La cimifuga racemosa per curare i disturbi ginecologici e il morso dei serpenti – La cimifuga racemosa è una pianta erbacea perenne, tipica delle zone del Nord America dove anticamente era usata dagli abitanti, soprattutto, per i disturbi ginecologici e per il morso dei serpenti. Il suo nome deriva dal suo odore di cimici. La parte usata è quella delle radici, raccolte in autunno.
La sua azione di tipo estrogenico, è evidente nel combattere i disturbi della menopausa, sia di tipo fisico che psicologico. Inoltre è curativa dell’osteopenia e, quindi, preventiva dell’osteoporosi. Esplica, anche, azione antinfiammatoria e analgesica.
Il suo uso, quindi, è consigliato come prevenzione dei disturbi legati al climaterio ed alla menopausa. I miglioramenti evidenti sono rivolti a ridurre quei sintomi fastidiosi quali vampate di calore, sudorazione profusa, vertigini, cefalea e palpitazioni cardiache. Attenua, altresì, il nervosismo e l’instabilità emotiva, i disturbi del sonno e la depressione.
Questa pianta ha inoltre effetto sulla dismenorrea e regolarizza il ciclo mestruale. Altra sua qualità è la capacità di agire contro i disturbi legati ai reumatismi, all’artrosi ed ai dolori muscolari e nevralgici, grazie alla sua proprietà analgesica ed antinfiammatoria.
In alcuni casi viene usata anche per calmare i sintomi delle nevrosi come calmante del sistema neurovegetativo avendo la capacità di attivare i recettori per gli oppioidi endogeni.
In genere si usa il suo estratto secco nebulizzato oppure in decotti o tintura madre.
Pur essendo una pianta officinale, può avere effetti collaterali se associata ad altri medicinali quindi, come sempre, meglio consigliarsi con il medico curante.