I Post-Kruger nascono durante l’isolamento della primavera 2020.
Il nome della band fa riferimento a una particolare condizione: “L’effetto Dunning-Kruger è una distorsione cognitiva a causa della quale individui poco esperti in un campo tendono a sopravvalutare le proprie abilità”.
Le influenze musicali della band sono molteplici ed eterogenee, ogni componente ha inserito nel calderone generale il proprio bagaglio artistico e musicale. I vertici di partenza spaziano dal jazz accademico, all’R&B elettronico, passando per generi più estremi del rock. Il minimo comun denominatore è da rintracciarsi nell’intento di mantenere un’impronta rock preponderante.
La scena alternativa anni ‘00 del panorama nazionale è la principale fonte cui la band attinge, ispirandosi ai suoni e agli odori di quella scena. L’aggiunta della consistente presenza di elettronica serve a comunicare meglio, immergersi nel presente.
Kintsugi rappresenta una relazione tumultuosa, che ha subito varie vicissitudini e riporta crepe evidenti. Quest’ultime si sono trasformate in un monito per sbagli futuri e in targa di merito per gli sforzi di entrambi gli attori, esattamente come nell’arte giapponese del kintsugi. Il ritornello incalzante e ripetitivo è un urlo corale verso il selfcare: data l’ostilità del mondo esterno, ogni bolla relazionale che ci creiamo può diventare la salvezza.
Il pezzo è caratterizzato da una forte predominanza di elettronica, senza perdere lo stile chitarristico, ed è nato dal riff di chitarra che apre la prima strofa. La struttura si è sviluppata quasi autonomamente, influenzata dalla voglia della band di trasmettere il messaggio con più intensità possibile e rivalutare tutte quelle relazioni complicate, ma qualificate dall’estrema forza di volontà delle parti.
Prodotto dalla Pan Music, Kintsugi è il primo singolo dei cinque che comporranno il primo EP della band, in uscita nel 2023.