La “Scuola d’opera” di Riccardo Muti si conclude con il concerto dei giovani direttori – Venerdì 31 luglio, alle 20.30 al Teatro Alighieri, i quattro direttori si alternano per brani di Pagliacci e Cavalleria rusticana
Donare alla nuova generazione di musicisti quanto ricevuto, a propria volta, dai maestri: è questo lo spirito, l’etica, la missione dell’Accademia dell’opera italiana creata da Riccardo Muti nel 2015, strumento di precisione con cui indagare il tessuto sinfonico e drammatico dei titoli oggetto di studio – quest’anno Pagliacci e Cavalleria rusticana. E, come tradizione, il percorso della VI edizione si conclude con l’alternarsi dei quattro giovani direttori sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini per l’esecuzione in concerto di una selezione di brani dalle opere: venerdì 31 luglio, alle 20.30 al Teatro Alighieri, gli italiani Giovanni Conti e Samuele Galeano, l’italo-francese Charlotte Politi e l’italo-brasiliana Tais Conte Renzetti saranno introdotti da Muti, con cui hanno lavorato fianco a fianco per due settimane fitte di prove con cantanti e orchestra. Per confrontarsi con “opere difficili – sottolinea Muti – perché prestano il fianco a esecuzioni enfatiche e volgari; vorrei che questi giovani ne cogliessero il valore e le rispettassero in tutta la loro bellezza. Sia chiaro, non possiedo alcuna verità, ma continuo a cercarla. E credo che questo sia un perfetto banco di prova e di esperienza”.
“Questa è un’edizione particolarmente delicata e preziosa – continua Riccardo Muti – che potrà essere di grande aiuto per i giovani per riuscire a comprendere al meglio la sapienza compositiva, l’arte della strumentazione e la nobiltà delle linee del canto di due titoli fino a qualche decennio ritenuti ingiustamente non degni di attenzione”. L’immersione nel repertorio verista segue quattro prime edizioni dedicate a Verdi – con Falstaff, La traviata, Macbeth e Aida – e un’estate 2019 all’insegna delle Nozze di Figaro di Mozart; come sempre il percorso si è inaugurato con la presentazione al piano del 18 luglio, per poi addentrarsi in un fitto calendario di letture d’orchestra, sale cantanti, prove d’assieme. Muti ha così condiviso i segreti appresi da maestri quali Antonino Votto, a lungo collaboratore di Toscanini, e affinati nel corso di una lunga carriera alla testa delle più importanti orchestre. I destinatari dei suoi insegnamenti? I giovani direttori e maestri collaboratori (quattro italiani – Giorgia Durante, Giordana Rubria Fiori, Sergio Lapedota e Valentina Rando – e la russa Irina Ryabikova) selezionati fra centinaia di richieste e dalle scuole più prestigiose, ma anche il pubblico di appassionati, studenti e musicisti.
Per il concerto, che replica quello di mercoledì diretto dallo stesso Muti, i quattro direttori si confronteranno con brani delle due opere. Si conclude con la morte di Nedda (Alessia Pintossi) Pagliacci, quando la giovane viene assassinata, durante la farsa messa in scena dalla compagnia teatrale cui lei stessa appartiene, dal marito Canio (Azer Zada); l’accusa è il tradimento con un campagnolo, Silvio (Igor Onishchenko). Il delatore è Tonio (Serban Vasile), che ama Nedda ma ne è respinto e compie la propria vendetta scatenando le ire di Canio. La gelosia esplode invece in Cavalleria rusticana quando il giovane contadino Turiddu (Azer Zada / Matteo Falcier) riallaccia la relazione con la promessa sposa di un tempo, Lola (Clarissa Leonardi), diventata però la moglie del carrettiere Alfio (Serban Vasile); al precipitare degli eventi contribuisce anche Santuzza (Francesca Di Sauro), la fidanzata di Turiddu, che rivela il tradimento ad Alfio, e che Turiddu, prima di affrontare il fatale duello, affida alle cure della madre Lucia (Antonella Carpenito).
L’edizione 2020 dell’Accademia è realizzata con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Comune di Ravenna e grazie al contributo degli sponsor che sostengono questo progetto formativo: Fondazione Raul Gardini, TIM, Barilla, Gruppo Maggioli e The Shillman Foundation; media partner QN Quotidiano Nazionale. Si ringrazia inoltre la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Info e prevendite: Biglietteria del Teatro Alighieri 0544 249244 www.teatroalighieri.org
Biglietti da 15 (ridotto 12) a 40 Euro (ridotto 36)