Fuori da sabato 12 febbraio il nuovo singolo della band alt-rock di Modena: Via Lattea. Con questo pezzo dalle sonorità energiche e graffianti, La Convalescenza torna con il secondo singolo dell’anno per parlarci dell’incolmabile distanza che divide le persone, e lo fa accompagnandoci in un viaggio immaginario a guardare la Terra dall’alto. Una Terra che, vista da quella distanza, “non è neanche troppo blu”.
Qual è stato il momento che vi ha fatto dire “vogliamo fare musica insieme”?
La band è stata fondata da Piff (voce) e Luca (penna, chitarra) che dopo mille concerti alternative rock insieme hanno deciso di provare a fare anche loro quel genere. Ma la cosa è nata per un live acustico di cover in un locale di un amico; ci ha fatto capire che riprodurre pezzi non ci dava soddisfazione ma che dovevamo scriverne di nostri.
Raccontaci “Via Lattea” in qualche riga.
Volevamo scrivere un pezzo sulle distanze emotive, quelle che ti fanno sentire solo in mezzo ad un sacco di gente. Pensavamo a quanto sia triste non saper colmare questi spazi, non saperli gestire.
Qual è l’aspetto della vostra musica di cui siete più fieri?
Siamo molto contenti dell’evoluzione che ha avuto il nostro sound nel tempo; volevamo fare indie rock italiano con muri di suono e tappeti sonori importanti e questo ha richiesto alcuni anni di tentativi. Siamo anche curiosi di vedere come evolverà il nostro sound nel tempo, non vogliamo fossilizzarci.
Qual è invece il vostro tallone d’Achille, l’aspetto su cui sentite di dover migliorare?
Beh vorremmo poter migliorare tutti gli aspetti e continuare a crescere, ma al momento vorremmo migliorare la parte elettronica per poter sperimentare di più.
Come sperate di continuare la vostra esperienza musicale?
Speriamo di continuarla su più palchi e locali possibile, per noi è la cosa più importante.