Intrigo a quattro al telefono

Intrigo a quattro al telefono. Era ormai scesa la notte. Il semaforo rosso aveva fermato la sua folle corsa verso casa. Era tardissimo ma …. era felice. Guardava preoccupata le lancette dell’orologio che scorrevano veloci. nonostante ciò, non riusciva a togliersi il sorriso dalla labbra.

 

Ripensava alle ultime ore che aveva trascorso tra le braccia del suo amante. Il suo profumo le era rimasto addosso e la pelle ancora le bruciava ancora dove lui aveva sfregato la sua barba

Si accese una sigaretta e cambiò stazione alla radio.

La pioggia che batteva sul tettuccio della macchina era come una compagnia, complice del suo segreto.

Il semaforo diventò verde e lei, automaticamente, ingranò la prima ma, dopo pochi metri, accostò l’auto al lato della strada e compose un numero di telefono

– Ciao Lu, – disse quasi bisbigliando

– Ti pensavo – rispose lui

– Dove sei? –

– Sul balcone –

– Ma piove …. –

– Lo so ma, ….. non sono solo –

– E’ già tornata? – chiese la donna mentre spegneva la sigaretta nel posacenere dell’auto

– Si, sta preparando la cena –

– Vorrei essere li e … –

– Ti prego Ali, …. Non aggiungere altro –

– Uhmm sono stata proprio bene oggi, dovremmo rifarlo al più presto –

– Lo sai che farò il possibile –

– Lo so, lo so ma …. Sono stanca delle briciole, vorrei qualche cosa di più e mi fa male pensare che abiti nel mio stesso condominio e non poter correre da te tutte le volte che voglio –

– Non ricominciare, lo sapevi sin dall’inizio –

– Lo so ma non è facile. Che cosa sta facendo Sara? –

– Aspetta che guardo …. E’ al telefono – rispose lui abbassando maggiormente il tono della voce

– Pensa, sarebbe bello se avesse un’amante anche lei e …. –

– Non scherzare però …. Forse hai ragione …. –

– Non fantastichiamo troppo –

– Accontentiamoci del nostro piccolo mondo che ci siamo creati –

Intanto in casa Sara, dopo aver controllato cosa stesse facendo lui, aveva chiamato chi le aveva rapito il cuore

– Mi manchi –

– Ciao tesoro –

– Sei solo? –

– No, Luisa appena arrivata a casa e si è andata a fare una doccia –

– Uhmm, non mi parlare di doccia che mi fai venire i brividi solo al pensiero di quella che abbiamo fatto noi poco fa –

– Non riesco a togliermi dalla mente il completino che avevi addosso … quel pizzo nero faceva risaltare la tua pelle in un modo … –

– Dai, piantala altrimenti vengo lì… –

– Si, così mi fai litigare –

– Così è la volta buona che la lasci –

– Non è ancora il momento –

– Dì che hai paura –

– Si, lo ammetto, ho paura, ho paura di te, della tua passione, della tua testa e …. Di come mi hai stregato –

– Quando ci vediamo? –

– Ma ci siamo appena lasciati e poi ….…. –

– Ho voglia di stare con te, affacciati al balcone così posso vederti ancora un secondo –

– Dai, facciamo domani ora è troppo rischioso –

– In quel posticino appena fuori città? –

– Alla solita ora? –

– Si, ora ti lascio non vorrei che si insospettisse e la cena è praticamente pronta –

– Va bene anche perché lei ha finito la doccia e sta scendendo –

– Un bacio –

– Uno più grande –

Luisa intanto era sì andata a fare la doccia ma, prima aveva voluto fare un ultima telefonata

– Amore mio, sono arrivata a casa –

– Anche io, sono arrivato in questo momento –

– Vorrei salire nuovamente in macchina e correre da te, nella nostra piccola alcova nascosta da occhi indiscreti –

– Domani tesoro, domani –

– Non vedo l’ora che questa notte passi per correre da te –

– Anche io ma ora ti devo lasciare. Sto per entrare in casa –

– Ti amo –

– Anche io, tantissimo –

– A domani –

– Sognami –

Chiusero la comunicazione con il sorriso sulle labbra pregustando già il loro nuovo incontro.

– Tesoro, tesoro, la cena è pronta –

– Sara, sono al telefono, un secondo e arrivo. –

Abbassando la voce, come se temesse di essere scoperto proseguì la sua telefonata

– Amore mio, ti devo lasciare … devo andare, è pronta la cena –

– Sognami e …. Ci vediamo domani? –

– Al solito posto e alla solita ora –

– Sto già contando i minuti che ci separano –

– A domani –

– Un bacio grande –

I quattro rientrarono contemporaneamente nelle loro vite con il sorriso e con il pensiero al giorno successivo e, tutti, con un unico identico pensiero, il loro amore segreto. Prima di tornare alla realtà, i loro sguardi volarono ancora un istante alla finestra illuminata della palazzina accanto.

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