Intervista al cantautore Igor Mulas per il singolo “Non è”

Cantautore di origini sarde. Diplomato ragioniere, counselors della riprogrammazione bioenergetica e pranoterapeuta. Ha vissuto a Londra per più di dieci anni. Studiato presso The City Lit vari generi di canto, pop, rock, soul, opera e blues. Prodotto, in diversi studi di registrazione londinesi, diversi brani del suo repertorio musicale. Se pur Influenzato dal Pop britannico ed internazionale, ad oggi, ha scelto di compone i suoi brani in italiano. Attualmente vive a Roma. Tre gli album all’attivo, disponibili in tutti gli store di streaming on line: Io Sono Igor Mulas – Tutto È Giusto (prodotto in collaborazione con Stefano Di Carlo) e A Un Passo Da Me. Infine: Starlight un cover album interamente cantato in inglese dove reinterpreta alcuni classici della discografia internazionale. Ha partecipato a eventi musicali quali il Music Village, Castrocaro ed altre manifestazioni canore. In tutte le piattaforme di streaming ed in radio le sue ultime pubblicazioni, i singoli Geloso Remix e Su Dimmi. 

Come è iniziata la tua avventura nel mondo della musica?

In modo molto spontaneo. Ho iniziato a comporre brani musicali sin da piccolissimo. Era naturale per me cantare e scrivere. Grazie ad una piccola tastiera componevo gli arrangiamenti per le mie canzoni. Registravo tutto in cassetta e poi, con l’aiuto prezioso di mio padre, inviavo brani alle etichette discografiche.

C’è stato un momento decisivo in cui hai detto “questa è la mia strada”?

Si. Quando a causa di un problema alla vista ho dovuto interrompere gli studi di giurisprudenza. Mi sono trasferito a Londra, dove già avevo vissuto in precedenza e oltre a lavorare nell’alberghiero, come ho sempre fatto, ho iniziato a studiare canto e portato questa passione ad un livello superiore di impegno provando a farla diventare il mio lavoro principale.

Come hai superato le sfide che hai incontrato e cosa hai imparato da esse?

Ogni sfida è una prova che ci permette di acquistare insegnamenti preziosi di cui abbiamo bisogno. Avendo vissuto sin dalla maggior età lontano dalla famiglia e quindi totalmente indipendente, le prove da superare sono state tante. Ho imparato che se voglio far accadere le cose, qualunque cosa, sono io a dovermi dare da fare. Non ho mai cercato corsie preferenziali ne nella vita e neanche nella musica.

Come hai visto evolvere il tuo stile musicale e artistico nel corso degli anni? Quali consigli daresti a chi sta iniziando la sua carriera artistica?

Se hai questa passione cerca di affinare le tue qualità. Studia e ascolta anche generi musicali che lontani da te. Non seguire i trend del momento ma ciò che il tuo istinto musicale ti suggerisce. Coltiva la tua unicità e ricorda che tutto ciò che viviamo è esperienza e ciò che ci accade o non accade è indispensabile per la nostra crescita. Vivi il percorso in modo leggero e non ansiogeno, goditelo!

C’è un messaggio o un’emozione che speri di trasmettere attraverso questo singolo?

Con “Non è” vorrei che ognuno desse più importanza al proprio star bene. Sarebbe bello osservare lo schema dentro al quale viviamo e individuare ciò che ci appesantisce ma che in qualche modo possiamo cambiare. Basta dare per scontate certe situazioni e certi rapporti interpersonali. Liberiamoci dalle piccole o grandi prigioni dove sino a oggi abbiamo accettato di stare! Mettiamo da parte l’ego ed apriamo dialoghi sinceri, costruttivi e magari risolutivi con il mondo dentro ed intorno a noi

Hai intenzione di esplorare nuovi generi musicali nei tuoi prossimi progetti?

Prossimamente vi presenterò il mio nuovo album. Tutti brani inediti che nascono grazie a nuove esperienze vissute negli ultimi anni. Il genere sarà sempre pop ma naturalmente a modo mio! In futuro mi piacerebbe produrre brani dove il pop abbraccia il blues, uno dei miei generi preferiti!

Nel salutarvi e ringraziarvi per questa bella intervista, desidero augurare a voi e ai vostri lettori un meraviglioso nuovo anno.

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