Il Teatro de’ Servi, nel cuore di Roma, ri- apre dal vivo con una micro stagione che vuole “accorciare le distanze” tra gli artisti e gli spettatori.
Dal 18 maggio al 6 giugno, appuntamento con sei spettacoli che viaggiano tra prosa, comicità, one man show, commedia e musical per riaccendere le luci sul palcoscenico e accogliere il pubblico regalandogli nuove risate ed emozioni.
Una vera e propria festa per riappropriarsi della magia del teatro e della bellezza dell’arte a partire dal motto di #accorciamo le distanze, non solo quelle fisiche a cui ci ha costretto la pandemia, ma soprattutto quelle con la cultura a tutto tondo.
Si parte con Francesca Nunzi e il suo “Le Dee Cadute”, dal 18 al 20 maggio. Un monologo brillante in cui le maggiori divinità si rassegnano al passare inesorabile del tempo. Infatti, poiché nessuno le adora più, finisce improvvisamente per esse la magia dell’ eternità divina e piombano nella più misera e triste rassegnazione umana che le porta a rivedere il loro antico stile di vita. Da Giunone a Ebe, dea minore, un racconto ironico di una rovinosa caduta, per riscoprire la mitologia attraverso la risata.
Spazio poi al divertimento con “Ridiamoci Su” di Marco Passiglia dal 21 al 23 maggio, con la partecipazione di Enrico Seminara. Monologhi, intuizioni e canzoni che ci raccontano, mettendo in risalto i lati comici che appartengono ad ognuno di noi e che ci accompagnano in qualsiasi momento della nostra vita. Il coraggio di ridere di un anno tragico, solleva e ci rende invincibili.
Dal 25 al 27 maggio si ride ancora con Sergio Viglianese ne “Il Buono, il Brutto, il Meccanico”. Tre personaggi insieme sul palco per uno spettacolo imperdibile che fotografa il mondo nel quale viviamo.
Sergio Viglianese porta in scena una comicità vivace e mai volgare: Gaspare il Meccanico romano, Carmelo il Killer dei Vips ed un Angelo custode che vuole licenziarsi, sono gli Alter Ego del protagonista che si alternano sul palco intervallati dai monologhi carichi di battute e situazioni comiche.
Gli “impicci” e gli imprevisti d’amore accompagneranno dal 28 al 30 maggio, Alexandra Filotei in “Sesso, amore e altri impicci”. Guardare da dietro uno spioncino una coppia. Si sono appena conosciuti, forse faranno l’amore, oppure litigheranno, magari si scambieranno delle confidenze, qualche volta troppe. Situazioni comuni o assurde, sempre sul punto di esplodere in una risata.
In seguito, la commedia si tinge di horror, dal 1 al 3 giugno, con “Dracula Crazy Reading”, spettacolo scritto e adattato da Leonardo Buttaroni, con Diego Migeni, Yaser Mohamed, Marco Zordan, Matteo Cirillo, Ermenegildo Marciante, Alessandro Di Somma.
Una lettura inedita del romanzo di Bram Stoker, con un pizzico di Mel Brooks e Monty Python. Dracula: una commedia Horror letta da attori non troppo preparati in una sequela di errori e trovate che rendono la performance incredibilmente divertente. Errori, incongruenze e un rumorista non molto capace arricchiscono la storia esasperando i loro interpreti. I pochi attori danno voce a dozzine di personaggi divertenti, mentre raccontano la loro storia attraverso illusioni ed effetti speciali. Tra scene horror e risate avanzano leggendo il romanzo tra mille errori e soluzioni bizzarre con la sola e unica certezza: the show must go on.
Chiude questa micro stagione, dal 4 al 6 giugno, il musical “Tomorrow morning- Domani ti sposo…Domani ti lascio” di Laurence Mark Wythe, con la regia di Marco Simeoli e le musiche riadattate da Piero Di Blasio. Daniele Derogatis, Piero Di Blasio, Stefania Fratepietro, Valeria Monetti sono i protagonisti della commedia musicale inglese del compositore e autore Laurence Mark Wythe, che ha debuttato a Londra nel 2006. La storia, ricollocata in Italia, è semplice solo in apparenza: Marco e Jessica sono una coppia di circa trentacinque anni nella notte che precede il loro appuntamento dall’avvocato per il divorzio; Mummi e Jay sono una coppia di circa venticinque anni nella notte che precede il loro matrimonio. Entrambe le coppie mostreranno le paure, le gioie e i dolori di una firma su un pezzo di carta, sia che si tratti di divorzio, sia che si tratti di matrimonio. Ognuno di loro, inoltre, nasconde un segreto: piccolo e innocente o grande ed esplosivo. Ma, soprattutto, la storia stessa nasconde un segreto più grande. Una chiave di lettura che cambierà il modo stesso di vedere lo spettacolo. Due atti pieni di risate, riflessioni e belle canzoni, tutte originali ed adattate in italiano da Piero Di Blasio (già traduttore di “Ti Amo sei perfetto ora cambia”, “Appuntamento al buio”, “Annie Jr” e “Shrek il musical”), con un finale a sorpresa che poi, forse, tanto sorpresa non è. La regia è affidata, come sempre, alle mani esperte ed abili di Marco Simeoli, che regala al musical la tipica comicità ed ironia italiana, oltre ad un tocco di profonda riflessione e malinconia.
Una meravigliosa occasione per riassaporare la magia del teatro, in attesa di scoprire la prossima stagione 2021/2022.