La memoria diventa arte. Giuseppe Stampone e il progetto per la Cementeria di Trino

Cementeria di Trino

LA MEMORIA DIVENTA ARTE

Sabato 21 settembre inaugura un innovativo progetto all’interno dello stabilimento di Trino che prevede anche una importante collaborazione con l’artista Giuseppe Stampone

Casale Monferrato (AL), 29 luglio 2024 – Nasce Area907, il progetto di Buzzi, azienda internazionale del settore cemento con sede a Casale Monferrato: un percorso all’interno dello stabilimento di Trino, basato su memoria, sviluppo tecnologico, presente e futuro industriale, sviluppato attraverso le persone che ne hanno scritto la storia e una rilettura contemporanea degli eventi, delineata anche grazie a una importante collaborazione con l’artista Giuseppe Stampone (Cluses, 1974).

Sabato 21 settembre alle ore 10.30, l’inaugurazione.

Le persone vedono l’arte come qualcosa di astratto, di distante dalla propria quotidianità – dichiara Antonio Buzzi, promotore del progetto all’interno dell’azienda – È invece illuminante riuscire a riportare nel mondo professionale il processo culturale e creativo da cui si origina. Con questa operazione, dedicata all’ing. Sandro Buzzi, siamo in grado di sviluppare ulteriore qualità all’interno di una dinamica lavorativa, per arricchirla, per stimolare ciascuno a fare ancora meglio e in ultima istanza contribuire ai risultati dell’azienda”.

Area907 deve il suo nome all’anno di fondazione dell’azienda e di avvio della cementeria di Trino. Il progetto pensato al suo interno è concepito per raccontare lo stabilimento attraverso le sue memorie e i macchinari che ne hanno fatto la storia e al contempo valorizzare il capitale umano dell’azienda mediante l’arte e il coinvolgimento attivo dei propri collaboratori.

In Europa esistono sia musei che raccontano la storia del cemento attraverso “reperti”, sia ex siti industriali non più attivi ma ancora visitabili: in entrambi i casi, tuttavia, l’esperienza offerta al visitatore è più simile a quella proposta da un centro di documentazione o da un sito archeologico. Valorizzare le macchine nel loro habitat industriale tuttora in esercizio, come tracciato nel progetto Area907, consente invece di raccontarne lo sviluppo tecnologico e il processo di produzione del cemento nel loro ambiente naturale: un’esperienza materiale immersiva, per un prodotto culturale unico nel panorama dei musei privati d’impresa, che diventa così un punto di riferimento significativo per il turismo industriale, il territorio e anche per l’educazione.

Il percorso storico ed educativo all’interno dello stabilimento

Accanto al percorso all’interno dello stabilimento reso fruibile al visitatore, sabato 21 settembre saranno aperti due spazi espositivi: il primo, attraverso immagini e contenuti dell’Archivio aziendale introdurrà la storia e la memoria dell’Azienda e fungerà da punto di partenza per conoscere nel dettaglio l’impianto e accogliere un futuro laboratorio didattico; il secondo corrisponderà a un’area intitolata al Cavaliere del Lavoro, ing. Sandro Buzzi, all’interno di una struttura vetrata, in prossimità dei due forni storici della cementeria, “Pa.Vo.” e “Fo.Co.”, acronimi di “Pazienza e Volontà” e “Forza e Coraggio” e custodirà una parte delle opere proposte dall’artista Stampone.

La collaborazione con l’artista Giuseppe Stampone

Giuseppe Stampone è stato invitato da Buzzi a collaborare al concepimento del logo di Area907 e al tracciato di un percorso neodimensionale sviluppato con l’apporto dei collaboratori dell’Azienda e curato da Ilaria Bernardi.

In base alla metodologia partecipativa sviluppata dall’artista dai primi anni Duemila definita Global Education, Stampone ha raccolto stimoli e suggestioni dai dipendenti  traducendoli in un abbecedario di identità collettiva intitolato Uno e Trino. L’abbecedario è costituito da 21 lettere realizzate a penna Bic su carta, ciascuna associata a un disegno e a una parola e intende rappresentare i valori su cui Buzzi si fonda, che hanno scritto il passato e ancora oggi scrivono la storia del complesso industriale e dell’Azienda. Gli abbecedari di Stampone si propongono come strumenti per una nuova alfabetizzazione in cui parole e immagine si incontrano in accoppiamenti inconsueti, creando cortocircuiti capaci di rileggere il mondo in maniera inedita.

Sarà inoltre prodotto e visibile un video che racconterà il dialogo sviluppato dall’artista con i dipendenti e collaboratori di ieri e di oggi  per la realizzazione di questo abbecedario.

Penso che il mio contributo sia una possibilità per valorizzare un contenuto che esiste, fornendolo di una grammatica, un linguaggio, attraverso una visione artistica – afferma Giuseppe Stampone – L’arte può dare un punto di vista diverso ai contenuti storici e industriali esistenti, può raccontare la storia e allo stesso tempo far nascere stimoli nuovi”.

Insieme all’abbecedario, Stampone presenterà una mappa assonometrica, la quale, questa volta attraverso specifici tag, traccerà la costellazione di parole e lettere alla base della storia e dei principi fondatori di Buzzi.

Mentre nella storica sala comandi dell’impianto è collocata l’installazione Europa costituita da disegno a penna Bic su carta, foglia oro, 6 tavole in cemento e un sonoro.

Infine, l’abbecedario Uno e Trino sarà declinato in 21 moduli retroriflettenti che saranno disposti in specifici luoghi dello stabilimento di Trino, costituendo una speciale segnaletica per il visitatore e un fil rouge blu (colore caratteristico del lavoro dell’artista) per guidare ogni individuo nell’esperienza personale e collettiva della scoperta della storia di Buzzi.

La Cementeria di Trino

Fondata con l’azienda, nel 1907, ha prodotto cemento naturale con forni verticali fino alla fine della Seconda guerra mondiale. Tra il 1950 e il 1960 è oggetto di una prima riconversione che trasforma il complesso in un moderno impianto di produzione di cemento Portland artificiale. Tra il 1968 e il 1976 avviene una seconda trasformazione: la cementeria è riconvertita per lavorazioni collaterali e complementari a quella del cemento introducendo due linee di cottura per la produzione di argilla espansa, impiegata come aggregato per il calcestruzzo leggero strutturale. Oggi, come centro di macinazione, impiega 55 dipendenti e rappresenta un asset per la produzione di cemento, leganti e premiscelati. Da sempre è un punto di riferimento per la comunità locale, per la sua attività industriale e per la promozione di iniziative a favore della cittadinanza.

Buzzi SpA è un gruppo multiregionale internazionale con sede a Casale Monferrato (AL) focalizzato sulla produzione di cemento e calcestruzzo preconfezionato. Opera in 14 paesi e impiega circa 10.000 persone (1.500 in Italia).

Informazioni

Buzzi SpA

via Luigi Buzzi, 6

15033 Casale Monferrato (AL)

tel: +39 0142 416111

fax: +39 0142 416464

communication@buzzi.com

www.buzzi.com

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