Kill Ref ci racconta la sua collaborazione con HI FI Ensemble, nel nuovo disco “Cronache di un apparente movimento”

Dopo la pubblicazione del singolo “FIlemone e Bauci” e del videoclip per la regia di Antonio Zannone, torna il progetto che vede insieme Kill Ref & HI Fi Ensemble, per un nuovo capitolo definitivo: un album dal titolo “Cronache di un apparente movimento“, disponibile su tutte le piattaforme digitali, Bandcamp, CD e vinile, da martedì 22 ottobre 2024.

Un disco complesso e stratificato di influenze musicali, inclassificabile per i tempi degli algoritmi e delle playlist di Spotify, qui ritroviamo il paradigma elettronico, con cui tutti gli strumenti provano di continuo a coniugarsi tra loro spinge questo progetto ad esplorare sempre inaspettati percorsi sonori.

Abbiamo parlato proprio con Kill Ref a proposito di musica live, futuro e tanto altro.

Come mai parlate di un movimento apparente? Cosa c’è di apparente?

Il movimento nella sua dimensione routinaria si approssima, talvolta, al moto e, come quest’ultimo, viene percepito come apparente, illusorio da uno speciale punto di osservazione. La ciclicità dei nostri movimenti nella creazione sonora, quelle delle nostre esperienze di viaggio verso terre lontane ci ha ricondotti, infatti, sempre ad un nuovo inizio, che ha coinciso spesso con la nostra terra, la nostra Itaca. In apparenza è come se fossimo rimasti fermi e la vita, la musica, i suoni, ruotandoci attorno, ci avessero investiti.

Cosa vi ha portato a pubblicare un disco proprio oggi? Nel vostro percorso musicale ci sono stati forse periodi più favorevoli alla pubblicazione di materiale musicale? Di quali cose secondo voi bisogna tenere in conto?

La pubblicazione è oggi dovuta alla scelta di liberare queste idee, ostaggio di una lunga e critica gestazione creativa; probabilmente avremmo preferito pubblicarlo in passato, durante il primo giro di date, ma il materiale non sarebbe stato maturo. E questo aspetto, al di là delle indagini di mercato e le strategie di marketing, costituisce quello di cui avere conto maggiormente: siamo tenuti a pubblicare solo ciò che rappresenta un lavoro straordinario che aiuti il mondo a continuare a sognare.

Ci racconti delle copertine e delle opere che avete scelto per accompagnare la musica di questo disco “Cronache di un apparente movimento”?

La copertina dell’album è un’opera di Concita Ciacciarella, in mostra nel soggiorno di casa (sua e di Alessandro, Kill Ref). Ha accompagnato la creazione del disco dal primo istante e ne ispirato molte parti del suo scheletro di arrangiamento. Un po’ come se fosse la sua radiografia. Al dipinto di Concita si sono ispirate le grafiche dei centrini disegnate da Sabatino Santracoce, da sempre artista visuale dell’etichetta di Kill Ref, KR/LF Records.

Siete amici, al di là del progetto musicale? 

Si, da lungo tempo e, probabilmente, ascoltando alcuni brani del disco questa intesa emerge spontaneamente.

E come proseguirà la vostra unione?

Confidiamo in un’esibizione live, magari in estate, con i nuovi brani del disco.

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