Parallelamente alla carriera con i TXDSMOOK, il musicista sardo Kinozoe ha lanciato una propria avventura solista che transita dal nuovo disco, “Astro”. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.
Ciao, raccontaci come sei arrivato al tuo nuovo disco, “Astro” Mi reputo una persona che ha tanta voglia di fare ma ultimamente mi sentivo spento, pertanto ho deciso di riprendere a scrivere e continuare a coltivare la mia passione per la musica. Qual è la differenza principale tra il processo creativo di questo album e quello dei tuoi lavori precedenti?
Prevalentemente la scrittura, ma anche l’introspezione perché è un lavoro più personale.
Qual è il tuo processo per scrivere testi significativi per le tue canzoni?
Il processo e’ un modo di dare voce ai miei pensieri o stati d’animo. C’è una canzone in particolare che hai trovato difficile da scrivere o produrre? Se sì, perché?
Probabilmente “Millennial”, volevo che arrivasse all’ascoltatore un messaggio diretto ma era troppo personale pertanto ho dovuto limitare le parole e girarci attorno.
Qual è stata la parte più gratificante di creare questo album?
Esserci riuscito con le mie forze anche perché questo ha generato uno spunto che spero porti a un sequel. C’è una canzone che senti rappresenti meglio te stesso come artista in questo album?
Penso mi rappresentino un pò tutte ma se devo scegliere penso COMFORT ZONE.
COMFORT ZONE dovrebbe essere una definizione di benessere ma se lo guardiamo da fuori può essere anche la definizione di un limite , una zona senza uscita. La mia interpretazione nella traccia Comfort Zone è proprio una zona senza uscita… Quella barriera immaginaria che ci autoponiamo o che ci pongono per non andare oltre.