di farlo al meglio delle sue possibilità. Riccardo si ispira ovunque possa trovare del buono, ma nella sua formazione artistica ha amato i film di Totò e Jerry Lewis, così come gli autori di fumetti Magnus e Corrado Mastantuono.

Attualmente, è possibile vedere le opere di Riccardo sul campo del fumetto, dove entro quest’anno uscirà in edicola “I Racconti dal Derryleng”, edito da Bugs Comics, e anche sugli arretrati come Samuel Stern Extra 2021.

Salve Riccardo, siamo curiosi, ci racconta di lei? Chi è? Che cosa fa?

Ciao a tutti. Grazie per avermi dato questa occasione per raccontare un po’ di me. Beh che dire. Partirei dalla mia formazione. Che in realtà non ha niente a che vedere con il teatro e la recitazione, perché sono laureato in Ingegneria informatica, e faccio tante cose…

Da bambino che cosa sognava di fare da grande?

 Da molto piccolo in realtà non avevo grandi sogni, ricordo però che disegnavo sempre ed è la passione che ho coltivato più a lungo di tutte in effetti. Durante l’adolescenza infatti sognavo di fare il disegnatore di fumetti.

Come entra il cinema nella sua vita?

ll cinema, e la recitazione in generale, è subentrata in seguito, in età adulta. Da giovane ho collaborato con agenzie di moda e spesso fatto il figurante in fiction. Poi ho iniziato con il teatro di improvvisazione per poi passare a quello di prosa, arrivando alla fine alla scuola “La Stazione” di Claudio Boccaccini, con il quale ormai faccio teatro da tre anni e recito negli spettacoli organizzati dalla sua compagnia. L’ultimo è stato un adattamento teatrale di “Una Pura Formalità”, il film di Giuseppe Tornatore. Per quanto riguarda il cinema, ho recitato in alcuni videoclip e cortometraggi che sono al momento anche sulla piattaforma di streaming Chili.

Tratto da “Donne al Parlamento” regia di Claudio Boccaccini

Lei è anche un poeta e un disegnatore, un’artista tutto tondo, cosa le piace di più?

Beh, sicuramente come dicevo prima il disegno ha ricoperto un ruolo importante nella mia vita sin da piccolo. E infatti ho perseguito quel sogno di fare il disegnatore, in età adulta, frequentando la Scuola Internazionale di Comics, e lavorando dunque come illustratore e fumettista per diverse case editrici tra cui la Bugs Comics, con la quale attualmente collaboro. Ma le altre due passioni, la poesia e la recitazione, seguono di pari passo il disegno. Infatti è grazie alla (o per colpa della) poesia che ho iniziato a recitare. Ovvero, la mia passione nello scrivere poesie mi ha portato a scoprire una realtà che ha preso molto piede negli ultimi anni, quella delle Poetry Slam (ed entrare in collettivo di cui attualmente faccio parte). Le Poetry Slam sono competizioni tra poeti che si s

fidano di fronte a un pubblico votante, che giudica le performance e decreta un vincitore. Dal momento che avevo seri problemi a recitare le mie poesie in pubblico ho cominciato un corso di teatro. E così tutto quello che ne è seguito. Il disegno si collega alla poesi a in quanto delle poesie che scrivo ne realizzo spesso delle illustrazioni associate.

Cosa le piace raccontare nei suoi fumetti ?

Avendo disegnato per case editrici che pubblicavano principalmente horror mi verrebbe da dire quello, ma in realtà quello che mi piace disegnare sono le emozioni, raccontare con gli sguardi dei personaggi e cerco di farlo al meglio delle mie possibilità, considerando il tempo limitato che ho (ride).

La musica per lei è fonte di ispirazione?

Adoro ascoltare musica mentre disegno e spesso è anche fonte di ispirazione per alcune poesie. Olafur Arnalds ne ha ispirate diverse. Ma ascolto anche musica più “pesante”, quella che ti dà la carica mentre disegno magari una scena d’azione, perché no.

Ha una persona a cui si ispira?

Cerco di carpire ovunque possa trovare del buono. Qui si rischia sempre di cadere nello scontato facendo nomi comunque, nel cinema ho amato fin da piccolo i film di Totò, o di Jerry Lewis, anche se non direi che mi ispiri a loro. Parlando del fumetto ci sono autori che mi hanno accompagnato dall’infanzia come Magnus (Alan Ford) e Corrado Mastantuono, ma anche americani come J P Leon.

Attualmente dove possiamo vederla?

Sul campo fumetto, entro quest’anno uscirà in edicola “I Racconti dal Derryleng”, edito da Bugs Comics e al quale ho partecipato con una mia storia. E poi arretrati come Samuel Stern Extra 2021 la cui storia mi ha preso molto. Per quanto riguarda il cinema, anche se la mia parte è esigua, su Chili è presente “”, soggetto di Sara Ceracchi e Andrea Guglielmino, sceneggiatura e regia di Sara Ceracchi, mediometraggio realizzato veramente a costo zero e che è stato accolto molto bene dalla critica. Fiore all’occhiello la colonna sonora che è già su Spotify.

Progetti? Quanti sogni contiene il tuo cassetto del comodino?

 Attualmente sono a lavoro su un nuovo fumetto per la Bugs Comic che uscirà probabilmente l’anno prossimo.

Sono poi in lavorazione un altro paio di altri corti e un videoclip.

A teatro, stiamo lavorando invece su alcuni adattamenti teatrali ma è presto per dare date.

Un libro illustrato per bambini, un podcast o un libro di poesie, doppiaggio…

Il cassetto è strapieno e sicuramente molte cose sono destinate a rimanerci però è bello divertirsi a tirarne fuori una ogni tanto e sperimentare…

Vuole aggiungere altro?

Direi che ho già detto troppo, e non voglio abusare della vostra pazienza e di quella dei lettori. Direi solo un Grazie e a presto a tutti i lettori di Oltrelecolonne

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