La disperazione dei sindaci – La situazione già drammatica, con queste nuove scosse di mercoledì 18 gennaio, è precipitata. I Sindaci sono allo stremo. Lanciano appelli, chiedono aiuto. “Ci sono stati dei crolli. Sono in corso le verifiche da parte delle forze dell’ordine”, ha affermato all’Adnkronos il sindaco di Montereale (L’Aquila), Massimiliano Giorgi, sottolineando che “la situazione è critica. C’è il terremoto, c’è la neve”. Gli fa eco il vicesindaco di Campotosto (L’Aquila), Gaetana D’Alessio: “Ci sono scosse continue, pesanti, durature. Stiamo aspettando i soccorsi, devono liberare le strade dalla neve altrimenti non riusciamo ad uscire di casa. C’è paura”. Ad Amatrice i pochi nuclei familiari che erano rimasti sono bloccati dalle neve e dalle continue scosse. “Mi auguro che quanto ha promesso il ministro Pinotti trovi un reale riscontro, e le turbine arrivino quanto prima per permettere a quelle famiglie che si trovano ancora in isolamento di riuscire a uscire dalle case” ha affermato il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. Da Castelluccio di Norcia, un paese ormai fantasma, non si va e non si viene. Neanche gli alpini, unici rimasti a presidiare il paese dei Sibillini. “A Castelluccio i nostri alpini hanno scorte di viveri per una settimana – ha spiegato l’ufficiale del 5 Reggimento Alpini di Vipiteno, Francesco D’Aniello – ma neanche noi, con i nostri mezzi possiamo salire fin lassù. Sulla strada per arrivare a Castelluccio ci sono cumuli di neve alti anche tre-quattro metri, sarebbe troppo rischioso provare a superarli”.